November 11: St. Martin's summer , the day of the work contracts for farm hands during the first half of XX century

autumn

This morning there has been a wonderful sun but now the clouds are darkening the sky . Today is not an ordinary day ,  it is St. Martin's summer. Summer in  autumn, possible? Yes my friends, St. Martin's summer. But let's make some order in this situation. Today we celebrate St. Martin. To be honest when  I was a child the weather was much colder during these days and there was much more fog.  This was a crucial period of the year in the first half of XX century - as my grandmother has always told me. Her dad - farm hand by profession-  used to work  with annual contracts ( as all the farm hands at that time). The renewal was every year at 11 November .If the contract had not been renewed , the farm hand  -  as my grandmother told me – would have  to collect the few provisions and move with his family. As you can see, there was the temporary employment even in those times: put yourself in their shoes! They were obliged to change not only the work, but even the land, the landowner and the house! This is what we can absolutely call instability and condition of casual work!

St Martin's tale

Anyway this " summer " in fall is related to a Catholic tale. In the popular belief there is a pause from the cold for two or three days after the first frosts. Only momentarily. This period coincides with the 11th November and it  is called the St. Martin summer. Bikini, popsicle and beaches? No no the real summer has finished, do not leave your sweater or you'll get an incredible flu . The tale tells that St. Martin was in Gaul.  He met a merchant and he gave him half of his cloak in a very cold day. Actually the beggar was Jesus and - thus to reward the good action - he interrupted the cold autumn with some warm days. Even if the weather nowadays is bizarre and you never know , let's enjoy these days before the cold winter and let’s admire the colors of the falling leaves !
La mattinata aveva un sole stupendo ma ora le nuvole stanno oscurando il cielo. Oggi non è una giornata qualunque ma è l’estate di San Martino. Ma quale estate se siamo in pieno autunno? Ebbene sì amici miei, è l’estate di San Martino. Ma andiamo per gradi. Oggi si festeggia San Martino. Se devo essere sincera quando ero bambina in questi tempi faceva molto più freddo e c’era molta più nebbia. Dai racconti di mia nonna questo era un periodo cruciale. Suo papà, bracciante per professione, era legato a  contratti annuali con i proprietari terrieri che rinnovavano in questa stagione e precisamente le scadenze erano il giorno 11 Novembre. A chi non veniva rinnovato il contratto, come mi raccontava nonna , dove raccogliere le poche vettovaglie e traslocare con la famiglia. Come vedete c’era anche allora il famoso precariato: mettetevi nei panni di questi lavoratori, erano obbligati a cercarsi un altro terreno, un altro proprietario e pure un’altra casa perché la permanenza in una casa era legata al contratto lavorativo. Alla faccia della precarietà! In ogni caso a questa “estate “ tutta autunnale è legato un racconto di origine cattolico.  Nella credenza popolare dopo le prime gelate si ha una pausa che dura due o tre giorni in cui il clima sembra diventare più mite. Solo temporaneamente. Questo periodo che coincide con il giorno 11 novembre e limitrofi è chiamata l’estate di San Martino. Bikini , ghiaccioli e spiagge. No no il tempo della vera estate è passato: non mollate il maglione o vi ritroverete a letto con un raffreddore incredibile. Il racconto vuole che San Martino fosse in Gallia, incontrasse un mercante e gli abbia ceduto metà del suo mantello per far sì che si scaldasse. Il mendicante era Gesù e così per ricompensare del bel gesto pose qualche giorno di bel tempo come pausa al freddo.  Quindi prima del grande freddo, anche se il clima oggi giorno è bizzarro e non si sa mai, godiamoci questi giorni di torpore circondati dai colori delle foglie cadenti!