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Novità Whatsapp: introdotte le chiamate vocali

Creato il 03 aprile 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Whatsapp introduce le chiamate vocali all’interno dell’app, accessibili attraverso il proprio device mobile

La notizia era nell’aria da qualche giorno: Whatsapp, la famosissima e utilizzatissima app di instant messaging, ha attivato una nuova funzionalità, quella che permette di effettuare, attraverso l’app stessa, chiamate gratuite verso altri numeri che hanno la stessa app installata sul loro dispositivo.

Le chiamate di Whatsapp non più in via sperimentale

Nei primi giorni sperimentali l’attivazione avveniva in modalità “cascata”, ovvero per poter vedere abilitata la funzionalità era necessario ricevere una chiamata via Whatsapp da chi aveva la feature già abilitata. Ora, invece, è stata progressivamente abilitata a tutti gli utenti Whatsapp, senza necessità di scaricare nessun aggiornamento.  Per il momento la funzionalità si sta attivando soltanto sulla versione di Android dell’app, ma si immagina che a breve la novità arriverà anche sugli altri dispositivi.

Whatsapp

Photo credit: Murasam3 / Foter / CC BY

Che cos’è il VoIP

Le chiamate su Whatsapp fruttano la tecnologia VoIP, che è la stessa usata da Skype e da altre app che già prima di Whatsapp permettevano l’invio e la ricezione  di chiamate non sulla linea telefonica.

Il VoIP, acronimo per  Voice Over IP, che tradotto suona qualcosa come “Voce tramite protocollo internet”, è una tecnologia che permette di effettuare conversazioni telefoniche attraverso una connessione internet, sempre più in espansione in questi anni, per via della parallela espansione della connettività.

Nel caso di Whatsapp la linea internet utilizzata è quella dati (3G oppure la più avanzata 4G) oppure quella WiFi, a seconda della nostra modalità di connessione.

Whatsapp, un po’ di storia

Raccontare la storia di Whatsapp significa prima di tutto raccontare la storia del suo fondatore, Jan Koum, emigrato in giovane età insieme alla madre dall’Ucraina, suo paese natale, verso la ricerca della fortuna in America, a Mountain View. Qui lavorava come spazzino nei locali di un negozio di alimentari fino a quando alla madre fu diagnosticato un tumore e il loro sostentamento diventò il suo assegno di invalidità.

Poi l’esplodere della passione per l’informatica, imparata da autodidatta su libri comprati di seconda mano e poi restituiti una volta letti, e l’iscrizione alla San Jose State University. È nel periodo universitario che incontra Brian Acton, quello che diventerà il co-fondatore di Whatsapp, trova lavoro presso Yahoo e decide di abbandonare gli studi. Con Acton tentano un colloquio a Facebook ma vengono scartati.

È dopo aver comprato un iPhone che a Koum viene l’idea di un’app di messaggistica che permetta di inserire, vicino al nome dei contatti, anche uno status che possa comunicare ciò che si sta facendo, se si è impegnati e cose di questo genere.

Nasce la Whatsapp Inc. (dove Whatsapp è un gioco di parole con “what’s up”, ovvero “cosa succede”) ma lo sviluppo dell’app non è semplice come immaginato e Koum è sul punto di lasciare incompiuta la sua impresa. Grazie all’introduzione di alcune funzionalità sull’iPhone, però, il progetto sembra aver trovato la sua dimensione come una grande rete in cui ogni cambio di status viene notificato a chi ha l’app installata.

È così che Koum ha inavvertitamente creato un sistema di messaggistica istantanea, destinato a diventare uno dei colossi della comunicazione attuale.

Il grande successo di Whatsapp

Whatsapp è quindi un ecosistema in continuo cambiamento e non stupisce che abbia introdotto in questi giorni questa ulteriore funzionalità, forte del successo planetario riscosso e sempre in aumento. I numeri, Cina esclusa, dove a padroneggiare è l’app concorrente WeChat, sono impressionanti: nel gennaio 2015 si stimava infatti che fossero 700 milioni gli utenti attivi, con un numero di messaggi giornalieri che transitano sui server dell’azienda americana stimato intorno ai 30 miliardi al giorno. Numeri da capogiro per l’azienda acquistata ad inizio 2014 da Facebook per la cifra record di 16 miliardi di dollari.
Non stupisce quindi che dopo aver provato la funzione delle chiamate sul proprio sistema di messaggistica all’interno del social network, Facebook abbia tentato il grande salto anche con Whatsapp, ponendolo però, di fatto, come primo rivale per il proprio sistema di messaggistica. E la convenienza di questa mossa è una domanda ancora irrisolta ai più.

Le chiamate su Whatsapp: qualche domanda

Verificato che il consumo di connessione dati per le chiamate Whatsapp ai primi esperimenti sembra essere quello a più basso impatto rispetto alla “concorrenza”, l’introduzione di questa nuova funzionalità pone indubbiamente alcune domande.

Per prima cosa: quale sarà la reazione e il ruolo degli operatori telefonici, che da sempre hanno cercato di limitare l’utilizzo del VoIP sulle loro reti, per l’ovvia concorrenza che queste funzionalità portano alla propria “offerta voce”?
Perché, sebbene sembri essere minore di quanto si poteva ipotizzare (ma ribadiamo che sarebbero necessarie prove più approfondite), in assenza della possibilità di collegarsi tramite wi-fi il consumo dati andrà ad erodere la quota di traffico internet a nostra disposizione nei pacchetti mensili, sia per trasmettere che per ricevere telefonate. Traffico internet che, già utilizzato da molte altre applicazioni, a questo punto potrebbe diventare una risorsa molto preziosa e ricercata nel momento di scelta di un piano tariffario.

Dall’altra parte la questione è di tipo etico: come già succede per i messaggi che scambiamo attraverso la chat, anche le informazioni vocali che passeranno sui server di Whatsapp saranno utilizzati da Facebook per profilarci e, nel caso disponiamo di account e app del social network, per mostrarci pubblicità secondo i dati raccolti, spesso senza che ne siamo coscienti, su di noi?

Ma potrebbe esserci un’aspetto positivo portato dall’introduzione di questa nuova funzionalità: dopo anni di grandi flussi di comunicazioni fatta attraverso messaggi e chat, un ritorno ad una comunicazione vocale.

Tags:app,chiamate vocali,facebook,smartphone,voip,whatsapp Next post

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