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Nuoto per Salvamento: Cristina Leanza, il record europeo dei 50 manichino

Creato il 01 maggio 2014 da Sportduepuntozero

nuoto per salvamento - cristina leanzaTuffo, 25 metri a stile libero, altri 25 nuotati con un braccio solo, perché l’altro è impegnato a reggere un manichino recuperato dopo una veloce immersione. Ecco i 50 trasporto manichino, una delle tante specialità del nuoto per salvamento; una prova che da sabato mattina ha una nuova padrona a livello europeo. Il suo nome è Cristina Leanza, 26enne torinese tesserata per la Sa-fa 2000 Torino, che ai Campionati Italiani Assoluti Primaverili di Milano ha stabilito nelle batterie il nuovo record continentale: 35”20. È stato un fine settimana da incorniciare per Cristina, tornata a casa con un titolo nazionale, proprio nei 50 manichino, con altre 4 medaglie d’argento, nei 100 percorso misto e nelle tre staffette (ostacoli, manichino e mista), con una convocazione nella nazionale maggiore e, come detto, con un record europeo.

“È stato un week end perfetto, una gioia totale” afferma Cristina Leanza. Nella sua voce e nelle sue parole si leggono l’entusiasmo e l’incredulità di chi ha compiuto la grande impresa: “non credevo di poter raggiungere questi traguardi tutti insieme, visto il livello molto alto delle competizioni. Nei 50 non mi aspettavo assolutamente di stabilire questo tempo, anche perché ho commesso qualche imprecisione nella presa e nel trasporto del manichino. Anche in finale ho rischiato di farmelo sfuggire, fortunatamente sono riuscita lo stesso a toccare davanti a tutte, anche se per soli 3 centesimi”.

Stabilire il record europeo e avere ancora margini di miglioramento autorizza a puntare ancora più in alto: “al record del mondo (34”74) non ci penso” continua l’atleta della Sa-Fa 2000, “adesso devo pensare a preparare bene le gare importanti di quest’estate, che anticipano il Rescue di Montpeiller di settembre. Non mi sono posta obiettivi particolari, di solito vivo la gara sul momento, senza fare previsioni nelle settimane precedenti”. Dopo le soddisfazioni milanesi è dunque tempo di tornare in piscina per allenarsi, sotto la guida di Elena Prelle, icona del nuoto per salvamento azzurro che deteneva proprio il primato dei 50 manichino: “si aspettava che prima o poi il record sarebbe stato abbassato ed è stata contenta che sia stata proprio io a strapparglielo” spiega Cristina, “così è rimasto all’interno della nostra società; una bella soddisfazione”.

Nuotatrice della Rari Nantes Torino fin da bambina e specializzata nelle distanze brevi dello stile libero e del dorso, Cristina Leanza è passata al salvamento nel 2010, quando aveva praticamente deciso di appendere cuffia e costume al chiodo. “Ero decisa a smettere, non ne potevo più, però mi convinsero a provare questa nuova disciplina” ricorda, “così entrai in Sa-fa 2000 e scoprii un mondo fantastico. È uno sport vario, con tante specialità e gare in piscina e in mare. La competizione è sicuramente importante ma non è predominante, il clima tra gli atleti è molto amichevole; è impossibile annoiarsi, lo consiglierei senz’altro”.

Forte della sua basa natatoria, la torinese ha vissuto nelle ultiime stagioni un’ascesa inarrestabile. A novembre è arrivata la prima convocazione in azzurro, con una formazione “sperimentale” per crescere nuove leve. “Anche in quell’occasione fu una notizia inaspettata, me lo comunicò Elena (Prelle) e rimasi davvero sorpresa. Ora è arrivata la chiamata nella nazionale assoluta, per i Mondiali; il top per qualunque atleta”. Ma Cristina non è tipo da montarsi la testa, anzi, dopo un week end da sogno l’unico suo pensiero sono gli aspetti delle singole prove su cui si può ancora migliorare. Umiltà e voglia di lavorare, anche e soprattutto in questo si nasconde il segreto di una campionessa.


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