È presto per dire se l’Italia del nuoto ha trovato un nuovo Filippo Magnini, ma i sintomi del campione Sasha Bartolo li possiede tutti: determinazione, ambizione e umiltà, mescolate ovviamente a un talento decisamente fuori dal comune. Per il 20enne alessandrino, approdato a settembre al Centro Nuoto Torino per studiare e compiere il salto di qualità nella sua disciplina, è un periodo di allenamento intenso, in vista dei nazionali di categoria e degli assoluti primaverili, validi come qualificazione alle gare internazionali. “All’inizio della stagione l’obiettivo era conquistare un piazzamento importante ai campionati italiani di aprile” spiega, “ma visti i risultati raggiunti finora è lecito sognare gli Europei di Berlino, magari con la staffetta 4×200”.
Dall’arrivo nel capoluogo piemontese, Sasha ha migliorato in poche settimane i personali delle sue distanze (i 50, i 100 e i 200 stile libero), guadagnandosi la partecipazione agli invernali di Riccione. “Sono arrivato a Torino senza i tempi limite per accedervi” continua, “alla Swim-To di dicembre li ho raggiunti e ai nazionali mi sono ulteriormente avvicinato ai migliori”. Anche i primi due mesi del 2014 sono stati incoraggianti, con prestazioni degne di nota in un periodo di carico come quello di gennaio-febbraio: “ho preso parte alla Coppa Rio e tre settimane fa al meeting internazionale di Rijeka (Croazia) ho avvicinato i miei record; sono soddisfatto per il crono e per la nuotata, non mi aspettavo di andare così forte”.
La preparazione è passata per i campionati regionali di categoria iniziati nello scorso fine settimana, che si chiuderanno il prossimo week end. Nella scelta delle distanze su cui gareggiare, l’atleta seguito da Antonio Satta non è andato per il sottile, decidendo di prendere parte a sei gare individuali e alle tre staffette. “Naturalmente sarò in acqua nelle mie gare dello stile libero (dai 50 ai 400), per le quali ho già in tasca il pass per i nazionali; poi ho aggiunto i 100 dorso e i 50 farfalla per nuotare in due specialità al di fuori del mio solito programma, come “allenamento agonistico” in vista dei prossimi appuntamenti in cui dovrò gareggiare più volte in pochi giorni. Non mi aspetto tempi eccezionali ma sarà un ottimo test, e punterò senz’altro al primo posto anche per portare punti alla mia società; vincere il titolo regionale come squadra sarebbe fantastico”.
Ieri si è tuffato nella piscina del Palazzo del Nuoto per tre volte, impegnato nei 100 dorso (argento), nei 200 e nell’ultima frazione della 4×100 stile libero, prove in cui ha raccolto l’oro della categoria cadetti. “Ho accusato un po’ di crampi dopo la staffetta ma sono comunque soddisfatto” ha dichiarato al termine della giornata, “mi alleno quotidianamente al mattino e alla sera e ora un po’ di stanchezza è normale”.
Questo è il destino del nuotatore di alto livello, seguire la linea nera disegnata sul fondo della vasca per kilometri e kilometri ogni giorno. E nonostante ciò Sasha riesce a trovare tempo ed energie per frequentare l’università, essendo iscritto (e in pari con gli esami) al primo anno di scienze politiche. “Il nuoto è un sogno ma un titolo universitario è importante” conclude, “portare avanti sport e studio non è niente di straordinario, è solo una questione di organizzazione”.