Grande partecipazione, entusiasmo e un discreto pubblico hanno accolto i Campionati Regionali di Categoria di nuoto sincronizzato, che da mattina a sera hanno riempito la piscina Monumentale di Torino. Moltissime iscritte per una ventina di società, numeri che hanno confermato la forte crescita che la disciplina acquatica a metà tra il nuoto e la danza ha avuto in questa stagione in Piemonte. “Abbiamo lavorato parecchio per allargare la base di atleti e per migliorare il livello generale” afferma Marcella Rostagno della commissione tecnica, “questa gara è un po’ il sigillo del percorso di questi mesi; comprende tutte le categorie, da quelle di propaganda a quelle agonistiche. Abbiamo voluto raccogliere tutto il movimento regionale nella stessa giornata anche per mostrare alle più giovani le prestazioni delle sincronette più brave”.
Così le piccole atlete classe 2006 e 2007 hanno potuto confrontarsi con compagne di interesse nazionale, per capire come il nuoto sincronizzato sia soprattutto impegno e passione. “Il nostro obiettivo è avvicinare le bambine a questo sport ma anche avviarle all’agonismo” continua Marcella Rostagno, “nell’ultimo periodo abbiamo anche ospitato due collegiali con il tecnico della nazionale Patrizia Giallombardo e abbiamo capito che in Piemonte si possono accrescere numeri e qualità”.
Quattro le specialità in programma: singolo, doppio, combinato libero e squadra. Per tutte la speranza di convincere la giuria con la tecnica migliore, unita alla coreografia più coinvolgente e all’interpretazione più appassionata. Tra un pezzo dance, uno di pop anni ’80 e uno di musica classica sono stati assegnati più di venti titoli, tra il circuito Giovani Sirene e agonistico.
Ma cosa si nasconde dietro ai successi di uno sport come il nuoto sincronizzato? “È una disciplina difficile da allenare” spiega uno dei tecnici mentre incoraggia le proprie allieve e le aiuta a prepararsi per il loro esercizio, “innanzitutto è importante insegnare l’acquaticità, cioè la capacità di effettuare qualunque movimento in acqua. Poi, con il progredire della tecnica e a sviluppo fisico avvenuto si può iniziare a potenziare la muscolatura. Ma specialmente all’inizio l’unica cosa che chiedo alle mie allieve è divertirsi”.
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