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Nuova doccia fredda dai mercati finanziari

Creato il 30 gennaio 2012 da Dagored
Nuova doccia fredda dai mercati finanziari
Un Lunedì simile ormai a tanti altri quello di oggi sui mercati finanziari, che hanno visto vendite diffuse in tutte le borse europee e soprattutto nel comparto finanziario, seguite dalla flessione della borsa statunitense, che si è subito avviata sulla stessa strada.
Salito anche lo spread tra i btp e i bund, anche se i soliti titoli dei giornali indicano che "lo spread ha chiuso sotto i 430 punti", il che è la verità, ma è pure vero che era partito da 408.
Unica reale consolazione del giorno sono i rendimenti dei titoli di Stato che scendono di qualche punto, mentre il resto delle notizie giornaliere non possono che far propendere verso un più che fondato pessimismo sul modo che è stato scelto dai potenti d'Europa dalla crisi finanziaria globale e cioè caricandone tutto il costo sui cittadini.
Hanno infatti un bel da fare il presidente dell'eurogruppo Junkers e gli altri espertoni della Ue a complimentarsi con Mario Monti per la manovra messa in atto, perché sarà come dicono lo che "l'Italia è sul cammino della ragione", ma è un cammino che non sarà indolore per gli italiani, che saranno costretti a privazioni a oggi ancora difficili da prevedere.
Nuova doccia fredda dai mercati finanziari
Il cammino intrapreso dall'Italia, come da tempo era stato previsto, è quello sul quale la Grecia si era già messa da tempo e che consiste nel consegnare la propria sovranità nazionale alla Germania. I greci, popolo orgoglioso, però ancora fanno resistenze e fanno vacillare i mercati. Anche l'Italia, da quando si è insediato il governo tecnico, sta seguendo lo stesso sentiero e se un domani Mario Monti sarà ricordato come il "germanico" non sarà per le sue imprese in territorio tedesco, ma per essersi docilmente piegato alle imposizioni di Berlino.
D'altronde non sono pochi, a leggere i commenti dei lettori nelle chat, che auspicano il governo dei tedeschi, preferito a quello dei propri connazionali, giudicati incapaci e corrotti. Un efficiente governo tedesco risolverebbe invece tutti i problemi, senza nemmeno lontanamente pensare che nessuno fa niente per niente e i tedeschi stanno approfittando della situazione per spremere il più possibile dai paesi in difficoltà. Ma se gli italiani hanno gli animi da cameriere e da gelatai non è mica colpa dei tedeschi e in fondo anche Monti appare ben compenetrato nella parte di impassibile maggiordomo.
Passano così quasi inosservate le critiche delle agenzie di rating alle manovre finanziarie in corso che, secondo quelle che fino a ieri attendibili fonti sono destinate a produrre recessione, ad aumentare la disoccupazione e a ridurre i redditi dei cittadini, provocando una serie di fallimenti a causa della impossibilità di restituire i prestiti.
Nuova doccia fredda dai mercati finanziari
Eppure è lo stesso Junkers a prefigurare per l'Europa una "recessione tecnica", ma i freddi numeri non rendono bene l'idea di cosa possa significare, soprattutto per le nuove generazioni, che saranno molto più povere di quelle che le hanno precedute, dovendo l'Europa perdere una ricchezza trasferita in altri emisferi e impossibile da recuperare.
Il primo ad avvertire che il proprio paese non riuscirà a raggiungere gli obiettivi fissati è il neo premier spagnolo Mariano Rajoy, ma possiamo star sicuri che presto altri si aggiungeranno alla lista e l'andamento dell'economia fatalmente porterà a nuovi downgrade da parte delle agenzie di rating, implicitamente già contenuti nel giudizio di oggi sulle manovre europee.
Intanto, mentre i grandi parlano, il malcontento cresce e ne fa le spese perfino Re Giorgio, contestato a Bologna. facile prevedere che più le cose peggioreranno e più la protesta crescerà: fino a quale livello? Questo è l'unico quesito da verificare.
P.S.
Aggiornamento in tempo reale. I grandi d'Europa hanno appena raggiunto l'accordo sul fondo salva stati. Naturalmente sui termini imposti da Angela Merkel, un fondo di 500 miliardi che è chiaramente insufficiente.

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