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Nuova normativa EU contro la VIVISEZIONE ma è un bene per gli animali?

Da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

Nuova normativa EU contro la VIVISEZIONE ma è un bene per gli animali?Ogni anno vengono utilizzati 12 milioni di animali per esperimenti scientifici .

Una statistica dalla quale vengono generalmente escluse le specie invertebrate e gli animali uccisi per utilizzare tessuti e organi.

Esperimenti su animali randagi e domestici, soprattutto cani e gatti

La nuova direttiva europea sulla vivisezione, che deve  essere approvata entro l’8 settembre, afferma che d’ora in avanti  gli esperimenti coinvolgeranno meno animali, ma analizzando bene il testo della proposta emerge l’artico 16 : “La possibilità di riutilizzare animali già sottoposti a esperimenti di intensità ‘moderata’”.

Una frase che fa rabbrividire perché risulta decisamente  diversa rispetto alla prima stesura ipotizzata dalla Commissione, dove si parlava invece di esperimenti di “intensità lieve“.

Questo significherebbe che  se la morte non sopraggiunge velocemente l’esperimento sulla stessa bestiola si può ripetere fino al raggiungimento dello scopo.

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Un risultato ben diverso, da quello che si aspettavano le principali associazioni animaliste che auspicavano il  graduale superamento della sperimentazione con gli animali grazie all’utilizzo di metodi alternativi, in provetta o tramite modelli computerizzati e, nello stesso tempo, la riduzione degli esperimenti più dolorosi.

Altro punto contestabile riguarda l’articolo 11: “La possibilità di chiedere delle deroghe a sperimentare su animali randagi delle specie domestiche, compresi cani e gatti, qualora sia impossibile raggiungere lo scopo della procedura altrimenti e quando sia ritenuto “essenziale” per tutelare l’ambiente o la salute umana o animale.”   Eppure, la relatrice della normativa, l’eurodeputata Elisabeth Jeggle del Partito popolare europeo, aveva dichiarato alle agenzie di stampa: “Le nuove norme realizzano un compromesso tra i diritti degli animali e le esigenze della ricerca”.

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Ma il risultato finale non pende certo a favore degli animali.

In Italia la legge sulle vivisezione è più rigida e  parecchio restrittiva sulla sperimentazione su quasi tutte le specie animali (la n.116/92,) ma ora le nuove regole dell’Unione non saranno più derogabili dai singoli paesi con buona pace delle multinazionali del farmaco.

In  Italia infatti per la sperimentazione su cani e gatti o su altre specie al di fuori dei ratti, bisogna chiedere una deroga, un’ autorizzazione al ministero della Salute che la sottopone poi al vaglio di una commissione in seno all’I.S.S”.

L’Italia potrebbe chiedere di mantenere le sue regole: lo farà?

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In attesa la Leal, lega antivivisezionista, sta raccogliendo le firme per una petizione online da portare al Parlamento europeo entro l’8 settembre, giorno della votazione del testo. Sono già oltre le 60mila.

http://www.agireora.org/attivismo/abolizione-vivisezione-didattica.html

Per invitare a firmare on-line

http://www.leal.it/campagna-bruxelles/petizione-online/

Grazie a tutti per la partecipazione

Nuova normativa EU contro la VIVISEZIONE ma è un bene per gli animali?
Visualizza altro: La  Comunicazione della Commissione alla pagina “Per saperne di più” del sito , http://www.leal.it/ cliccando poi su La Direttiva dalla A alla Z, e quindi sul documento COM(2010)0324 datato 15/06/2010; esiste in tutte le lingue della UE).


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