Machete è un ex agente federale messicano che assiste all’uccisione della moglie. Ma prima di potersi vendicare Torres, boss della droga, lo riduce in fin di vita. Ritroviamo il messicano oltre confine, guarito, che cerca di sabracare il lunario con quei lavoretti in nero che vengono riservati solo agli immigrati clandestini. Ben presto però Machete verrà assoldato per uccidere un politico locale proprio da quelli che gli hanno distrutto la famiglia. Ecco l’occasione giusta per vendicarsi.
Almeno quattro i nudi femminili (tutti ironici), ma delle scene di sesso non c’è traccia. Tante sono le teste mozzate, ma la reazione non è quella della repulsione, bensì quella della sghignazzata. Innumerevoli i luoghi comuni, ma di quelli che riescono ancora a spiazzare lo spettatore. Incalcolabili le situazioni inverosimili, ma sono quelle che fanno applaudire il pubblico in sala. Machete è la sagra dell’ossimoro e dell’imprevedibile. Machete è come il lunapark: trash ma sempre di moda.
Voto: 3,5/5
(Film visionato il 13 maggio 2011)