Nuova trasposizione de L’ombra dello scorpione in cerca di un regista.

Stephen King sta tornando di moda nel cinema, a quanto pare. Oltre all’omonimo remake di Carrie (2013), sono circolate voci anche su possibili rifacimenti di It (l’agghiacciante pagliaccio potrebbe spaventare le sale nel 2014) e Pet sematary, mentre The dark tower è in stand-by per mancanza di fondi. Il progetto che sembra prendere piede in maniera più concreta è il remake de L’ombra dello scorpione (The stand). Opera fra le più mastodontiche dello scrittore, e forse proprio per questo di difficile trasposizione cinematografica: il romanzo post-apocalittico, in cui si racconta della lotta fra il Bene e il Male in un mondo decimato da un’epidemia, era stato oggetto di una miniserie televisiva in quattro puntate nel 1994 per la regia di Mick Garris, il celebre creatore della serie Masters of horror. Attualmente, il remake di questo film-tv – che andrebbe dunque a costituire il primo vero adattamento per il grande schermo del celebre romanzo – sta però incontrando una difficoltà da non sottovalutare, ossia la scelta del regista. La Warner Bros sta cercando un nome valido per dirigere questa difficile impresa: i primi nomi messi in circolazione erano quelli di David Yates (autore di tre film della saga di Harry Potter), Ben Affleck (affermatosi alla regia con Gone baby gone) e Scott Cooper (Out of the furnace). Dopo il rifiuto di quest’ultimo, pare per divergenze con la casa produttrice, il nome più gettonato è quello di Paul Greengrass (The Bourne ultimatum, Captain Phillips), ma non si escludono le candidature di Cary Fukunaga, Daniel Espinosa e Denis Villeneuve. Non si sa ancora nulla di preciso sul progetto: The stand potrebbe avere la forma di un unico film ma non si esclude – vista la mole imponente del romanzo – una suddivisione in due capitoli.

Davide Comotti