Per me è il quart... quint... non voglio nemmeno contare quante volte ho dovuto spostare mobili e scatoloni negli ultimi anni. Stavolta però cercheremo di fare tutto con calma e soprattutto la nuova casa giustifica la fatica: più grande dell'attuale, più vicina al lavoro del Babbo e... con un giardino immenso!
Valerio quindi compirà un anno e mezzo nella nuova casa. Nel frattempo ci aiuta col trasloco. A modo suo, diciamo...
Ecco qualche trucco per sopravvivere.
Farsi aiutareCon mamma e babbo che mettono a soqquadro la casa, è impossibile chiedergli di stare in un angolino a giocare. Soprattutto se bisogna spostare scatole da una stanza ad un'altra (cosa che, come ho già raccontato, è una delle attività preferite di Valerio). Meglio mettersi il cuore in pace e farsi aiutare. Magari consegnandogli un pennarello e chiedendo di imitare la mamma che scrive sugli scatoloni quello che c'è dentro.
Importante: il pennarello dev'essere lavabile. Impossibile fermarlo quando deciderà che è necessario scrivere anche sulle sue mani, sui piedi della mamma, sulla maglietta e sul parquet.
Non avere fretta di finireSei proprio sicura che quella scatola si possa chiudere? E se dentro ci fosse finito qualcosa che ci serve ancora in questi giorni? Meglio tirare fuori tutto e ricontrollare. Possibilmente facendo finire un volume dell'enciclopedia sul mignolo della mamma...
Dato che per il momento non abbiamo fretta, lo lasciamo esplorare, anche a costo di dover rimettere le stesse cose a posto più di una volta. Entrare nelle scatole, frugare tra i vestiti invernali, ispezionare oggetti misteriosi e di uso comune: cosa c'è di più divertente per un bambino? I più felici sono sicuramente i vicini, che questa mattina hanno potuto assistere gratuitamente ad un concerto di percussioni. No, dico: avete presente quanto costa uno spettacolo degli Stomp?
Approfittare dei momenti di distrazioneA costo di passare le notti insonni, alcuni oggetti sono assolutamente da mettere via quando il piccolo distruttore dorme, o è fuori coi nonni. Per evitare stragi di ninnoli (e un infanticidio), ad esempio, ho sfruttato questi momenti per fasciare uno ad uno i gattini di vetro / porcellana / materiali super frangibili che collezionava mia mamma. Li ho poi subito nascosti in una scatola sigillata che ho messo ad altezza adulto. Stessa cosa faremo con bicchieri / tazze / piattini: Valerio da mesi beve nei bicchieri di vetro ed è ormai abituato alla fragilità di alcuni oggetti, ma temo che la sua impetuosità (e, diciamolo, la sua goffaggine) potrebbe mettere a dura prova uno scatolone troppo fragile.
E poi, come sempre: pazienza, sorrisi, meditazione zen e un po' di sane risate. Ma a questo noi mamme siamo abituate, no?
A proposito di nuove avventure, da oggi il mio blog è collegato a Paperblog, una piattaforma partecipativa e gratuita di informazione che si presenta come un magazine on-line dove gli articoli sono tratti dai blog iscritti.
Per fortuna per questo non ho bisogno di fare scatoloni!






