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Nuovi dati della federbio sulla truffa del bio

Creato il 19 dicembre 2011 da Rossellagrenci

NUOVI DATI DELLA FEDERBIO SULLA TRUFFA DEL BIO

Nuove notizie ci giungono dalla Federbio sulla notizia della truffa sui prodotti agroalimentari Biologici. Dall’esame di tutti i documenti che interessavano le ditte coinvolte si è accertato che il volume di prodotti con falsa certificazione biologica è meno del 2,5% di quello prospettato dalla Guardia di Finanza (che si riferisce all’intera quantità registrata dalle ditte indagate) che risulta per di più frutto anche di fatturazione fittizia.

Non a caso agli arrestati vengono addebitati i reati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture e altri documenti inesistenti, la dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.

Anche il valore dei prodotti accompagnati da certificati falsificati è nettamente inferiore a quello stimato la settimana scorsa: applicando le quotazioni di mercato odierne, arriviamo a fatica a 5 milioni di Euro (contro i 220 milioni di cui s’era parlato: anch’essi sono riferiti al volume d’affari complessivo delle società coinvolte, sempre gonfiato da operazioni inesistenti).

È stato anche accertato che la frode si è protratta da ottobre 2007 ad agosto 2008 e ha riguardato esclusivamente orzo, mais e soia per mangimi, girasole, farro, 2 partite di frumento e delle mele da purea.

Il perimetro della frode (che innegabilmente c’è stata, ma si palesa più come “frode fiscale” che come “frode biologica”), va assai ridimensionato.

Ciò non basta a rasserenare le 47.658 aziende perbene e le oltre 300.000 persone che lavorano nel settore biologico italiano (che sono parte lesa e attraverso le loro organizzazioni stanno costituendosi parte civile nel processo), ma dà almeno la dimensione corretta.


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