Riceviamo dal signor Fabio Protasoni e volentieri pubblichiamo.
In questi giorni entra in vigore il nuovo orario ferroviario. Trenitalia ha riorganizzato pesantemente il trasporto pubblico ferroviario cadenzando alcuni orari e razionalizzando l’offerta senza operare i tagli che erano stati annunciati a Settembre. Bene. Il risultato però sembra, ancora una volta, ispirato ad una idea burocratica del servizio anziché alle esigenze dei pendolari. I nuovi orari produrranno disagi e problemi a molti lavoratori. In particolare vorrei far presente la situazione di molti pendolari che da Aosta scendono a lavorare nella bassa valle e che incontro quotidianamente con il treno del mattino che mi porta a Torino. In sostanza, per loro rientrare a casa sarà un problema. Infatti, il nuovo orario, provoca un buco di un’ora e mezza, dalle 16,07 fino alle 17,42, in cui non ci sono treni in partenza da Ivrea, Pont-Saint-Martin, Hone e Verrès. I lavoratori di una delle maggiori aree produttive della Valle d’Aosta che entrano al lavoro alle 8-8,30 e che terminano il loro orario verso le 17 (o anche prima) si trovano così bloccati tre quarti d’ora e più. Non si tratta di 4 gatti ma di decine di pendolari. I Pendolari Stanchi hanno già fatto presente il problema, insieme a molti altri, ma senza che siano state date garanzie. Un sostegno da parte della stampa, delle istituzioni e dell’opinione pubblica potrebbe convincere Trenitalia a risolvere il problema.