Pubblichiamo l'editoriale del settimanale "il Risveglio" del 23 novembre 2012
Si va verso la Terza Repubblica: pronta l’agenda per “Monti 2”
Né con il centro-destra né con il centro-sinistra: lo scontro tra i due schieramenti ha paralizzato la scena politica italiana impedendo di fatto quel cambiamento, sempre più urgente, che i cittadini auspicano da tempo. Ora le energie migliori del Paese sono chiamate ad assumersi le loro responsabilità e a scendere in campo sulla base di un programma che si ponga in continuità con ciò che in gran parte il Governo guidato da Mario Monti ha fatto in un anno di vita. A Roma sabato 17 novembre si sono dati appuntamento per una grande convention dal titolo “Verso la Terza Repubblica” coloro che intendono porre fine alla degenerazione dei partiti, alla corruzione e al mercato del consenso per ridare credibilità alla politica intesa come progetto, se non si vuole precipitare nel tunnel dell’astensionismo e della deriva protestataria senza sbocchi. Due le grandi aree che attraverso i loro rappresentanti si potevano scorgere in platea: quella laico-riformista delle imprese e del lavoro unita a quella cattolico-sociale del welfare e della solidarietà. Eloquenti alcuni passaggi dell’intervento di apertura di Luca di Montezemolo, presidente di “Italia Futura”: si tratta di rimettere in moto il grande patrimonio rappresentato dalle aziende (sia a livello di imprenditori che di lavoratori) per uscire dalla crisi con un modello credibile, imperniato sui valori della Costituzione e sulle risorse umane che hanno ricostruito l’Italia nell’immediato dopoguerra.
Andrea Olivero, presidente Acli
Altrettanto eloquenti le parole del presidente delle Acli Andrea Olivero (l’unico esponente dell’area cattolica che è salito sul palco) e la presenza in sala di Raffaele Bonanni (Cisl), di rappresentanti del Movimento Cristiano dei Lavoratori e della società civile. Particolarmente attesa la presa di posizione di Andrea Riccardi, per molti anni presidente della Comunità di s. Egidio e ora ministro per la cooperazione internazionale e l’integrazione nel governo Monti: “È necessario che questo processo per il cambiamento si muova in tempi rapidi. Da parte mia vorrei indicare tre passaggi necessari: 1) l’area di riferimento deve essere di natura interclassista senza egemonie dell’una o dell’altra componente; 2) un movimento civico come quello che si sta delineando deve allargare ed approfondire il dialogo con il Paese reale; 3) in vista delle elezioni occorre un’aggregazione politica che si consolidi attraverso il voto.Alcide De Gasperi
Un tempo i federatori furono Montini e De Gasperi: ma oggi non si può ripetere l’esperienza della Democrazia Cristiana. Eppure i cristiani sono chiamati ugualmente ad essere parte integrante di questo progetto che va sotto il nome di “agenda Monti”. Mario Monti ha dato credibilità al Paese sul piano internazionale impedendo che l’Italia scivolasse nel baratro come la Grecia. Ora si può guardare avanti verso una nuova fase e l’apporto dell’attuale Presidente del Consiglio appare ancora indispensabile: è un uomo capace di ascoltare e quindi aperto al confronto; un uomo alieno dalla ideologie e animato da un sano pragmatismo con radici etiche; un uomo affidabile capace di costruire, lontano dal piccolo sabotaggio e dal malaffare della politica”.leggi il manifesto