Magazine Salute e Benessere

Nuovo bando in Puglia per imprese innovative già operative

Creato il 07 ottobre 2010 da Scienziatodelcibo @scienziatodelci

Nuovo bando in Puglia per imprese innovative già operativeLe imprese già esistenti operanti in settori innovativi potranno ricevere un contributo del 60% delle spese ammissibili in conto impianti più il 35% dei costi di gestione dei primi 2 anni. Il presente strumento di sostegno (Bollettino Ufficiale della Regione Puglia – n. 146 del 16-09-2010), adottato sulla base del Regolamento Regionale n. 20/2008 pubblicato sul B.U.R.P. n. 163 del 17/10/2008, è finalizzato a consolidare e favorire la crescita delle piccole imprese innovative già operative sul territorio regionale in settori industriali. Le micro e piccole imprese devono essere costituite in data non antecedente a 5 anni dalla data di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni. A tal riguardo, per data di costituzione si intende la data dell’atto costitutivo.

Ma quali sono le imprese innovative? Quelle operative nelle quali i costi di ricerca e sviluppo rappresentano almeno il 15% del totale dei costi operativi in almeno uno dei tre anni precedenti la concessione dell’aiuto oppure, nel caso di impresa senza antefatti finanziari, nella revisione contabile del suo periodo fiscale corrente, quale certificato da un revisore dei conti esterno. Ecco quali sono in dettaglio tutti i punti del bando.

I soggetti beneficiari delle agevolazioni sono obbligati ad apportare mezzi finanziari in misura sufficiente alla piena copertura dell’investimento previsto, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno, in una forma priva di qualsiasi tipo di sostegno pubblico e sono tenuti all’obbligo del mantenimento dei beni agevolati per almeno 5 anni, dalla data di ultimazione del programma di investimenti. Per data di ultimazione si intende la data relativa all’ultimo titolo di spesa ammissibile.

Le Attività di Ricerca e Sviluppo sono:
a) lavori sperimentali o teorici svolti soprattutto per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti di
fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette;
b) ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un notevole miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti; creazione di componenti di sistemi complessi necessaria per la ricerca industriale, in particolare per la validazione di tecnologie generiche, ad esclusione dei prototipi di cui alla lettera c);
c) acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici e/o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida. L’eventuale, ulteriore sfruttamento di progetti di dimostrazione o di progetti pilota a scopo commerciale comporta la deduzione dei redditi così generati dai costi ammissibili. Produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali. Non sono ammissibili le modifiche di routine o le modifiche periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti.
Sono da considerarsi costi per Ricerca e Sviluppo che concorrono al raggiungimento della quota minima del 15% del totale dei costi operativi quelli riguardanti:

a) il personale, limitatamente a ricercatori e tecnici, purché impiegati nell’attività di ricerca e sviluppo;
b) gli strumenti e le attrezzature di laboratorio, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per
l’attività di ricerca e sviluppo;
c) i fabbricati ed i terreni esclusivamente per la realizzazione di centri di ricerca, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per l’attività di ricerca e sviluppo;
d) la ricerca contrattuale, le competenze tecniche e i brevetti, acquisiti ovvero ottenuti in licenza da fonti esterne a prezzi di mercato, nell’ambito di un’operazione effettuata alle normali condizioni di mercato e che non comporti elementi di collusione;
e) i servizi di consulenza, utilizzati esclusivamente ai fini dell’attività di ricerca e sviluppo;
f) le spese generali;
g) i costi sostenuti per l’acquisto di materiali, forniture e prodotti analoghi, utilizzati per l’attività di
ricerca e sviluppo.

Settori Innovativi

Vediamo adesso quali sono i Settori industriali innovativi individuati dalla Delibera di Giunta Regionale n. 1552 del 07/08/2009, pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 139 del
04/09/2009:

• Materiali avanzati: materiali e tecnologie per i trasporti, materiali e tecnologie nel settore
delle costruzioni, materiali innovativi ad elevatissima efficienza e basso impatto ambientale,
altri materiali avanzati.
• Logistica avanzata: trasporti e logistica avanzata, infomobilità di persone e merci.
• Aerospazio, aeronautica ed elicotteristica.
• Sistemi avanzati di manifattura: con riferimento alle filiere del settore tessile, della moda, del
legno e arredo, della tecnoilluminazione e della meccatronica.
• ICT: con riferimento ai sistemi di telecomunicazione e componentistica ICT, alle architetture
e al software, alle filiere dei web-services e della tecnologia del supercalcolo, alla produzione di
contenuti digitali nell’industria televisiva e cinematografica.
• Ambiente e risparmio energetico: tecnologie per l’ambiente e per il riutilizzo, energie rinnovabili e efficienza energetica, usi razionali dell’energia e riduzione delle emissioni, tecnologie per l’edilizia ecosostenibile.
• Salute dell’uomo: sviluppo di materiali biocompatibili, vaccini, nuovi farmaci, produzione di anticorpi, farmaci e molecole di alto valore, tecnologie per la strumentazione biomedica con
particolare riferimento a quelle per la diagnostica biomolecolare, biomeccanica, bionanotecnologica e per immagini.
Sistema agroalimentare: con riferimento alla ricerca sulle componenti biologiche alla base della qualità, tipicità e salubrità dei prodotti; alla tracciabilità e caratterizzazione, anche di mercato, del valore e della novità del prodotto; alle biotecnologie tra cui le produzioni ecocompatibili e a ridotto fabbisogno idrico e le tecnologie finalizzate all’individuazione di OGM.

Non sono comunque ammissibili alle agevolazioni iniziative commerciali appartenenti alla sezione G del Codice Ateco 2007, cioè tutto quanto concerne il commercio all’ingrosso e dettaglio.

E sono comunque esclusi i seguenti settori:
a) pesca e acquacoltura;
b) costruzione navale;
c) industria carbonifera;
d) siderurgia;
e) fibre sintetiche;
f) attività connesse con la produzione primaria (agricoltura e allevamento) dei prodotti di cui all’allegato I del Trattato.

Presentazione delle domande

Le istanze di accesso possono essere presentate da micro e piccole imprese così come definite all’art. 2, regolarmente costituite in forma di società ed iscritte nel Registro delle imprese al momento della presentazione della domanda di concessione delle agevolazioni, a partire dalle ore 12.00 del 04/10/2010 e fino alle ore 12.00 del 26/11/2010. I soggetti proponenti dovranno presentare un piano di impresa riguardante un arco temporale di 3 anni.

Agevolazioni

L’intensità massima di aiuto per gli investimenti in attivi materiali e immateriali non può superare il 60% dei costi ritenuti ammissibili. Le agevolazioni per le spese di investimento sono erogate nella forma del contributo in conto impianti.
Le agevolazioni per opere edili non dovranno superare il 20% del totale delle agevolazioni per gli investimenti in attivi materiali e immateriali.
L’intensità massima di aiuto per la gestione non può superare il 35% delle spese ritenute ammissibili nei primi due anni e il 25% delle spese ritenute ammissibili nel terzo anno di operatività previsto dal piano d’impresa. Le agevolazioni per le spese di gestione sono erogate nella forma del contributo in conto esercizio.
L’ammontare delle agevolazioni complessive per le spese di investimento e di gestione non potrà superare l’importo totale di € 1.200.000,00 di aiuto per ciascuna impresa, indipendentemente dall’ammontare dei costi totali ammissibili, e le erogazioni riferite alla singola annualità non potranno superare l’importo di Euro 400.000,00 per impresa.

Spese ammissibili

a) le spese in attivi materiali riguardanti opere edili, impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica;
b) le spese in attivi immateriali legate ad investimenti in trasferimento di tecnologie mediante acquisizione di licenze di sfruttamento o di conoscenze tecniche brevettate o non brevettate qualora soddisfano le seguenti condizioni:
- l’investimento costituisce elemento patrimoniale ammortizzabile;
- il bene oggetto di investimento deve essere acquistato a condizioni di mercato presso imprese delle quali l’acquirente non disponga di alcun potere di controllo diretto o indiretto;
- l’investimento deve figurare all’attivo del bilancio dell’impresa ed essere utilizzato nell’unità locale cui l’agevolazione si riferisce per almeno cinque anni, ad eccezione dei casi in cui lo stesso diventi obsoleto da un punto di vista tecnico;
- il beneficiario dell’aiuto si impegna a restituire l’importo delle agevolazioni legate agli investimenti
immateriali nel caso in cui gli stessi siano rivenduti nel corso del periodo di cui al capoverso precedente.
c) spese per personale dipendente inclusi oneri sociali obbligatori;
d) spese amministrative e tasse diverse dall’IVA;
e) locazione di immobili destinati all’esercizio di impresa;
f) locazione finanziaria di macchinari e attrezzature;
g) energia, acqua, riscaldamento.
Le spese di cui alle lettere a), b) e c) sono ammissibili a condizione che l’impresa non abbia beneficiato di altra agevolazione per gli investimenti proposti o di misure per la creazione di posti di lavoro.

Le spese ammissibili per investimenti in attivi materiali e immateriali devono rappresentare almeno il 50% del costo complessivo della domanda di agevolazione.
Le spese di gestione di cui alle lettere c), d), e), f) e g) non devono superare il 50% del costo complessivo della domanda di agevolazione.
Non sono, comunque, ammissibili:
a) le spese notarili;
b) le spese per l’acquisto di software gestionali e di programmi informatici personalizzati, le spese per l’acquisto di software con finalità commerciali, di portali internet e di sistemi di e-commerce;
c) le spese relative alle imposte sul reddito d’impresa e all’IVA;
d) le spese per acquisto di immobili;
e) le spese per opere di manutenzione ordinaria;
f) le spese per la progettazione economica ed ingegneristica;
g) le spese relative all’acquisto di scorte;
h) le spese relative all’acquisto di macchinari ed attrezzature usati (secondo le indicazioni riportate al comma seguente);
i) i titoli di spesa regolati in contanti o con modalità di pagamento non tracciabili;
j) le spese di pura sostituzione;
k) le spese sostenute con commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate ed indipendentemente dal settore in cui opera l’impresa;
l) le forniture cosiddette “chiavi in mano”;
m) gli acquisti da parenti o affini entro il secondo grado del beneficiario o di uno dei soci o amministratori dell’impresa beneficiaria anche nel caso in cui il rapporto di parentela sussista con un soggetto che rivesta il ruolo di amministratore o socio dell’impresa fornitrice;
n) i titoli di spesa nei quali l’importo complessivo dei beni agevolabili sia inferiore a 500,00 euro per le spese di investimento e a 50,00 euro per le spese di gestione.
I beni acquistati e richiesti ad agevolazione devono essere nuovi di fabbrica. L’eventuale intermediazione di un soggetto terzo tra il fornitore e l’impresa beneficiaria delle agevolazioni impedisce di poter considerare i beni “nuovi di fabbrica”. Non è ammissibile alcun tipo di intermediazione nella fornitura che possa comportare un aggravio di costi per la finanza pubblica.

Valutazione delle domande

Sulla base del punteggio totale conseguito sarà stilata una graduatoria per la concessione delle agevolazioni. La graduatoria per la concessione delle agevolazioni sarà approvata dalla Regione Puglia, Area Politiche per lo Sviluppo, il Lavoro e l’Innovazione – Servizio Ricerca e Competitività con Determina Dirigenziale entro 180 giorni dalla scadenza prevista per la presentazione delle domande e sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia.

Avvio ed erogazione delle agevolazioni

I programmi di investimento non devono essere avviati prima della data di presentazione dell’istanza di accesso alle agevolazioni. Si intende quale avvio del programma la data relativa al primo impegno giuridicamente vincolante avente ad oggetto un ordine di acquisto di attivi materiali o immateriali.

Le agevolazioni saranno erogate con le seguenti modalità:
1) una eventuale anticipazione (di importo pari al 40% delle agevolazioni concesse in conto investimenti per la prima annualità) a fronte di presentazione di fidejussione bancaria o polizza assicurativa, sullo stesso importo, rilasciata da un intermediario finanziario iscritto nell’elenco speciale di cui all’articolo 107 del decreto legislativo n.385 del 1 settembre 1993.
2) tre quote annuali a fronte della presentazione della documentazione necessaria a dimostrare la
realizzazione di tutti gli investimenti e le spese di esercizio previste per ciascuna annualità, ove non già rendicontate, oltre a documentazione attestante il completamento degli adempimenti amministrativi eventualmente previsti per ciascuna fase di attuazione del progetto.

Fonti: www.regione.puglia.it ; www.sistema.puglia.it .

Per approfondimenti in merito al settore Alimentare

Dott. Simini 389/9630094


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog