Il Comune e la Provincia di Firenze da quasi 9 anni pagano i contributi per la pensione del dirigente di azienda Matteo Renzi. Il problema è che l'azienda che ha assunto il giovane Renzi come dirigente 8 mesi prima di collocarlo in aspettativa (scaricando l'onere previdenziale sulla collettività) è della famiglia Renzi.
Lo si scopre leggendo un documento del 22 marzo scorso: la risposta a un'interrogazione presentata dai consiglieri Francesco Torselli (Fratelli d'Italia) e Marco Semplici (Lista Galli). "Il dottor Matteo Renzi è inquadrato come Dirigente presso l'azienda Chil srl", scrive il vicesindaco Stefania Saccardi e aggiunge "alla società presso cui risulta dipendente in aspettativa il dottor Renzi sono erogati i contributi previsti all'art. 86 comma 3 del Testo unico sugli enti locali". La legge in questione impone all'Ente locale di provvedere al versamento dei contributi previdenziali, per gli amministratori locali che, in quanto lavoratori dipendenti, siano stati collocati in aspettativa non retribuita per assolvere al mandato.
La tentazioni di farsi assumere poco prima dell'elezione per caricare sull'ente i versamenti pensionistici è forte. Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, è stato al centro di uno scandalo perché era stato assunto da un Comitato legato al Pd il giorno prima del 16 febbraio 2008, data in cui comunicava la sua candidatura a presidente della Provincia.
Ora si scopre che anche Renzi fruisce della stessa legge. Scrive il vicesindaco nella sua risposta all'interrogazione: "Renzi risulta inquadrato come dirigente dal 27 ottobre 2003 nell'azienda CHIL srl, gestita dai familiari fino al 2010. Dopo la cessione di ramo d'azienda la nuova società Eventi 6 Srl è costituita da soggetti privati estranei a rapporti di parentela".
In realtà la Eventi 6, che fattura 4 milioni di euro all'anno nel settore della distribuzione della stampa, è di proprietà delle sorelle Matilde e Benedetta Renzi (36 per cento a testa), della mamma Laura Bovoli (8 per cento) e del fratello del cognato, Alessandro Conticini, 20 per cento. L'assunzione di Renzi, a differenza di quella di Zingaretti, è avvenuta 8 mesi prima dell'elezione a presidente della provincia, il 13 giugno 2004. Fino a 8 mesi prima dell'elezione, la società di famiglia pagava molto meno di quanto poi provincia e comune verseranno per la sua pensione. Spiega il vice-sindaco Saccardi nella sua risposta: "Renzi ha avuto un contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) fino al 24 ottobre 2003 presso la Chil srl. Dal 27 ottobre 2003 è stato inquadrato come dirigente" [...]
La storia del Renzino Fondatore di aziende a 19 anni
La storia del Renzino Fondatore di Aziende a 19, poi auto-degradatosi a "Dirigente in aspettativa" dell'azienda "di famiglia", e che ora scopriamo che inizialmente era un semplice co.co.co, negli anni si arricchisce sempre di nuovi particolari, e la storia rischia di diventare esilarante quanto - e forse più - della storia delle lauree farlocche di Oscar Giannino.
Del Fondatore Diciannovenne di Aziende avevamo già scritto - unici in rete - appena Renzi & Ciwati avevano deciso di rottamare lo sporco mondo dei profittatori della politica. Ne avevamo scritto in un post del marzo 2009, che avevamo però già dovuto rettificare - in peggio - attraverso un aggiornamento del 13 Gennaio 2011. Riportiamo una breve sintesi:
-1) [E' dirigente d'azienda: nel 1994 ha fondato la Chil srl, società di Marketing Diretto di cui ha poi ceduto le quote, azienda che ad oggi ha quattro sedi (Bologna, Genova, Roma, Rignano sull'Arno) e una quindicina di dipendenti, con un fatturato di 3 milioni di euro. In Chil si occupa di coordinamento e valorizzazione della rete, nella gestione di oltre duemila collaboratori occasionali in tutta Italia]
-2) [Il 7 giugno del 2003 dopo la campagna di tesseramento si è svolto il I° Congresso Provinciale de La Margherita, che lo ha visto rieletto, al termine di un duro scontro interno, con una maggioranza del 90% ]
-3) [Renzi è impegnato anche nel settore dell'Associazionismo Cattolico, in particolar modo nell'Agesci, Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani]
-4) [Ha scritto, insieme a Lapo Pistelli, il testo di formazione politica "Ma le giubbe rosse non uccisero Aldo Moro" (1999) ed è uno dei coautori, sempre assieme a Lapo Pistelli, di "Mode - Guida agli stili di strada e in movimento"]
E' "dirigente d'azienda"??? perchè ha fondato, a 19 anni, un'"azienda", che poi ha ceduto? ("poi" quando, a chi? perchè? per quanti euri?) E' iscritto all'INPDAI come dirigente d'azienda? e con tre milioni di euro di fatturato mantiene quattro sedi? ed oltre che mantenere quattro sedi paga quindici dipendenti, e si avvale di "oltre duemila collaboratori occasionali"??? Ed ecco i miei "cattivi pensieri":
Tenendo conto che con quei tre milioni deve pagare anche costi fissi per quattro sedi e quindici dipendenti, quanto cazzo potrà dare, all'anno, agli "oltre duemila collaboratori esterni"? Un bancomat?
Ha lavorato con varie responsabilità per la CHIL srl, società di servizi di marketing (di proprietà della sua famiglia) di cui è dirigente in aspettativa, in particolare coordinando il servizio di vendita del quotidiano La Nazione sul territorio di Firenze . [Fonte: Wikipedia]
Adesso, afferrate le piccole, insignificanti differenze? Allora, il "ghe renzi mi" a 19 anni non ha fondato una mazza; la CHIL era "l'azienda di famiglia". Renzi non ha ceduto alcunchè, per la semplice ragione che non può cedere aziende altrui; Renzi non era il proprietario, ma un dipendente, assunto come "dirigente" dal suo papi; se sia mai stato iscritto all'INPDAI o al Fondo Mario Negri, vi farò sapere; spariscono i "grandi numeri", i duemila collaboratori esterni, le quattro sedi, i quindici dipendenti; sparisce, infine, il "marketing diretto". Da altre fonti, abbiamo scoperto che il "marketing diretto" consisteva nell'organizzare lo "strillonaggio" de "La Nazione" sul territorio di Firenze. Ecco, questo è il Renzi imprenditore, e creatore d'aziende di successo a 19 anni.
L'epilogoAdesso, grazie all'emergere dello scandaletto dell'aspettativa di nove anni come dirigente, con contributi a carico della collettività, forse cominciamo ad avere il quadro definitivo. Dunque, Matteo Renzi a 19 anni non fonda un cazzo. Nessuna "azienda di Marketing Diretto".Viene semplicemente assunto, con semplici contratti da co.co.co., dall'aziendina di famiglia, che organizza lo strillonaggio in provincia di Firenze di giornali di destra (gruppo Monti-Riffeser).
Improvvisamente, appena Renzi comincia a brigare per la candidatura a Presidente della Provincia, la Chil sente il bisogno di avere un Dirigente. Matteo da co.co.co. diventa Dirigente. Vogliamo pensar male? Un'aziendina di strinnolaggio a conduzione familiare non ha bisogno di un dirigente. Ma tant'è... Se non sarà eletto, potrà sempre dimettersi o essere dimesso da dirigente. In caso contrario, diventerà dirigente in aspettativa, per anni, con contributi previdenziali a carico della collettività.
La "vicesindachessa di Firenze, come abbisamo detto, si affretta a farci sapere che "...dopo la cessione di ramo d'azienda la nuova società Eventi 6 Srl è costituita da soggetti privati estranei a rapporti di parentela..."
Perchè evidentemente un'aziendina di strillonaggio è divisa in "rami dìazienda". La vicesindachessa ci spiega (excusatio non petita) che la "Eventi 6 srl" "...è costituita da soggetti privati estranei a rapporti di parentela..."
Vero? No. Falso: la Eventi 6, che fattura 4 milioni di euro all'anno nel settore della distribuzione della stampa, è di proprietà delle sorelle Matilde e Benedetta Renzi (36 per cento a testa), della mamma Laura Bovoli (8 per cento) e del fratello del cognato, Alessandro Conticini, 20 per cento. Insomma, tutto in "famigghia"
Facciamo un po' di contiAttualmente la retribuzione minima contrattuale di un Dirigente Commercio si aggira intorno a 95.000 euro lordi. I contributi previdenziali sono circa un terzo della retribuzione lorda, quindi sono pari a circa 31.700 euro annuali. Che moltiplicati per 9 anni danno la bella cifra di 285.000 euro. Senza considerare gli interessi composti, e la rivalutazione monetaria.
Non si va lontani dal vero calcolanco che la tempestiva trasformazione del Renzino da co.co.co a Dirigente sia stata una fortunata circostanza, che ha portato al Renzino "provvidenze" valutabili complessivamente in non meno di 400.000 euro. Complimenti, rottamator-fustigatore.
Tafanus