Sakhir, 11 aprile 2013 – L’associazione Human Rights Watch denuncia irruzioni arbitrarie delle forze dell’ordine in Bahrain nelle abitazioni private situate nei pressi del circuito.
Il Gran Premio del Bahrain, giunto alla sua nona edizione, andrà in scena dal 19 al 21 aprile sul tracciato di Manama.
Si tratta sicuramente della gara più delicata del calendario, l’opinione pubblica è divisa sostanzialmente in due fazioni, tra chi vorrebbe boicottare l’evento e chi invece sostiene che la Politica non dovrebbe in alcun modo interferire con le attività sportive.
A differenza di quanto accaduto nel 2011, lo scorso anno il GP si è svolto regolarmente, nonostante le proteste organizzate dalle opposizioni e le dure repressioni delle forze dell’ordine.
HRW ha recentemente denunciato un nuovo giro di vite da parte delle forze di polizia del Bahrain che avrebbe portato all’arresto di una ventina di persone appartenenti all’opposizione. Secondo quanto riportato da Human Rights Watch, gli agenti non avrebbero esibito alcun mandato di arresto o perquisizione e avrebbero negato assistenza legale agli arrestati durante gli interrogatori.
Tuttosport ha riportato il comunicato di Sarah Leah Whitson, responsabile dell’organizzazione per il Medio Oriente: “…quest’ultimo giro di vite e il modo in cui viene condotto pone nuovi dubbi sull’impegno delle autorità del Bahrain per le riforme. Questi raid sembrano dimostrare che le autorità sono più interessate a togliere dalla circolazione gli attivisti in vista del Gran Premio piuttosto che rispondere il legittimo malcontento che ha spinto molti cittadini del Bahrain a scendere nelle piazze…”.