Il 25 marzo l’indice Euribor a tre mesi ha segnato un tasso dell’1,203%, si tratta per l’ottava volta di un rialzo importante. Anche l’indice Euribor a 1 mese è salito nell’ultima settimana dallo 0,89% allo 0,92%. L’effetto più immediato è un aumento del costo da sostenere per mutui a tasso variabile. Da sottolineare però che gli indici Euribor restano comunque decisamente più bassi della media storica degli ultimi 10 anni. L’aumento della rata influenzerà soprattutto i mutui di lunga durata.
Anche i tassi fissi hanno subito rincari dell’ordine dello 0,16% per l’indice a 5 anni, altre durate stimano rincari dello 0,08% (25-30 anni). Chi ha già attivo un mutuo con questo tipo di interesse può stare però tranquillo in quanto non subirà rialzi secondo il contratto.
Per i giovani che hanno bisogno di un mutuo, seconda una comparazione (considerando un mutuo per 30 anni per l’acquisto di una prima casa del valore di 180.000 euro effettuato da un giovane di 35 anni con un reddito mensile di 3000 euro con contratto a tempo indeterminato troviamo Mutuo variabile di CheBanca con rata da 415 euro in promozione per 12 mesi (515 euro allo scadere della promozione) e taeg del 2,16%; Mutuo Domus Giovani di Intesa Sanpaolo con rata da 534 euro e taeg del 2,85%; Mutuo Acquisto e Ristrutturazione di Unicredit con rata da 535 euro e taeg del 2,90%.