Nuovo test del sangue per rilevare il cancro alla prostata

Dei ricercatori hanno sviluppato un nuovo test del sangue in grado di rilevare il rischio di cancro alla prostata. Migliaia di uomini vengono ogni anno sottoposti ad una biopsia della prostata perché presentano un elevato antigene prostatico specifico (PSA). Studi recenti, però, hanno dimostrato che tre biopsie su quattro non sono realmente necessarie. La nuova procedura, invece, non invasiva e poco costosa, permette di rilevare il rischio di cancro alla prostata con anticipo, prima che possa raggiungere le ossa ed i linfonodi. Il test PSA individua la proteina prodotta dalle cellule della ghiandola prostatica che può suggerire la presenza di un cancro. Tuttavia, livelli elevati di questa proteina possono anche essere collegati ad una semplice infiammazione o ad un ingrossamento benigno della prostata. Il nuovo strumento di screening, invece, permette di individuare reali frammenti del cancro alla prostata. I ricercatori hanno eseguito questo test del sangue su 50 pazienti che avevano o meno sviluppato un cancro. L’individuazione di frammenti di tumore circolanti, chiamati “microparticelle”, permette di identificare le persone affette da cancro alla prostata con una precisione del 90%. Non esiste, inoltre, la possibilità di falsi positivi. Secondo i ricercatori, questo test potrebbe essere utilizzato sui pazienti che presentano un elevato PSA, senza che questi siano costretti a ricorrere ad un’invasiva biopsia. Il nuovo strumento di indagine potrebbe far risparmiare somme considerevoli al sistema sanitario, offrendo contemporaneamente grossi benefici ai pazienti. Questa scoperta può modificare sensibilmente il metodo con cui vengono attualmente trattati gli eventuali malati di cancro alla prostata. I ricercatori sperano anche di poter adottare in futuro un sistema simile per lo screening dei tumori al pancreas ed alle ovaie.