Magazine Società

[Nuraminis-Villagreca] Il sindaco diffida Su:Barralliccu. Per la seconda volta.

Creato il 17 luglio 2011 da Subarralliccu @subarralliccu

[Nuraminis-Villagreca] Il sindaco diffida Su:Barralliccu. Per la seconda volta.

Siamo tranquilli. Chuck Norris ci protegge

Preambolino

Questo blog, a Nuraminis, ha sempre fatto una critica chiara e netta già dai tempi in cui le maggioranze erano di diverso colore politico. Ciò ha suscitato reazioni spesso accese, in chi – legittimamente – la pensava, la pensa e la penserà diversamente da noi.

Ma che per farci stare zitti l’attuale sindaco di Nuraminis arrivasse alla diffida penale non lo pensavamo davvero. Che poi di diffide ce ne mandasse addirittura due, lo credevamo meno probabile dello sbarco dei marziani a Villagreca.

Invece è successo, forse perché, come dice sempre il nostro amico Cuaddu, la realtà va sempre oltre le fantasie più fervide e al peggio non c’è davvero mai fine.

Ecco la diffida

Recentemente questo blog ha pubblicato un post che cercava di raccontare un consiglio comunale dal quale emergeva un dato di fondo: il comune è sull’orlo della bancarotta. L’articolo è stato contestato dal sindaco con una diffida (inviata con una raccomandata ad indirizzo sbagliato). Vediamo cosa ci ha contestato.

UNO - Abbiamo scritto che il segretario comunale di Nuraminis è Valeria Secci: è un errore di battitura. Il segretario si chiama Antonella Marcello.

DUE - Abbiamo scritto: “il sindaco legge in gran fretta le ragioni che hanno spinto la giunta a revocare il bilancio consuntivo approvato meno di un mese fa“. Secondo il sindaco diffidante questa espressione sarebbe falsa, in quanto la giunta non ha revocato nulla, ma è il consiglio ad aver annullato la delibera.

A parte che le nostre non sono falsità ma, caso mai, inesattezze, non abbiamo scritto nulla di non vero. Perché è la giunta, cioè il governo del Comune, che ha preso una decisione (formalmente o meno che sia poco importa, a noi interessa la volontà politica) e l’ha portata in consiglio. È il governo del comune (e non il consiglio) che, resosi conto delle condizioni finanziarie dell’ente, ha deciso di (far) revocare la delibera (dal consiglio). Fuori dai formalismi da azzeccagarbugli con i quali il nostro sindaco ama impreziosire il suo tempo, non c’è nulla da rettificare.

TRE - Abbiamo scritto: “il provvedimento, che lo stesso sindaco ha definito pesante, si è reso necessario perché il revisore dei conti si è fidato dei conteggi dell’amministrazione invece che verificarne l’esattezza”.

Secondo il sindaco diffidantetale affermazione è falsa… perché amministrazione comunale e sindaco non sono organi deputati a fare conteggi finanziari sul bilancio che per legge è affidata al pubblico funzionario quale è il responsabile del servizio finanziario dell’ente locale“.

Qui raggiungiamo livelli di burocratese da brivido. Nel nostro post non abbiamo mai scritto che il sindaco (o la giunta) deve fare i conteggi. Abbiamo scritto “i conteggi dell’amministrazione”, intendendo con questa espressione il Comune. Il revisore deve revisionare i documenti (conteggi) prodotti dall’ente, anzi dall’amministrazione dell’ente. Nulla da rettificare.

QUATTRO - Abbiamo scritto: “E nemmeno il sindaco ci spiega il perché di questi ritardi (nella consegna della documentazione al revisore dei conti) lasciando intendere che la risposta andrebbe cercata altrove“.

Al minuto 43,52 del video del consiglio comunale 22.06.2011, il revisore dei conti chiede: “io mi sto interrogando per quale motivo i documenti non sono stati messi a mia disposizione”. E il sindaco:  “eh… questa è un’interrogazione che deve fare ad altra persona, non a noi…”. 

Bisogna aggiungere altro? Anche qui: nulla da rettificare.

Lezioni di democrazia

Secondo voi è il caso di diffidare un blog (allertando anche carabinieri e polizia postale) per i motivi che avete appena letto? Siamo sinceramente divertiti.

Bisogna avere pazienza, prenderla con filosofia, sederci ad un tavolo e dare lezioni di democrazia a chi firma queste lettere.

Subarralliccu ha tollerato insulti e diffamazioni (vere e non inventate), senza mai censurarle e sempre rispondendo con il dibattito, mai diffamando a sua volta. Non ha mai denunciato, né diffidato nessuno, e non perché non ve ne fossero i presupposti.

Abbiamo sbagliato? Forse. Ma se abbiamo agito così è perché siamo persuasi che abbandonarsi a gesti forti come una diffida sia stupido e inutile, specialmente in una realtà minuscola come Nuraminis, dove una discussione, anche accesa, tra persone civili è capace di appianare tutto.

Quando il gruppo che oggi governa il Comune ancora non era maggioranza, fu stato costretto a chiederci reiteratamente e pubblicamente scusa per averci diffamato. Il diavolo si dimentica sempre i coperchi delle pentole che fa e dunque chi scrisse l’insulto venne preso con le mani nella marmellata. Il nome del diffamatore non saltò mai fuori e, per proteggerlo, l’attuale sindaco (e l’intero gruppo politico da lui guidato) si assunse la responsabilità della diffamazione.

L’episodio citato è sufficiente a ricordare a tutti come chi oggi perde tempo mandandoci diffide prive di fondamento non si trovi nella specchiata condizione di dare lezioni a nessuno. Non parleremo del fatto che si spendano i soldi del contribuente (e di un comune sull’orlo del fallimento) per diffidare un blog di ragazzi che esprime opinioni.

Un’azione del genere la qualifichi chi legge: noi ci asteniamo volentieri dal farlo.

Diffamazioni o opinioni?

Colpire le opinioni in democrazia non è possibile. È possibile solo nei regimi dittatoriali ai quali certamente il sindaco non si ispira. Se, come crediamo, egli ha come modello le democrazie liberali dovrebbe però sapere che quando si cerca di colpire il dissenso definendolo diffamazione, quasi sempre si finisce col fare una figuraccia.

E ve lo dimostriamo.

Nella prima diffida che il sindaco ci ha gentilmente recapitato qualche mese fa egli scrisse: “al fine dell’autotutela comunque provvederò a inoltrare formale denuncia di cui questa nota fa parte integrante, per l’accertamento degli eventuali reati di diffamazione e/o calunnia nei confronti del sindaco e dell’amministrazione comunale”.

Hanno valutato e hanno visto che gli estremi per la denuncia di diffamazione non c’erano. E la cosa si è chiusa là.

Le nostre opinioni erano, sono e resteranno libere.

p.s.

Ci piacerebbe sapere cosa pensano le opposizioni di questi fatti.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :