Nutella
I messaggi, come sulle sigarette, adesso arrivano anche sui cibi. Ieri tutta la Ferrero Industry e la Nazionale di calcio italiana erano in agitazione per la votazione al Parlamento Ue sulla cosiddetta “etichettatura a semaforo”, che avrebbe messo in guardia i consumatori sulle quantità di grassi saturi, sale e zuccheri presenti nei prodotti alimentari. Bocciata. Fortuna. È passato invece il principio del “miglior profilo nutrizionale”, che costringerà le autorità competenti a fare controlli incrociati e calcoli tra le quantità riportate nelle tabelle nutrizionali ideali e la lista d’ingredienti. Non è un caso che le lobbies si siano mobilitate. Il rischio è che sull’originale barattolo di Nutella, la crema alla nocciola più buona del mondo, venga scritto: “Attenzione. Favorisce l’obesità”. Dai, ma è indecente. Invece di pensare alle cose serie, a tassare le Banche, a risolvere la crisi economica, a Bruxelles si pensa a rovinare uno dei piaceri della vita. Lo dice anche lo spot pubblicitario: “Che mondo sarebbe senza Nutella?”.E a Claudio Silvestri ci avete pensato? Al cuoco della Nazionale azzurra. E ora, cosa mangerà Gattuso a colazione?. Mistero.