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Nutrizione e declino cognitivo; dieta, calo ponderale e salute scheletro; ecco perche' ti piace il gelato; proteine, anziani e tempo di reazione; frutta, verdura e fibre alimentari contro il sovrappeso; eserizio fisico riduce aterosclerosi anche se ini...

Creato il 04 ottobre 2013 da Estropico

Le news di NFI - Nutrition Foundation of Italy
L’adesione a corretti schemi nutrizionali protegge, nel lungo periodo, dal declino cognitivo correlato all’età. In una popolazione di anziani (65enni e oltre), seguita per 11 anni, si è dimostrato che seguire con costanza la dieta mediterranea, oppure una dieta DASH (la dieta ottimale per il paziente iperteso) rallenta significativamente il declino cognitivo.
Una dieta mirata al calo ponderale e ad alto contenuto proteico, seguita per due anni, proteggerebbe anche lo scheletro. Il confronto per 24 mesi di due diete ipocaloriche (1300 Kcal/die), una normoproteica, l’altra iperproteica, ha dimostrato che un maggior apporto proteico è privo di ricadute negative sulla massa ossea
Bevande fredde, ghiaccioli e gelati sono percepiti come più piacevoli e dissetanti dalla mucosa orale, rispetto a uguali volumi di liquidi tiepidi o caldi. Perché? La sensazione di piacere indotta da liquidi freddi, ghiaccioli e gelati è mediata dai recettori del freddo presenti nella bocca, che inducono un senso di soppressione della sete che addirittura precede l’effettiva ingestione del liquido ed il suo assorbimento
Nel soggetto anziano fragile, la supplementazione proteica ha un effetto positivo sul tempo di reazione, ma non su altri parametri cognitivi. In un gruppo di uomini e donne ultra 65enni e fragili, una supplementazione proteica per 24 settimane migliora il tempo di reazione, ma non influisce positivamente su altri parametri di funzionalità cognitiva
Un’alimentazione ricca di vegetali, frutta e alimenti integrali fino dalla prima infanzia riduce il rischio di sovrappeso e obesità. Abituare i bambini a una dieta ricca di vegetali, frutta, cereali integrali e latte non zuccherato contribuisce a contrastare l’insorgenza di sovrappeso e obesità in età pediatrica
L’esercizio fisico regolare riduce i segni di aterosclerosi anche se iniziato nella terza età. Intraprendere un’attività fisica regolare, anche nella terza età, aiuta a rallentare la progressione dell’aterosclerosi, mentre decidere per uno stile di vita sedentario peggiora sia la calcificazione arteriosa già presente, sia il profilo pressorio.
La fibra alimentare protegge i non fumatori dal rischio di coronaropatia indotta dal fumo passivo. Questo studio dimostra che, in soggetti conviventi con forti fumatori, l’alto consumo di fibra è protettivo nei confronti dello sviluppo di malattia coronarica provocata dall’esposizione al fumo passivo
Il latte scremato protegge la funzionalità delle arterie di soggetti obesi, limitando l’aumento della glicemia successiva al pasto. In soggetti obesi affetti da sindrome metabolica, l’apporto di latte a ridotto contenuto di grassi riduce l’iperglicemia post-prandiale, salvaguardando l’elasticità delle pareti vascolari mediata dall’ossido nitrico (NO).


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