Marvel’s Agents of S.H.I.E.L.D.
In una intervista apparsa nei giorni scorsi su CBR ma concessa durante la San Diego Comic-Con, Maurissa Tancharoen, Jebh Loeb, Jeffrey Bell e Clark Gregg hanno avuto modo di parlare della seconda, attesa stagione dello show, che vedrà il team guidato da Phil Coulson incontrare nuovi personaggi ma soprattutto affrontare le sfide causate dal dissolvimento dello SHIELD dopo gli eventi narrati nel film Captain America: The Winter Soldier.
Per il fatto che lo S.H.I.E.L..D. si è sbriciolato e per il fatto che il team parte con delle risorse limitate, Coulson potrebbe vedersi costretto a fare alleanze scomode.
Ci sono altri Asgardiani che ci piacerebbe fare entrare in gioco, Questo è qualcosa che ci piace tantissimo fare, ed è qualcosa che sentiamo come un privilegio. Nessun altro show ha la possibilità di pescare da un così vasto universo fumettistico, così come dall’Universo Cinematografico Ci sono molti personaggi che vorremmo inserire – ha dichiarato la Tancharoen.Il carattere monumentale di questo compito [ricostruire lo SHIELD NDR] è reso molto chiaro fin da subito, perché ti rendi conto che tutti, ovvero il governo degli Stati Uniti, i militari e altri vogliono arrestarci – ha sottolineato Gregg – Lo SHIELD è illegale. Abbiamo pochissime risorse. Tutto quello che andremo a fare ci vedrà trattare con della gente e cercare di scoprire chi è dell’Hydra e chi non è tra i nostri amici. Per ricostruire lo SHIELD, avremo bisogno di vecchi amici e di alcuni nuovi amici, e lo faremo in una maniera alla vecchia scuola, qualcosa da guerra fredda e spionaggio vecchio stile.
Mi piace l’idea che Coulson abbia dalla sua la stessa squadra dello scorso anno. Chiaramente Skye è una persona importante per lui. May è qualcuno che ha affrontato i suoi demoni e di cui può fidarsi. E ora deve ricostruire lo SHIELD da zero. Ciò significa prendere alcuni nuovi agenti SHIELD, e presumo, scoprire alcuni nuovi supercattivi dell’Hydra.
Per Loeb, la sfida principale per lo show nella seconda stagione sarà quella di cementare gli ascolti.
La nostra sfida ora, è anche quella di costruire il nostro pubblico. Per avere più persone coinvolte. Alcuni guardano le repliche della serie durante l’estate. Ci sono un sacco di show che alla loro seconda stagione ottengono una spinta in più. In secondo luogo, ci stiamo muovendo verso una nuova fascia oraria, e quella fascia oraria ci dà l’opportunità di avere un effetto trascinamento…
Per quanto riguarda invece un eventuale nuovo collegamento con un film Marvel di prossima uscita, Jeffrey Bell ha confermato che nella seconda stagione non dovrebbe accadere un evento simile a quello con il sequel di Capitan America. Almeno per il momento.
Nessun film farà per noi ciò che ‘Cap 2′ ha fatto – ha dichiarato il produttore -Che io sappia. E se lo fa, sarebbe cool. Sarebbe un divertente tie-in. Penso che alla gente piacciano molto queste cose. Ed è una cosa con cui ci piace giocare.
Guardiani della Galassia un arma a doppio taglio?
Mentre la pellicola diretta da James Gunn continua a riscuotere un ottimo successo al box office, ribaltando tutti i pronostici e dando ancora una volta ragione all’acume commerciale dei Marvel Studios, un articolo di Variety a firma Brian Lowry ha fornito una interessante analisi sul film, indicando che progetti come questo potrebbero rivelarsi nel tempo un arma a doppio taglio per la sezione cinematografica della Casa delle Idee.
Lowry infatti, nonostante riconosca che un titolo con personaggi sconosciuti, che minacciava di non sfondare al box office, abbia fatto il contrario, sottolinea come i Marvel Studios debbano da ora cercare di alzare l’asticella, riportando come esempio le recensioni verso il film, che seppure positive, hanno evidenziato molti problemi dal punto di vista narrativo, come quella scritta da Manohla Dargis del New York Times, la quale lo ha elogiato ma allo stesso tempo definendo la storia “confusa e generico”, oltre a indicare la necessità di “scrollarsi di dosso i vincoli di coerenza narrativa”.
L’articolo continua ammettendo che la Marvel ha guadagnato un grado di compiacimento, avendo messo su un sistema audace e rischioso, ovvero costruire e coltivare un universo coeso nonostante alcuni dei suoi più celebri nomi, tra cui Spider-Man e X-Men, siano rimasti fuori per via dei diritti in possesso di altre major cinematografiche.
Lowry vede però un rischio per la Marvel più si andrà avanti. La realizzazione di numerosi sequel significa che il futuro della Marvel, così come quello della DC in campo cinematografico, richieda di sondare le regioni esterne dei propri universi.
Esplorare queste frontiere richiede un sempre e più crescente rischio, dal momento che l’asticella e le aspettative sono state sollevate al punto in cui non ci sono più film di supereroi con un budget modesto.
Oltre alla possibile mancanza di qualità, Lowry riporta l’esempio di John Carter , uno dei più recenti disastri finanziari per la Disney, che è stato anche un disastro dello studios, dal momento che il film, nonostante non fosse brutto, abbia dovuto sottostare a una campagna promozionale inefficace.
Il giornalista della rivista di spettacolo vede una cosa simile nel prossimo Ant-Man, citando i recenti problemi e ostacoli avvenuti in fase di pre-produzione, che hanno visto l’abbandono del progetto da parte di Edgar Wright. Insomma, per Variety la Marvel rischia di sedersi sugli allori senza valutare correttamente i rischi a cui va incontro. Ma questo solo il futuro potrà dirlo.
The Dark Knight Rises: Warner vince causa in appello
Ne avevamo parlato l’ultima volta lo scorso anno e ora giungono novità sulla causa legale tra la Warner Bros. e la società Fortres Gran, intentata da quest’ultima con l’accusa di violazione del marchio relativo al proprio programma di sicurezza per computer in vendita dal 2000 denominato “smacchiatore”, come quello facente parte della trama de Il Cavaliere Oscuro: Il ritorno, il terzo e ultimo capitolo sull’uomo pipistrello diretto da Christopher Nolan.
Il giudice Daniel Manion del Settimo Circuito della Corte di Appello degli Stati Uniti, ha dato ragione alla Warner, sostenendo che sia il film sia il software creato dalla Fortres Grande sono disponibili su Internet, ma aggiungendo che il film diretto da Nolan è stato mostrato prima e principalmente nei cinema mentre il prodotto della Fortres Grand è disponibile solo sul loro sito web, non in altri luoghi su internet. Il giudice ha quindi dichiarato che chi arriva sul sito della Fortres Grand è molto improbabile immagini sia sponsorizzato dalla Warner Bros., una eventualità questa molto remota se non inesistente.
The Flash
Intervistato nei giorni scorsi da The Hollywood Reporter, l’attore Grant Gustin che interpreterà il ruolo di Barry Allen e del suo alter ego scarlatto nel serial targato The CW, ha avuto modo di parlare del progetto, per lui un sogno divenuto realtà, anche grazie al team di produzione composto dal regista David Nutter e dai produttori esecutivi Geoff Johns, Greg Berlanti e Andrew Kreisberg.
Se fosse stato un team di persone che non sapevano cosa stavano facendo, probabilmente non avrei ottenuto questo ruolo perché avrebbero solamente preso nel cast un ragazzo biondo che era un appassionato. Cercavano qualcuno che comprendesse il cuore di Barry Allen e in un primo momento, non mi rendevo conto di ciò che stavo facendo. Ora che ho esplorato il personaggio, i fumetti, letto gli script e parlato con i produttori, capisco perché ho ??ottenuto questo ruolo. Sarà probabilmente per sempre il mio personaggio preferito tra quello che ho interpretato.
Al centro della serie ci sarà l’elemento del triangolo sentimentale tra Barry, Iris e il misterioso detective di Central City Eddie Thawne, il quale da qualche tempo inizia a uscire con la ragazza.
Barry non ha molti amici. Iris [Candice Patton ndr] è sicuramente una delle poche persone che sa tutto di Barry, o almeno fino all’incidente dell’ acceleratore di particelle. Dopo l’incidente, Barry vuole davvero dirle come si sente. Quando vede che lei sta con Eddie [Rick Cosnett ndr], diventa più chiaro per Barry come si sente vederla con qualcun altro.
Gustin ha però sottolineato che, nonostante questo sia l’elemento centrale della storyline, di certo non scavalcherà quello primario per il protagonista, ovvero essere Flash e usare i suoi poteri per proteggere i cittadini di Central City.
Barry vuole essere un eroe. Vuole evitare a qualsiasi bambino di passare attraverso quello che lui passato, così ha intenzione di avere un suo elenco di priorità che venga prima della sua vita amorosa. Non ha intenzione di infilarsi nella vita privata di Iris. Osserva dall’esterno per ora e cerca di tenera al di fuori.
Per quanto concerne gli altri elementi dello show, Gustin ha parlato anche della figura del Dottor Harrison Wells, che già dal pilot porterà il pubblico a scoprire che questo personaggio nasconde dei segreti collegati al futuro (letteralmente) del velocista scarlatto, come visto nel finale della versione leaked del pilot, diffusa in rete qualche settimana fa.
Ci stiamo muovendo lentamente per quanto riguarda Harrison Wells e cosa diavolo sta succedendo con lui. La cosa più bella di quel momento, per me, è che stanno allestendo il fatto che la trama Flashpoint potrebbe potenzialmente accadere, e che la Forza della Velocità potrebbe essere un aspetto e il viaggio nel tempo potenzialmente una parte da mostrare.