Con questa prima puntata parte il viaggio di una rubrica che intende fornire ai lettori qualcosa di più sul vasto panorama delle produzioni cinematografiche basate sui nostri amati fumetti, cercando di puntare l’attenzione soprattutto su due cose, la qualità e l’approfondimento. Attraverso queste due parole d’ordine l’obiettivo principale sarà quello di dare una visione d’insieme più compatta dell’evoluzione che porta una pellicola a essere realizzata e fruita da tutti noi comodamente seduti nelle poltrone di una sala cinematografica.
Prima di partire, un ringraziamento a Ettore Gabrielli e a tutta la redazione de Lo Spazio Bianco per questa opportunità, e a tutti coloro che in questi giorni mi hanno fatto gli auguri per questa nuova avventura.
Benvenuti su Nuvole di Celluloide!
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Man of Steel e JLA: destino comune
Continua la promozione e al tempo stesso la preparazione della strada che porterà all’uscita, il prossimo giugno, di Man of Steel, il nuovo film su Superman diretto da Zack Snyder. Una release, quella del nuovo adattamento cinematografico sull’Uomo d’Acciaio, su cui la major americana sta puntando fortemente, c> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="203" width="287" alt="Nuvole di Celluloide: aggiornamenti su film e serie TV tratti dai fumetti >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-67057" />ome ha sottolineato nei giorni scorsi Jeff Robinov, il quale è stato recentemente riconfermato come presidente della Warner Bros. dopo le speculazioni degli ultimi mesi che lo davano in direzione della Universal.
In una discussione con Variety, Robinov, che all’interno della major gode di grande popolarità per i suoi rapporti con i registi, tra cui Christopher Nolan, ha sottolineato l’importanza di Man of Steel, soprattutto per quanto concerne un altro progetto cinematografico attualmente in fase di lavorazione, ovvero l’adattamento della Justice League of America, su cui Will Beall (Gangster Squad) sta lavorando allo script già da qualche mese. Per quanto riguarda i franchise inerenti i prodotti della vasta libreria DC Comics, infatti, la major ha avuto in questi anni risultati altalenanti, che hanno visto protagonista la trilogia del Cavaliere Oscuro firmata Nolan, ma al tempo stesso la non esaltante performance di prodotti come Green Lantern, risultato questo che ha portato Robinov a sottolineare come Man of Steel possa rivelarsi la pellicola cruciale per il prossimo futuro. Con l’uscita del film sul supergruppo DC fissata per il 2015, ha dichiarato Robinov, la Warner attenderà i risultati al box office del film di Snyder per decidere se procedere oltre o rimandare il progetto.
Da questo punto di vista, si spiega anche la vasta gamma di società che nei giorni scorsi sono diventate licenziatarie dei vari prodotti di merchandising basati su Man of Steel, la cui prima domanda iniziale presso i rivenditori è pari a quella per Il Cavaliere Oscuro: il Ritorno.
Numeri che, stando ad alcune fonti, avrebbero sorpreso positivamente i dirigenti della Warner e di DC Entertainment, i quali sperano non solo di lanciare un nuovo franchise sul personaggio dopo il tentativo fallito di Superman Returns alcuni anni fa, ma di generare al tempo stesso un futuro interesse per il film sulla Justice League.
Come ha sottolineato la nota rivista di spettacolo, Superman è sempre stato un personaggio molto popolare, ma poiché i suoi poteri sono difficili da tradurre in forma di action figure, le vendite sono state quasi sempre guidate in principal modo da capi di vestiario su cui è impressa la famosa “S“. La Warner Bros. crede che sia arrivato il momento giusto per ampliare i tipi di prodotti che può offrire; e la Mattel infatti presenterà per esempio “Man of Steel QuickShots”, facente parte di tutta una linea di giocattoli basati su elementi quali il volo e la forza.
“Superman sarà sempre un icona della cultura pop, e l’imminente film continuerà ad alimentare l’eccitazione per questo supereroe preferito dai fan in tutto il mondo“, ha sottolineato Brad Globe, presidente della Warner Bros. Consumer Products.
Intanto, DesdeHollywood ha diffuso una prima immagine, in bianco e nero, che ritrae l’attrice Amy Adams nel ruolo di Lois Lane. La foto mostra per la prima volta una Lois Lane in versione moderna, con tanto di Tablet, a conferma che il reboot non cederà a facili nostalgie, come con il precedente film di Singer.
Infine, il sito ufficiale della pellicola ha aggiornato la pagina inerente le date di uscita nel resto del mondo, con inclusi i link agli specifici siti dei vari paesi, con annesso trailer doppiato con la lingua locale. Da notare che il Brasile è per ora l’unico paese in cui Man of Steel uscirà un mese prima della release ufficiale.
Singer impegnato nella fase di pre-produzione di X-Men: Days of Future Past
X-Men: Days of Future Past – Singer e i viaggi nel tempo
Con l’entrata nel cast di X-Men: Days of Future Past, nei giorni scorsi, degli attori Shawn Ashmore, Anna Paquin e Ellen Page, si delinea ancora più chiaramente il quadro del sequel di X-Men: L’inizio. Oltre all’entusiasmo da parte degli appassionati, è arrivata anche la preoccupazione circa lo sviluppo della trama, basata sul famoso story arc del 1981.
A questo proposito, ci ha pensato lo stesso regista Bryan Singer a fugare i dubbi con una lunga intervista a Empire Magazine, in cui ha sottolineato come la sua principale preoccupazione sia quella di dare un senso e una continuità alla pellicola.
“Il film contiene un sacco di aspetti del fumetto. Giorni di un Futuro Passato aveva molti lati, quindi la cosa principale da fare è distillare alcuni di questi aspetti”.
Uno degli elementi più importanti della saga comporta, come noto, viaggi nel tempo e universi alternativi, e il regista ha voluto spiegare in che modo questa parte sarà spiegata e realizzata nel film:
“Lo abbiamo costruito in un modo che abbia senso. Ho avuto una conversazione di due ore con James Cameron sui viaggi nel tempo, la teoria delle stringhe, multiversi e tutto il resto. È necessario creare le regole e dei paletti. Ecco perché Terminator e Ritorno al Futuro funzionano così bene. E ci sono alcuni meccanismi in X-Men, determinati poteri, percezioni e personaggi, che rendono possibile tutto ciò”.
Soprattutto la scelta di riprendere nel cast l’attrice Ellen Page, ha sottolineato la continuità narrativa che Singer vuole avere, visto che la Page interpretò Kitty Pryde in X-Men: Conflitto Finale, confermando l’importanza di tenere a mente tutti i film sui mutanti Marvel.
“Sto prendendo in considerazione tutti i film. Non sto prendendo i miei primi due film e X-Men: L’inizio schiacciandoli assieme. Sto prendendo in considerazione l’intero universo come è stato stabilito finora sullo schermo, rispettandolo e cercando di lavorare con tutto questo”.
Nel frattempo, il sito Actra Montreal riporta che il sequel, il cui working title è HK Project, sarà in pre-produzione fino ad Aprile, e che già da ora è possibile proporsi come comparse scrivendo al seguente indirizzo. Sempre sul fronte dei casting call, un annuncio per la ricerca di comparse nella zona di Montreal da parte di Casting Quarters indica che l’ambientazione del film si svolgerebbe dieci anni dopo gli eventi del primo capitolo, ossia nel 1973.
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The Amazing Spider-Man 2 in fase di partenza
Dopo l’entrata nel cast, nei giorni scorsi, degli attori Paul Giamatti (nel ruolo di Rhino) e di Felicity Jones in un ruolo ancora non specificato, la Sony Pictures si prepara a far partire la lavorazione di The Amazing Spider-Man 2, le cui riprese inizieranno a New York nei prossimi giorni, per una durata nella città compresa tra il 2 e il 26 febbraio.
La major ha nel frattempo modificato il working title della pellicola, ovvero il nome in codice da utilizzare durante le riprese, il quale non sarà più London Calling (dicitura che aveva fatto ipotizzare possibili riprese in Inghilterra) ma bensì Untitled Columbia Pictures Project o UCP. A questo proposito proprio nei giorni scorsi l’agenzia Grant Wilfley ha diffuso un annuncio per il casting di ragazzi caucasici o latini tra i 10 e i 16 anni, di corporatura magra, con carnagione media e olivastra, e capelli scuri. Richiesti anche ragazzi caucasici, di una età compresa tra i 9 e i 18, molto, molto magri con le costole visibili, dotati di un corpo molto flessibile e con capacità di ginnastica o contorsionismo, la cui descrizione farebbe pensare a probabili cavie di laboratorio.
Da segnalare infine che l’artista latino Carlito Mambo ha annunciato nelle scorse settimane, attraverso la sua pagina twitter, di essere coinvolto nella pellicola, senza però specificare altri particolari.
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Iron Man 3
Mentre continua la promozione di Iron Man 3, con la diffusione di un nuovo poster, e in attesa degli spot che in USA saranno trasmessi durante il superbowl, > LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="344" width="254" alt="Nuvole di Celluloide: aggiornamenti su film e serie TV tratti dai fumetti >> LoSpazioBianco" class="wp-image-67065 alignright" />è il settore del merchandising attorno al terzo capitolo sull’eroe in armatura che fa discutere e scaturire speculazioni su possibili apparizioni di altri personaggi Marvel. Fino ad ora, i Marvel Studios e Kevin Feige hanno sempre sottolineato che Iron Man 3 dovrebbe essere un capitolo a sè stante, che dopo gli eventi di The Avengers dovrebbe ruotare interamente sulle vicende del suo protagonista.
Nei giorni scorsi, comunque, la diffusione di alcune immagini di figures prodotte dalla Funko, nota società collegata alla Disney, hanno lanciato l’ipotesi dell’apparizione addirittura dei Guardiani della Galassia, i quali saranno come noto protagonisti di un adattamento in uscita nel 2014 che sarà diretto da James Gunn.
La speculazione è nata in seguito alla pubblicazione di una foto di una tuta spaziale di Iron Man ideata per lo spazio profondo (immagine poi rimossa). Siccome le figure in vinile della Funko anche in passato si sono rivelate buone rappresentazioni di come i costumi appaiono nei film (a differenza di Hasbro e Mattel), in molti hanno ipotizzato possibili incursioni di altri personaggi, che comunque tutt’ora rimangono illazioni non confermate, ma capaci di scatenare la fantasia dei fan.
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Emily Van Camp nel sequel di Capitan America
Dopo mesi di nomi, indiscrezioni e congetture, è stata finalmente scelta l’attrice che sarà la protagonista femminile di Captain America: The Winter Soldier, > LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="314" width="214" alt="Nuvole di Celluloide: aggiornamenti su film e serie TV tratti dai fumetti >> LoSpazioBianco" class="alignright size-full wp-image-67171" />il sequel sulla leggenda vivente che sarà diretto dai fratelli Joe e Anthony Russo. Si tratta di Emily Van Camp, star della serie Revenge targata ABC e con un passato recente in altri serial di successo come Everwood e Brothers & Sisters, il cui nome arriva come una grande sorpresa in quanto a scelta dei Marvel Studios. La Van Camp, che non era mai stata inserita nelle shortlist diffuse negli ultimi mesi, farà così il suo salto sul grande schermo, nonostante abbia già avuto ruoli cinematografici anche se minori (The Ring 2 per fare un esempio).
Nonostante non sia stato confermato ufficialmente, l’attrice dovrebbe interpretare il ruolo di Sharon Carter, agente dello S.H.I.E.L.D. nonchè nipote di Peggy Carter, grande amore di Cap nel primo film.
La lavorazione del sequel dovrebbe partire il 1 aprile, anche se Deadline aggiunge che ancora non c’è una data di partenza ufficiale. Ricordiamo infine che del cast fa parte anche Scarlett Johansson, nuovamente nel ruolo della Vedova Nera.
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S.H.I.E.L.D.: riprese a Los Angeles
Continuano le riprese di S.H.I.E.L.D., il pilot per la rete americana ABC diretto da Joss Whedon. Secondo alcune notizie apparse su twitter, il 29 gennaio sarebbero state filmate alcune sequenze presso la Union Station della città di Los Angeles, su cui però non sono stati resi noti ulteriori particolari, a eccezione della presenza di Whedon e dell’attore Clark Gregg nel ruolo dell’agente Coulson.
Secondo ulteriori ma piccoli dettagli, si stava provando una scena in cui tre uomini hanno uno scontro/confronto nel centro della sala. Intanto, tramite il suo account su twitter, Ryan Penagos, direttore esecutivo del Marvel Digital Media Group, ha rivelato di avere visto in anteprima alcuni design riguardanti veicoli e tecnologie dello SHIELD che esordiranno nel pilot, e su cui stanno attualmente lavorando i supervisori agli effetti speciali.
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Arrow: Vertigo come il Joker
In una interessante intervista a Hero Complex, l’attore Seth Gabel, famoso presso il grande pubblico per il ruolo dell’agente Lee in Fringe, ha per la prima volta parlato nel dettaglio di Vertigo, il villain che apparirà nel serial Arrow del network The CW, il quale sarà una versione più terra terra del famoso Conte Vertigo, classico avversario di Freccia Verde nei fumetti, qui in una inedita veste di trafficante di droga.
Nel descrivere il personaggio, Gabel ha dichiarato come il Conte sia in qualche modo una sorta di Joker televisivo in quanto a crudeltà e sadismo, come lui stesso ha voluto sottolineare:
“Non avevo molto tempo. Ho avuto notizia del ruolo solo pochi giorni prima iniziassimo a girare. Non c’era tempo di approfondire il personaggio dei fumetti e quindi sono andato su Wikipedia quando ho avuto lo script è diventato immediatamente chiaro che stavano realizzando un adattamento e per questo mi son sentito libero di interpretare ciò che originariamente era inteso essere e ho cercato di creare qualcosa di nuovo che potesse inserirsi nel mondo di Arrow e nel mondo di spazio che c’era nel telefilm per un supercattivo. Il personaggio era inizialmente stato concepito da Greg Berlanti e Andrew Kreisberg come fosse un Joker della serie tv. Non volevo ricalcare nulla di ciò che Heath Ledger aveva già brillantemente realizzato, ma allo stesso tempo ero molto stimolato dal suo intenso rapporto con la violenza e quel senso di sadismo e quella (particolare) presenza scenica. Era la mia versione di ciò che avrei potuto dare nel telefilm. Mi son buttato a capofitto e ho preso dei rischi così grossi come mai prima nella mia carriera di attore”.
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Bullet to The Head, Stallone e New Orleans
In una intervista apparsa nei giorni scorsi, e facente parte di una visita sul set di Jimmy Bobo – Bullet to The Head avvenuta circa un anno fa, l’attore Sylvester Stallone ha parlato dell’adattamento cinematografico del graphic novel di Alexis Nolent e della scelta di girare la pellicola a New Orleans.
“Questo è sempre stato un posto interessante, molto diverso rispetto a qualsiasi altra città americana. Le critiche sociali sui cambiamenti all’interno della città è meglio lasciarli ad altri. Sono felice di sentire che la città stia così bene e che abbia compiuto una rimonta formidabile dalla tragedia che l’ha colpita (Katrina ndr). Sta diventando quello che San Francisco era negli anni ’60. Viene percepita come un luogo in cui i giovani possono venire a fare le loro cose. Si tratta di una città con affitti molto bassi, ancora un affare per la maggior parte degli standard americani, ed è un posto interessante. Ci sono molte attività di strada e c’è una formidabile scena musicale”.
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Jackman e il Wolverine definitivo
Con l’avvicinarsi della diffusione del primo teaser di The Wolverine, continuano le dichiarazioni del protagonista Hugh Jackman, il quale ha voluto sottolineare a Empire Magazine la propria convinzione di non essere riuscito a catturare al 100% lo spirito del personaggio, nonostante lo abbia interpretato sei volte.
“Ancora non credo che abbiamo visto il Wolverine definitivo. E più a lungo interpreto il personaggio, più aumenta il desiderio di farlo crescere. Più parlo con i fan circa l’esplorare il suo mondo, più questo ha significato per me. Capisco il personaggio e la sua eredità e non sento, fino a questo film, che siamo stati completamente all’altezza di tutto questo. Ecco, questo è quello che ho intenzione di fare”.
Ma questo non vuol dire che anche The Wolverine seguirà questa scia, visto che l’obiettivo della Fox è quello di fornire, con questo nuovo capitolo, una versione di Logan molto più rabbiosa e solitaria, cosa questa espressa dal produttore della pellicola Hutch Parker:
“Ritroviamo Logan in uno stato molto isolato, pieno di disgusto verso se stesso. E’ ricercato da una giovane donna asiatica, per ragioni che lui non comprende del tutto, che gli chiede di seguirla in Giappone, dove ha lo scopo di riallacciare dei contatti con qualcuno del suo passato. Questa è una persona che ha trascorso del tempo in una prigione a Nagasaki, un uomo che Logan salvò e che adesso è sul letto di morte, e sta cercando di dargli un regalo, per ringraziarlo della vita che ha avuto. Ma questo dono attira Logan in un mondo molto complesso e molto inaspettato nel Giappone contemporaneo che, in una certa misura, ha una estensione con la storia feudale del Giappone.”
Harbinger ha uno sceneggiatore
Dopo cinque anni di oblio, la Valiant Entertainment Group ha deciso di andare avanti con il progetto dell’adattamento cinematografico di Harbinger, incaricando Stephen Susco di scrivere la sceneggiatura del film, che vedrebbe ancora coinvolto il regista Brett Ratner. I diritti della serie erano stati acquistati nel 2008 dalla Paramount Pictures, che non potè procedere con la realizzazione perchè in quel periodo concentrata sulla causa legale con Fox e Warner Bros., inerente Watchmen. La Valiant, invece di abbandonare il progetto, ha chiesto finanziamenti a privati tra i quali la Cuneo & Co. di Peter Cuneo, ex portavoce della Marvel, per rilanciare e sviluppare indipendentemente la propria libreria di oltre 1500 titoli, tra i quali l’adattamento della serie creata da Jim Shooter, che sarà prodotto da Alexandra Milchan e Jay Stern, già coinvolti nella produzione della pellicola, assieme alle new entry Jason Kothari e Dinesh Shamdasani. MTV Films invece pare essere fuoriuscita dal progetto.
Pyongyang per Gore Verbinski
La New Regency ha acquistato nei giorni scorsi Pyongyang, graphic novel di Guy Delisle, punto di riferimento del graphic journalism, per realizzarne un adattamento cinematografico che vedrà coinvolto Gore Verbinski come regista e produttore attraverso la sua Blind Wink, casa di produzione che ha dato alla luce l’acclamato Rango, mentre lo sceneggiatore Steve Conrad (Alla Ricerca della Felicità) si occuperà della sceneggiatura.
Nel graphic novel, pubblicato anche in Italia da Rizzoli, lo stesso Delisle, che rimase per due mesi a Pyongyang con una squadra di animatori per occuparsi di un cartone animato francese, descrive una delle capitali più misteriose del mondo, nell’unico paese comunista di stampo ereditario, retto da oltre 60 anni dalla dinastia dei Kim.
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Superman Lives
Da alcuni giorni è disponibile in formato pdf una copia dello script scritto da Wesley Strick di Superman Lives, il film mai realizzato da Tim Burton che avrebbe dovuto vedere protagonista Nicholas Cage. Lo script è praticamente raro e poco conosciuto ai più, ma secondo quanto riportato da Voices from Krypton questa versione avrebbe fatto sforare il budget, oltre ad apportare pesanti modifiche alla figura di Superman, ritenute dalla Warner all’epoca troppo radicali e che fece poi optare per una bozza realizzata da Dan Gilroy e basata sul ciclo de “La morte di Superman”. Ricordo che del progetto faceva parte anche Kevin Smith.
Cinebrevi
- Il produttore Lloyd Phillips, che stava lavorando su Man of Steel, è morto nei giorni scorsi nella sua casa di Malibù a causa di un attacco di cuore. Aveva 63 anni.
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