Guardiani della Galassia
Con l’uscita del secondo trailer avvenuta nei giorni scorsi, è iniziata ufficialmente la campagna promozionale di Guardiani della Galassia, che porterà nei prossimi mesi (in agosto negli USA e a ottobre in Italia) la pellicola diretta da James Gunn nelle sale cinematografiche.
Il nuovo trailer ha fin da subito fatto capire quello che è l’intento primario della Disney e dei Marvel Studios, ovvero trasmettere al pubblico una percezione positiva che possa al tempo stesso alimentare la curiosità verso un franchise composto da personaggi perlopiù sconosciuti a coloro che non leggono fumetti, riuscendo al tempo stesso a presentarli in maniera adeguata. Grazie a una introduzione nel finale del trailer, accompagnata nuovamente dalle note di “Hooked on a Feeling”, il marketing ha imposto saggiamente l’inserimento dei nomi del cast, sottolineando in particolare la presenza di Bradley Cooper e (soprattutto) di Vin Diesel nei ruoli di Rocket Racoon e Groot. Da questo punto di vista infatti la strategia è quella di concentrare le simpatie di un pubblico composto da famiglie e adolescenti sui due personaggi che, principalmente, possono fin dall’immediato permettere la costruzione di un successo duraturo al box office. Non senza rischi ovviamente, come sottolineato nei giorni scorsi da Scott Mendelson della rivista Forbes, che in una interessante analisi ha positivamente promosso la campagna promozionale adottata dalla Disney con il nuovo trailer, evidenziando come sia stata mantenuta la stessa ironia del teaser precedente, con l’aggiunta di scene d’azione e quindi “più spettacolo”. Mendelson comunque non ha mancato di ricordare che Guardiani della Galassia, anche se tratto da una serie a fumetti Marvel, non è un film di supereroi vero e proprio, non ha nel cast un Vendicatore, e le sue più grandi star (Diesel e Cooper) partecipano prestando la loro voce a personaggi ricreati interamente in CGI, elementi questi che lasciano ancora aperte molte domande su come il pubblico reagirà verso questo film, che si può definire come il primo, vero “esperimento” dei Marvel Studios.
Intanto, nella lunga chat a cui cast e regista hanno partecipato, sono stati diffusi molti dettagli sulla realizzazione della pellicola, con James Gunn a sottolineare non solo l’atmosfera del film, ma anche il ruolo che la musica ha per il personaggio di Peter Quill/Star-Lord (Chris Pratt).
Il film è tanto mio quanto della Marvel. Siamo rimasti fedeli allo spirito del fumetto. E ho la fortuna di avere un sacco di analogie con Abnett & Lanning [il duo creativo che ha rilanciato la sezione cosmica della Marvel - ndr Carlo Cosmo].
‘Hooked on a Feeling’ è una delle canzoni presenti sulla cassetta di Quill, è l’ultimo ricordo che possiede della sua infanzia sulla terra. La musica è quindi un modo per rimanere ancorati alla realtà in questo epico mondo nello spazio. Abbiamo un sacco di altre canzoni, che saranno presto rivelate.
Una di queste, “O-o-h Child” dei Five Stairsteps, non era proprio la mia preferita, ma dopo avere ascoltato l’album tante volte, ho pensato che fosse l’unica canzone che avesse il tempo giusto per quando qualcuno corre velocemente.
Riferendosi al personaggio di Star-Lord, il regista lo ha descritto come una “anima gemella”.
E’ abbastanza difficile dire a che cosa possa assomigliare il casting per un film, ma quando qualcuno interpreta un ruolo completamente, diventando il personaggio e addirittura andando oltre quello che era stato previsto originariamente… non so se credo nel vero amore e nelle anime gemelle, ma credo che certi ruoli siano come anime gemelle, e Star-Lord e Chris [Pratt] sono di certo anime gemelle.
L’attore Chris Pratt ha invece descritto il personaggio di Peter Quill da lui interpretato, concentrandosi sulle sue origini terrestri.
Nel film lui è sicuramente più informato di chi fosse sulla Terra. L’arco narrativo del personaggio è molto umano. E’ davvero basato su chi fosse da bambino e su quello che ha perduto, qualcosa che riguadagnerà nel corso del film. Questo è sicuramente qualcosa su cui ci siamo concentrati.
Batman V Superman: Dawn of Justice
Intervistato nuovamente nei giorni scorsi durante il podcast di Happy Sad Confused, l’attore Jesse Eisenberg ha nuovamente parlato del personaggio di Lex Luthor che si appresta a interpretare nel sequel di Man of Steel, le cui riprese sono iniziate da poco.
Per fortuna, il personaggio è davvero un grande personaggio. Gli attori a volte possono trovare le cose più interessanti in personaggi che non sono scritti bene. Ma questo personaggio è scritto davvero bene.
Nel frattempo, arrivano nuove immagini provenienti dal set della fattoria Kent a Yorkville (Illinois) che mostrano come ormai i tecnici della troupe abbiano completato i lavori sull’abitazione, ormai pronta per la lavorazione del film diretto da Zack Snyder.
X-Men: Giorni di un Futuro Passato
Intervistato nei giorni scorsi da Hero Complex, l’attore Peter Dinklage, che nel nuovo capitolo sui mutanti Marvel interpreta la parte di Bolivar Trask, ha parlato del suo ruolo di villain ma anche dei film basati sui fumetti e di come Bryan Singer abbia anticipato molti elementi già una decina di anni fa.
Penso che il primo “X-Men” di Bryan abbia cambiato drasticamente le cose per i film di supereroi. Penso che sia stato il primo ad aver esplorato il lato oscuro dei supereroi. E’ stato qualcosa che ha anticipato i film di Batman di Christopher Nolan e ciò che Robert Downey Jr. ha fatto con la serie di “Iron Man”. Sono cresciuto con il film di Superman diretto da Richard Donner, che era più nostalgico e aveva una riflessione sui supereroi del tipo anni ’50. Erano bei film ma non erano dark come i film che conosciamo oggi. Penso sia quello che i veri fan dei fumetti stavano aspettando.
Interpretare il cattivo è sempre molto divertente. [Trask] non è il solito cattivo di tutti i giorni. E’ complicato, proprio come lo sono i personaggi mutanti. Lui pensa di fare alcune cose per delle giuste ragioni. Vuole salvare il genere umano come noi lo conosciamo perché ha fatto i compiti a casa e compreso che nella scala evolutiva darwiniana i mutanti sono nella fase successiva di questa scala. Siamo sotto di loro e la loro evoluzione significa la nostra scomparsa, così lui si sta proponendo per salvare il mondo da loro. Ovviamente lui è un guerrafondaio, un capitalista, e non ha intenzione di fare tutto questo senza trarne un beneficio in qualche modo. Per me, questo è essere abbastanza cattivo.
Al New Zealand Herald, Hugh Jackman ha invece parlato del futuro di Wolverine, confermando che il personaggio dovrebbe ritornare in X-Men: Apocalypse ma chiarendo di non avere firmato ancora niente, anche per quanto riguarda il terzo film sull’artigliato mutante canadese, attualmente in pre-produzione.
Ufficialmente non ho firmato per qualcos’altro. Faccio parte del processo di sviluppo di un altro film di Wolverine e di X-Men: Apocalypse, che è il seguito al film attuale. Ma non so che ruolo giocherò in questo. Ci sarà Wolverine finchè ci sarà un motivo per farlo tornare. Se fossi uno scommettitore, direi che questo X-Men non è l’ultimo per me, ma ci deve essere un motivo molto convincente che mi costringa a farlo. Amo il personaggio. Amo la serie. Ma mai dare qualcosa per scontato o farlo solo per il gusto di farlo. Devo sentire che ho davvero qualcosa da offrire, e che stiamo intraprendendo un diverso percorso per Wolverine. In caso contrario, sarà il momento di consegnare gli artigli a qualcun altro, e sono sicuro che ci saranno molti in fila per farlo.
V-Wars sul piccolo schermo
Nel quadro dell’accordo tra IDW Entertainment e eOne, di cui vi abbiamo parlato qualche settimana fa, è stata annunciata la realizzazione di un serial televisivo basato su V-Wars, basata sulla serie di libri di Jonathan Mayberry, successivamente trasposti in una serie a fumetti pubblicata dalla IDW.
Il pilot sarà scritto da Tim Schlattmann (Dexter, Smallville), il quale parteciperà in veste di produttore esecutivo in collaborazione con Ted Adams e David Ozer di IDW Entertainment, John Morayniss e Benedict Carver di eOne Television, e David Alpert e Rick Jacobs di Circle of Confusion (The Walking Dead).
V-Wars è ambientato in un mondo trasformato da un catastrofico evento ambientale che ha rilasciato un virus millenario che, una volta innescato, colpisce individui in modo diverso a seconda del loro DNA.
V-Wars è il progetto perfetto per dare il via alla nostra partnership con IDW Entertainment e pone le basi per una serie di progetti ambiziosi – ha detto John Morayniss, CEO di eOne Television – Siamo entusiasti di aver coinvolto un enorme talento come Tim per portare questo mondo post-apocalittico alla vita.
The Walking Dead
Continuano in Georgia le riprese della quinta stagione di The Walking Dead. Negli ultimi giorni ad attirare le attenzioni dei curiosi sono state alcune sequenze girate nella location di Terminus, che testimoniano come nella nuova stagione le cose si faranno ancora più complicate per Rick e i sopravvissuti. Le scene filmate infatti riguardarebbero una tremenda esplosione, che lascia sul selciato alcuni corpi carbonizzati, come potete vedere dalle foto scattate sul set oltre a un video diffuso su Vimeo.