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Nuvole – Fenomeno naturale o divinità?

Creato il 31 maggio 2013 da Narratore @Narratore74

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Quante volte ci abbiamo giocato, magari da piccoli vedendoci chissà quale immagine. Eppure loro sono sempre lì, forse non le vediamo, non ci facciamo caso, o una bella giornata di sole e cielo limpido ce le fa dimenticare.
Viviamo in stretta simbiosi con loro, a volte dandole per scontate, ma le nuvole sono di gran lunga il più grande e importante meccanismo di sopravvivenza per ogni creatura di questo infinitesimale pianeta.
Ma cosa si nasconde dietro il loro aspetto?

Sul piano prettamente scientifico, le nuvole sono agglomerati di vapore acque che si compattano, mosse dal vento, e quando troppo cariche rilasciano la pioggia.
Fin qui nulla di strano…
Così com’è evidente il loro potere.
Provate ad immaginare quanta energia sono in grado di accumulare. Miliardi di atomi che si muovono, che creano calore e di conseguenza, energia, che a noi appare sotto forma di lampi, tuoni e piogge torrenziali.
Si potrebbe dire che sono il fenomeno atmosferico con il maggior potere fra quelli che conosciamo?
Credo proprio di sì.

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Poter incanalare l’energia di un solo fulmine permetterebbe ad una piccola città di alimentarsi per qualche giorno. E pensate che ogni giorno, al mondo, si verificano all’incirca 100 fulmini ogni secondo, e ognuno di essi sviluppa una potenza che va dai 2 ai 200 kilohertz.
Una bella botta di vita, non credete?
Quindi, è inevitabile che le nuvole, con tutto quello che comportano, siano state viste dalle popolazioni antiche (ma non solo) come vere e proprie rappresentazioni divine.

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Ogni religione o culto ha un suo rappresentante, spesso si tratta della più alta figura di ogni pantheon di divinità.
Zeus, per i greci, era il Dio del fulmine, spesso rappresentato in mezzo alle nuvole. Ma anche il Monte Olimpo, casa di tutti gli dei, era notoriamente “così alto da superare le nubi”.
Giove, nella mitologia romana, anch’esso legato alle nuvole e alla pioggia. E la lista potrebbe andare avanti, magari citando, a caso, Ba’al, proveniente dalla mitologia fenicia, che raffigurava il Signore delle Nubi e sovrano incontrastato di tutte le divinità.
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O Enki, signore dell’acqua e della creazione per i sumeri.

Ma qui si parla di antiche leggende, mitologie ormai scomparse dal comune concetto di religione, quindi fallibili di credenze e superstizioni.
Ma siete sicuri che non sia così anche oggi?
In fondo lo stesso Dio della religione cristiana siede in cielo, sopra le nuvole che sono, di fatto, il suo regno. E anche nel Corano, Allah è spesso associato a termini come “potenza” e in molti passaggi viene descritto il suo miracoloso potere di far scendere la vita dal cielo e di contribuire alla creazione di laghi e mari.
Vedete come, guardando le cose da un’ottica differente, tutto riconduce sempre a loro, le nuvole, o il cielo in generale, portatore di vita, di speranza e di un grande potere.
Ma anche distruzione, violenza e punizioni.

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Negli anni ho imparato a non lasciar correre certi segni.
È innegabile come, le diverse culture religiose, anche se guardiamo molti anni addietro, abbiano dato alle nuvole una parvenza divina. Diventa quindi naturale pensare che tutte queste credenze, o convinzioni, nascano da un punto in comune.
Che davvero le nuvole nascondano un qualche segreto?
È possibile che, ad un diverso livello di coscienza o di comprensione, le nuvole stesse possano essere accomunate ad una singola e inarrivabile entità?
Certo queste domande sono destinate, almeno per il momento, a rimanere senza risposta, ma ciò non toglie fascino all’argomento che al contrario racchiude diverse linee di studio e di approfondimento.
L’unica cosa certa è che le persone nascono, vivono e muoiono, e lo fanno sotto un cielo costellato di nubi.
Loro ci guardano, vegliano su di noi e fanno germogliare i nostri raccolti. E devastano, distruggendo con le loro piogge torrenziali il nostro operato.

E quando la prossima volta guarderete il cielo, ricordatevi che le nuvole, nel loro candore, potrebbero nascondere un segreto inimmaginabile.

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