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NY Fashion Week PE 12: Imitation is the sincerest form of flattery

Creato il 15 settembre 2011 da Lazitellaacida

Ero fortemente indecisa se raccontarvi del mio terzo venticinquesimo compleanno o se fornire la mia mirabile opinione di Dittatrice delBuon Gusto sulle sfilate di New York.
Poi una collega mi ha detto "Cos'è, sei troppo figa per parlare delle sfilate americane?" e ho pensato che forse raccontarvi della bicicletta nuova che mi hanno regalato i miei amatissimi colleghi, così come del vibratore a paperetta (con tanto di confezione nuova di pile allegate e numero telefono di un prestante ragazzo qualora queste si esaurissero) e della manciata di cosmopolitan che mi sono ritrovata davanti agli occhi (e diconseguenza ho ingurgitato senza farmi troppe domande) non era poi così interessante, anche perché a causa di quest'ultimi i miei ricordi si fermano a quanto qua sopra già riportato e quindi eccomi a sfogliare le pagine di style.com per vedere che si dice di nuovo quest'anno in quel di Manhattan.
Chec'è di nuovo?
A quanto pare proprio nulla visto che tutto (o gran parte di) quello che ho visto aveva il retrogusto della memoria.
Le ho viste tutte finora e ci sono degli esempi mirabili di maestria(come da Marchesa, da Sophie Theallet, da Rodarte) ma anche dei quanto mai evidenti episodi di imitazione. Evidenti però, solo a me,che per quanto Dittatrice del Buon Gusto non ho ancora avuto udienzadalla Regina of All FB (Fashion Bitches, altro che fashion blogger)Anna Wintour che si sa, ama proteggere la moda statunitense anche a costo di negare l'evidenza.Nonho mai avuto grossa considerazione della moda americana, per quantotuttavia riesca a partorire giovani talenti molto più di quella italiana (ofrancese), saldamente ancorata alle solite Vecchie Glorie.
Hoquindi più volte manifestato la mia curiosità alla mia amicaemmericana in merito all'eccessivamente idolatrato Marc Jacobs. Nonsono mai caduta al suolo per qualcosa uscito dalle sue case (Marc,Marc by Marc e, forse ancora per poco, Louis Vuitton) e quell'unicavolta che ho acquistato un capo (seconda linea, figurarsi se possopermettermi qualcos altro) sono stata costretta a renderlo perché dipessima qualità.
Seposso riassumere quindi in una frase la fashion week newyorkesedirei: imitation is the sincerest form of flattery.
NY Fashion Week PE 12: Imitation is the sincerest form of flattery Sx - Marc by Marc Jacobs, PE 2012Dx - Jil Sander, PE 2011
NY Fashion Week PE 12: Imitation is the sincerest form of flattery Sx - Marc by Marc Jacobs, PE 2012Dx - Jil Sander, PE 2011
NY Fashion Week PE 12: Imitation is the sincerest form of flattery Sx - Marchesa, PE 2012Dx - Givenchy Couture AI 2010
NY Fashion Week PE 12: Imitation is the sincerest form of flattery  Sx - Oscar de la Renta, PE 2012Dx - Chanel RTW PE 2011 
NY Fashion Week PE 12: Imitation is the sincerest form of flattery Sx - Oscar de la Renta, PE 2012Dx - Stella McCartney PE 2011  
NY Fashion Week PE 12: Imitation is the sincerest form of flattery Sx - Tibi, PE 2012Dx - Jil Sander, PE 2011


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