Considerando la situazione censoria italiana e il bacchettonismo imperante, la distribuzione di Nymphomaniac, l’ultimo film di Lars Von Trier in uscita in terre Danesi (e Spagnole) in un dissacrantemente tattico 25 Dicembre, sembrava poco probabile.
Era stata avviata una petizione online che esortava i distributori ad acquistare il film anche per il nostro Paese: è di alcune ore fa la notizia che l’ultima fatica del controverso autore danese, della durata originaria di ben 330 minuti, opera-fiume definita “pornografica” dallo stesso Von Trier, vedrà la luce anche da noi, grazie alla Good Films, società fondata da Ginevra Elkann, Francesco Melzi d’Eril, Luigi Musini e Lorenzo Mieli. Lapo Elkann ne possiede il 30%, e in rete girano notizie al grido di “vedremo Von Trier grazie a Lapo Elkann”: non è esattamente così. In ogni caso, la Good Films si è già fatta notare con la distribuzione di ottimi titoli quali Don Jon (di e con Joseph-Gordon Levitt) e a breve l’acclamatissimo Locke (di Steven Knight, con Tom Hardy), presentato al Festival di Venezia e Dallas Buyers Club (di Jean-Marc Vallée, con Matthew McConaughey), vincitore del Festival di Roma. Un ottimo curriculum per la Good Films, portfolio del quale Nyphomaniac potrebbe essere il fiore all’occhiello anche dal punto di vista della risonanza scandalistico-mediatica, per le inevitabili polemiche che sta suscitando ancor prima della sua uscita. Il film, in Italia così come nel resto del mondo, approderà nelle sale in due parti e due versioni, così come imposto dal regista stesso: negli USA, Nymphomaniac – Part One vedrà la luce il 21 marzo del 2014, e sarà disponibile On Demand a partire dal 6 Marzo 2014. Nymphomaniac – Part Two uscirà invece il 18 aprile del 2014, per poi presentarsi On Demand a partire dal 3 aprile del 2014. Entrambi i film dovrebbero durare 2 ore l’uno, per un totale che andrà a superare le 4 ore. Il final cut di 330 minuti verrà distribuito successivamente, negli ultimi mesi del 2014. Inoltre, avrà luogo un ulteriore “sdoppiamento: prima una versione soft, fruibile da (quasi) tutti e successivamente una più hard e vietata ai minori. A tal proposito, è interessante la dichiarazione della produttrice del film, Louise Vesth, in un’intervista a Screen Daily: “Lars mi ha detto che è felice della scelta di distribuire due versioni del film, per lui è molto importante poter mettere in circolo la versione lunga, per ragioni artistiche, ma comprende che dobbiamo anche assecondare le distribuzioni mondiali. È nel suo interesse che il film possa essere proiettato in territori differenti. Se avessimo avuto una sola versione, Lars avrebbe dovuto cedere a maggiori compromessi e i distributori di tutto il mondo avrebbero finito col censurarlo. Dividere il film in due edizioni tutela il pubblico straniero. Entrambe le versioni sono adatte al pubblico, ma di certo, quando si vira sull’estremo, le possibilità di distribuzione cominciano a ridursi”. Dunque, la versione da quattro ore sarà distribuita per prima, mentre il final cut di cinque ore e mezza arriverà in un secondo momento. Lo screening del montato finale di fronte al cast ha suscitato reazioni violente, in alcuni casi anche disgustate.
La storia di Joe, interpretata da Charlotte Gainsbourg, che narra la propria vita al vecchio scapolo Seligman (Stellan Skarsgård ) che l’ha raccolta moribonda in un vicolo, vede un cast stellare: Shia LaBeouf, Christian Slater, Uma Thurman, Sophie Kennedy Clark, Connie Nielsen, Udo Kier, Jamie Bell, Willem Dafoe, Mia Goth e Jean- Marc Barr. La data di uscita italiana non è ancora stata annunciata ufficialmente, ma sapere che Nymphomaniac giungerà nelle nostre sale è già, si per sé, un’ottima notizia. Resta solo da sperare che i censori optino per un divieto ai minori, e mettano le forbici nel cassetto, ma sono purtroppo utopiche fantasie.
Chiara Pani