4 aprile 2014 • Colonne Sonore, Vetrina Cinema •
Il giudizio di Marco GoiSummary:
Nymphomaniac sa spiazzare, prendere alla sprovvista lo spettatore, provocarlo e stupirlo. Essendo il nuovo film scritto e diretto da Lars von Trier, oggi come oggi probabilmente il regista più controverso e discusso del mondo, la cosa non dovrebbe sorprendere più di tanto. Eppure, ancora una volta, il danese ha realizzato un’opera che riesce a guardare ai suoi film precedenti, ma con una forza rinnovata. Nymphomaniac, naturalmente, sa spiazzare anche nelle scelte della colonna sonora.
Il lancio di Nymphomaniac è avvenuto con un trailer che sparava la musica metal dei tedeschi Rammstein a tutto volume. Il brano in questione è intitolato “Führe mich” ed è un’autentica bomba sonora usata anche all’inizio della pellicola. Chi si aspetta il resto del menù musicale sulla stessa falsa riga resterà però deluso. Lars von Trier non ha realizzato un’opera metal e gli altri brani selezionati prendono una direzione decisamente più tradizionale. Nel Volume 1 così come nel Volume 2 del suo nuovo mastodontico, fenomenale, bellissimo nuovo lavoro sfilano soprattutto brani di musica classica e celebri canzoni rock. Per quanto riguarda la classica, von Trier ci fa gustare pezzi di Johann Sebastian Bach, Ludwig Van Beethoven, Wolfgang Amadeus Mozart, George Friedric Handel, César Franck, oltre al celebre “Waltz No. 2” di Dmitri Shostakovich, un pezzo non nuovo all’uso cinematografico, visto che è stato utilizzato anche in Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, una pellicola come questa ad alto contenuto erotico.
A inframmezzare le orchestrazioni classiche ci pensano poi una serie di brani rock parecchio famosi, ma usati da Lars von Trier con grande personalità, in modo da suonare quasi come se fossero stati composti apposta per Nymphomaniac, quando invece li abbiamo già sentiti e risentiti più volte. Spettacolare al proposito è l’uso di “Born to Be Wild” degli Steppenwolf, brano simbolo di Easy Rider, che qui accompagna le avventure sessuali della protagonista Joe, interpretata negli anni da adolescente dalla rivelazione Stacy Martin, su un treno. Impeccabile poi la scelta di “Burning Down the House” del gruppo preferito di Paolo Sorrentino, i Talking Heads, quando Joe dà fuoco a un’auto.
Sui titoli di coda sfila invece una sensuale versione di “Hey Joe”, brano scritto da Billy Roberts famoso soprattutto nella versione di Jimi Hendrix, cantato per l’occasione dall’interprete della protagonista Joe da adulta, ovvero l’attrice e cantante Charlotte Gainsbourg. Anche in questo caso, un pezzo che suona perfetto. Se Nymphomaniac è una pellicola destinata a dividere pubblico e critica e a far discutere parecchio, le scelte fatte dal regista per quanto riguarda la colonna sonora appaiono in ogni caso davvero inattaccabili. Bravo Lars.
di Marco Goi per Oggialcinema.net
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