Obama rivece appoggio dai paesi arabi
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Non si fa attendere l’appoggio di numerosi Paesi alla proposta di Barack Obama di attaccare militarmente Siria e Iraq per distruggere lo Stato Islamico. Oggi, la Casa Bianca ha riferito di un incontro tra Kerry e i rappresentanti di una decina di Paesi arabi, i quali hanno offerto la loro collaborazione agli USA.
Durante la conferenza stampa avvenuta in seguito, si è confermato che nessuno degli Stati invierà truppe di terra, smentendo anche la notizia che il Regno Unito non parteciperà ai raid aerei. All’interno degli Stati che hanno dato la loro disponibilità, c’è anche l’Egitto, che inizialmente aveva rifiutato di attaccare la Siria e l’Iraq.
Gli attacchi dunque non saranno una guerra dell’America contro i due Paesi, bensì una cooperazione di gran parte degli Stati del mondo per distruggere l’ISIS. Il programma prevede obiettivi precisi attraverso raid aerei, oltre alla formazione dei militari e l’invio di aiuti umanitari, per assicurare un aiuto ai civili rimasti coinvolti.
La parola d’ordine in questa nuova guerra sarà “no truppe di terra“, ovvero non ci saranno soldati che fisicamente calpesteranno il suolo nemico, facendo diminuire così le possibilità che i soldati incappino in trappole che negli anni passati ha già ucciso troppi uomini. Obama durante il suo discorso assicura che la lotta all’ISIS non sarà come la guerra in Afghanistan.
di AlessandroBovo
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