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Obbedienza: effetti collaterali

Creato il 05 giugno 2011 da Elenatorresani

Il greggeChi mi segue sa che nella Piccola Città di C. si sta lottando contro un inceneritore per rifiuti chimici e farmaceutici (anche se tecnicamente è qualcosa di diverso). A dispetto di ogni dichiarazione pubblica e di ogni presa di distanza ufficiale, la giunta cittadina (Lega + PDL) non sta facendo un fico secco per ostacolarne l’insediamento, facendo in modo di fatto che la procedura di autorizzazione proceda liscia e spedita. È toccato quindi a noi cittadini prendere in mano la situazione e formare un comitato contro tutto questo.
A dire il vero, inizialmente l’iniziativa comitato era partita da alcuni esponenti del PD, poi tagliati fuori con denti e artigli dai cittadini che volevano un comitato apolitico: una volta avutolo, depurando il direttivo da ogni esponente di partito, questi stessi cittadini si sono dileguati nel nulla, lasciando l’organizzazione in braghe di tela. Motivo???
Pare che, del tutto ufficiosamente, siano arrivate direttive dall’alto: gli esponenti di punta di CL, che nella Piccola Città di C. rappresentano un’ampia parte del PDL, si sono raccomandati di non firmare la petizione pubblica sulla quale il Comitato sta lavorando in questo momento. Visto che i desaparecidos, le anime dileguatesi nel nulla, erano esponenti dell’area cattolica del paese, le somme sono presto fatte.
Niente di nuovo: in politica tutto si compra, lo sappiamo bene.
Il mio grande rammarico, assolutamente personale, è che questi ragazzi provenivano dall’ala francescana, quella che teoricamente dovrebbe essere più lontana dalle dinamiche di mercato, quella che dovrebbe difendere fratello sole, sorella luna, e la madre terra.
Dissertazioni teo-filosofiche a parte, è sempre deprimente constatare il disvalore dell’obbedienza, quando è investita male. Dai leghisti te l’aspetti: sono membri di un partito assolutistico, monarchico, dove l’obbedienza e la devozione sono moti intrinseci. Quindi vedere passare oltre un leghista con sua figlia di cinque anni per mano, senza che si fermi per firmare la petizione, non significa automaticamente che sia un padre snaturato: è solo un uomo obbediente.
L’obbedienza implica lo spegnimento del cervello, la delegazione della responsabilità: noi italiani adoriamo questo status, lo abbiamo ripetutamente dimostrato lasciandoci assoggettare dai peggio dominatori.
E sebbene io mi renda conto che per molti spesso la fede è esattamente questo (e che sia verso dio o verso un partito per molta gente non fa differenza), ingenuamente mi aspettavo che per i francescani fosse diverso: proprio perché sono sempre stati gente di opere e di missioni.
Niente, fottuti pure loro.
Fottuti o smidollati, dipende poi da dove li guardi, dipende poi a cosa credi. Se alle “motivazioni personali” ripetutamente sbandierate, o alle “direttive di area” spifferate sottobanco.
Che davvero ti viene voglia di mandare tutto a ramengo e lasciarlo costruire questo inceneritore della fava, come il simbolo di qualcosa che la gente di C. si merita.
Poi però ti guardi intorno, e vedi la parte sana dei tuoi compaesani: quelli che in cambio di niente offrono il proprio tempo e il proprio lavoro per il bene comune, per la salute pubblica (anche quella dei figli degli altri), per un territorio pulito e da valorizzare. Sono pochi, ma sono quasi commoventi nella loro disobbedienza ideale, nella loro missione educata, nella volontà di ferro che li muove.
Questo post è per ringraziarli tutti, quelli conosciuti e quelli ancora non incontrati, perché sono loro a dimostrarci che la gente non è tutta uguale, e che c’è ancora chi non si arrende, difende i propri diritti e quelli delle generazioni a venire.
Noi speriamo di farcela, ma anche se dovesse andar male, siamo stati bravissimi.
Grazie a tutti.

Obbedienza: effetti collaterali


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