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Obikà a Istanbul

Creato il 23 gennaio 2012 da Istanbulavrupa

Obikà a IstanbulIn preda a una crisi d'astinenza acuta da mozzarella (l'unico prodotto italiano di cui sento la mancanza), ieri ho deciso di fare un sopralluogo da Obikà: il "mozzarella bar" nato a Roma che ha aperto sedi in altre città italiane e internazionali, anche nel centro commerciale Kanyon di Istanbul. Volete un consiglio? Ecco, statene alla larga se potete! La mozzarella è quella solita, dell'Agro pontino (cioè, di casa mia): ma è stata profanata da una permanenza vergognosamente prolungata in frigo; e la pizza, un insulto: un'ostia anemica, flaccida, insapore. Kanyon, invece, vale una visita solo per la sua accattivante architettura: un gigantesco edificio che racchiude un cortile interno che si prolunga ondeggiante, come un canyon; ma i negozi delle marche internazionali dominano incontrastati e la cosa non mi piace. Tutt'altra cosa, Bağdat Caddesi praticamente dove abito io: una strada dello shopping lunga qualche chilometro, dove il brand turco (con qualche eccezione: Ducati o Rossopomodoro praticamente sotto casa, come il concessionario che vende anche Ferrari) dell'abbigliamento, del lusso e della ristorazione regna sovrano; una strada dello shopping degna di qualsiasi altra capitale europea entrata con grinta nella modernità: modernità che non rinnega affatto la tradizione ma la interpreta, la rinnova, la valorizza, la fa conoscere - con garbo ed eleganza - in tutto il mondo (in overdose orientalista, sul blog kemal-leghista sostengono invece che qui 'di turco [...] è rimasto ben poco': come se la cultura turca fosse eterna e immutabile, magari confinata agli unguenti e alle sciarpine rifilati ai turisti).

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