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Questa settimana parliamo di Jocelyn Angloma, un nome che probabilmente è andato scolorendosi nella mente degli appassionati del pallone. Ci si dovrebbe ricordare di lui anzitutto per il fatto che la sua figurina fosse una di quelle più inflazionate nell’intero lotto dell’album Panini…usciva praticamente una bustina si e l’altra pure! Ma in generale il giocatore centroamericano non ha fornito altri fattori di negatività per i quali esporlo a pubblico ludibrio, anzi…terzino destro, originario della Guadalupa (è nato a Les Abymes il 7 agosto 1965) Angloma ha lasciato un buon ricordo in tutte le squadre nelle quali ha militato, e può fregiarsi di aver giocato in tre dei più importanti campionati del mondo: nell’ordine la Ligue 1, la Serie A in quella che era ancora la sua epoca d’oro e la Liga spagnola. GUADA CHE LUPA Cresciuto nelle giovanili de L’Etoile de Morne-à-l’Eau, squadra dell’isola coloniale francese, Angloma fece il suo esordio nel massimo campionato transalpino nel lontano 1985, quando il Rennes lo prelevò dall’Etoile, in cui aveva giocato 7 anni scalando l’intero settore giovanile.
Se c’è da sottolineare una qualità di Angloma quella è la costanza, con il giocatore capace di fornire sempre un rendimento continuo, forte di una adeguata preparazione fisica. Infatti durante tutta la sua carriera l’esterno di colore si è sempre imposto come titolare, inanellando almeno 30 presenze a stagione. E’ stato così col Rennes, con il Lille nel suo triennio coi Dogues (92 presenze), col PSG (36 caps e 6 reti), ed ancora con il Marsiglia dal 1991 al 1994 (85 presenze e 6 gol), il Torino (60 presenze, 7 reti), l’Inter (30 partite giocate, 1 gol) ed il Valencia, nei suoi cinque anni trascorsi in Spagna (120 match conditi da 5 marcature).
Un giocatore molto continuo, che nel corso della sua carriera si è tolto anche non poche soddisfazioni, vincendo col Marsiglia la Ligue 1 nel 1991-92 e nel 1992-93 (titolo poi revocato per un illecito) assieme alla Champions League, in finale contro il Milan. In seguito alla conseguente retrocessione dei provenzali per via dello scandalo, Angloma si trasferisce in Italia, l’eden dei calciatori ai tempi, il massimo al quale chi si guadagnava da vivere tirando calci al pallone potesse aspirare. DI GRAN CARRIERA Lo prende il Torino, e Jocelyn mostra tutta la sua professionalità in maglia granata, ben figurando nelle due stagioni all’ombra della Mole, nonostante il sedicesimo posto nella seconda annata col Toro e la conseguente discesa in Serie B.
Lui però rimane nella massima categoria passando all’Inter di Roy Hodgson, con la quale perde la finale di Coppa Uefa ai calci di rigore contro lo Schalke 04. E l’anno successivo va via dall’Italia per trasferirsi al Valencia, dove gioca sempre con un buon rendimento e vince anche dei trofei. Coi pipistrelli ottiene infatti la Coppa del Re e la Supercoppa di Spagna nel 1999, ma per ben due volte, nel 2000 e nel 2001 perde la finale di Champions League, rispettivamente contro Real Madrid e Bayern Monaco: è il bellissimo Valencia dei vari Farinos, Mendieta, Kily Gonzalez, Cañizares, Gerard, Claudio Lopez…ed Angloma è tra i protagonisti dell’escalation della squadra spagnola. Chiude col grande calcio nel 2002, con la vittoria nella Liga. PIRATI DEI CARAIBI Nel 2003 torna in Guadalupa, giocando fino al 2007 nella squadra in cui era cresciuto, L’Etoile de Morne-à-l’Eau, a livelli amatoriali in pratica. Nel gennaio 2006 diventa anche osservatore del Lille e comincia ad intraprendere la carriera da allenatore, guidando proprio l’Etoile de Morne-à-l’Eau. Dal 2009 è vice allenatore della Guadalupa. Angloma ha anche vestito la maglia della nazionale francese in 37 occasioni, giocando gli Europei del ’92 e quelli del ’96. Nel 2007 ha invece vestito la maglia della nazionale della Guadalupa, il tutto senza riscontri burocratici in quanto la selezione guadalupense non è riconosciuta dalla Fifa, ma nonostante ciò le è permesso di partecipare alle competizioni della CONCACAF.
Angloma ha cosi potuto giocare la Coppa dei Caraibi 2007, giungendo addirittura in semifinale e perdendo col Messico. Che gran filibustiere…
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