Insomma... quando si dice il destino...
Ieri ho saputo che avrei dovuto accompagnare una ragazza che seguo in ospedale, per il ricovero pre-ingresso in comunità. L'avrei fatto volentieri, è un momento delicato, ed avere vicino persone che sanno cosa significa aiuta a non sentirsi così soli.
Vado a prenderla, ci dirigiamo all'ospedale, facciamo la trafila d' accettazione, lei si fuma una sigaretta prima di entrare e parlando del più e del meno le chiedo il numero di camera. 102. 102??? 102 significa la camera vicino a quella dov'era ricoverata mia sorella, significa primo piano, significa Occhi Blu! [vedi Occhi Blu] Ed ecco che per un microsecondo il cuore salta un battito. Solo uno, piccolissimo. D'altronde, in ogni reparto ci sono molti medici, e non è certo scontato incontrarla. Detto fatto. L'accompagno al reparto e durante l'accettazione al piano eccola lì. Mentre M. parla con le infermiere che le spiegano le regole, io mi perdo un secondo a guardarla scrivere al pc, nel suo ufficio che ha le pareti di vetro. Ed ecco che, come in un film, si gira. Mi guarda, si rigira verso il pc, passano pochi istanti e si rivolta a guardarmi. Ok, sono codarda. Non ho retto lo sguardo e mi sono girata, fingendo totale indifferenza. Voglio dire, l'ultima volta non ero certo lì in veste di professionista ma di parente di una paziente, quindi è probabile che il suo sguardo fosse solo il pensiero di vedere mia sorella ricoverata di nuovo. Avrà pensato che fosse peggiorata ancor prima del previsto e che fossi lì per accompagnarla.
Cerco di non pensarci più e mi dedico completamente a M. L'accompagno in stanza, facciamo quattro chiacchiere, poi chiedo all'infermiera se posso ancora portarla al bar a prendere un caffè prima di lasciarla sola e così facciamo un giro, beviamo il caffè, fumiamo l'ennesima sigaretta (d'altronde, tra pochi giorni sarà obbligata a smettere!). E' una ragazza dal cuore enorme spezzato troppo giovane, quelle storie che molti conoscono solo attraverso le cronache o i romanzi, ma io vedo queste storie in continuazione. Gioventù a cui non è mai stata data una chance, fin dalla nascita, di potersi sentire al loro posto al mondo. gente abbandonata ripetutamente, picchiata, abusata, eppure persone che trovano ancora, ad un certo punto la scintilla che gli dice che forse, in qualche modo, nel mondo c'è un posto anche per loro, che forse, da qualche parte, troveranno qualcuno che li ama e che sapranno amare. trovano la forza di cambiare la loro vita, soffrendo profondamente, ma vanno avanti. Io li ammiro.
Risalendo in camera avevo praticamente dimenticato Occhi Blu, quando arriva l'infermiera per avere la lista dei nominativi che hanno il permesso di visita, e che informa M. che tra un' oretta sarebbe passata la Dott.ssa H., suo medico responsabile. Indovinate? Esatto! E che ci devo fare? Il destino mi rincorre. Mi sa che aveva ragione Pam a dire: aspetta...
Io aspetto...
Certo che rivederla, anche un attimo da lontano, ha riportato le farfalle in pancia!
Dai, tenete i pugni!!!
Magazine Mondo LGBTQ
Insomma... quando si dice il destino...
Ieri ho saputo che avrei dovuto accompagnare una ragazza che seguo in ospedale, per il ricovero pre-ingresso in comunità. L'avrei fatto volentieri, è un momento delicato, ed avere vicino persone che sanno cosa significa aiuta a non sentirsi così soli.
Vado a prenderla, ci dirigiamo all'ospedale, facciamo la trafila d' accettazione, lei si fuma una sigaretta prima di entrare e parlando del più e del meno le chiedo il numero di camera. 102. 102??? 102 significa la camera vicino a quella dov'era ricoverata mia sorella, significa primo piano, significa Occhi Blu! [vedi Occhi Blu] Ed ecco che per un microsecondo il cuore salta un battito. Solo uno, piccolissimo. D'altronde, in ogni reparto ci sono molti medici, e non è certo scontato incontrarla. Detto fatto. L'accompagno al reparto e durante l'accettazione al piano eccola lì. Mentre M. parla con le infermiere che le spiegano le regole, io mi perdo un secondo a guardarla scrivere al pc, nel suo ufficio che ha le pareti di vetro. Ed ecco che, come in un film, si gira. Mi guarda, si rigira verso il pc, passano pochi istanti e si rivolta a guardarmi. Ok, sono codarda. Non ho retto lo sguardo e mi sono girata, fingendo totale indifferenza. Voglio dire, l'ultima volta non ero certo lì in veste di professionista ma di parente di una paziente, quindi è probabile che il suo sguardo fosse solo il pensiero di vedere mia sorella ricoverata di nuovo. Avrà pensato che fosse peggiorata ancor prima del previsto e che fossi lì per accompagnarla.
Cerco di non pensarci più e mi dedico completamente a M. L'accompagno in stanza, facciamo quattro chiacchiere, poi chiedo all'infermiera se posso ancora portarla al bar a prendere un caffè prima di lasciarla sola e così facciamo un giro, beviamo il caffè, fumiamo l'ennesima sigaretta (d'altronde, tra pochi giorni sarà obbligata a smettere!). E' una ragazza dal cuore enorme spezzato troppo giovane, quelle storie che molti conoscono solo attraverso le cronache o i romanzi, ma io vedo queste storie in continuazione. Gioventù a cui non è mai stata data una chance, fin dalla nascita, di potersi sentire al loro posto al mondo. gente abbandonata ripetutamente, picchiata, abusata, eppure persone che trovano ancora, ad un certo punto la scintilla che gli dice che forse, in qualche modo, nel mondo c'è un posto anche per loro, che forse, da qualche parte, troveranno qualcuno che li ama e che sapranno amare. trovano la forza di cambiare la loro vita, soffrendo profondamente, ma vanno avanti. Io li ammiro.
Risalendo in camera avevo praticamente dimenticato Occhi Blu, quando arriva l'infermiera per avere la lista dei nominativi che hanno il permesso di visita, e che informa M. che tra un' oretta sarebbe passata la Dott.ssa H., suo medico responsabile. Indovinate? Esatto! E che ci devo fare? Il destino mi rincorre. Mi sa che aveva ragione Pam a dire: aspetta...
Io aspetto...
Certo che rivederla, anche un attimo da lontano, ha riportato le farfalle in pancia!
Dai, tenete i pugni!!!
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Xylella, una sintesi critica
I primi sintomi di un fenomeno incomprensibile e improvviso nel suo manifestarsi, fu segnalato da alcuni agricoltori salentini già nel 2008. Questi si recarono... Leggere il seguito
Da Trame In Divenire
SOCIETÀ -
Quattro poesie di Julian Zhara e una nota critica di Sonia Caporossi
Julian ZharaDi SONIA CAPOROSSI La poesia di Julian Zhara non potrebbe essere concepibile al di fuori della propria dimensione performativa, laddove con questo... Leggere il seguito
Da Criticaimpura
CULTURA, SCIENZE, SOCIETÀ, DA CLASSIFICARE -
Comunione e Libera Azione
Comunione e Libera Azione Non è iscritto nel registro degli indagati Maurizio Lupi. Ma le buone notizie, per lui, finiscono qui. Le 268 pagine dell'ordinanza de... Leggere il seguito
Da Tafanus
POLITICA, SATIRA, SOCIETÀ -
Libertà indefinita – Manifesto della democrazia integrata
Finalmente sono riuscito a pubblicare il mio primo saggio, Libertà indefinita, Manifesto della democrazia integrata. In questo articolo vorrei brevemente... Leggere il seguito
Da Fenrir
SOCIETÀ -
Ecoturismo in Laos: il Butterfly Park di Luang Prabang
Una farfalla laotianaScritto per TuttoLaosViaggiare significa anche immergersi nel paese che si visita, nel suo ambiente e nei suoi aspetti più caratteristici. Leggere il seguito
Da Pietro Acquistapace
POLITICA INTERNAZIONALE, SOCIETÀ -
27 gennaio 2015/giorno della memoria
Dedico in questo GIORNO DELLA MEMORIA un pensiero a tutti i bambini sacrificati dalla Storia anche a tutti gli altri,a quelli che ci sono o che se ne sono... Leggere il seguito
Da Annarosabalducci
SOCIETÀ





