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Occhio al PSG: scalpita Marquinhos, ci prova Verratti. Cavani meglio di Ibrahimovic

Creato il 15 settembre 2013 da Simo785

di Riccardo Cotumaccio

Quando il Paris Saint Germain scende in campo, l’Italia strizza gli occhi. Non per il bel gioco, non perché la Ligue One piaccia particolarmente, ma perché a Parigi, da due anni a questa parte, han preso casa i migliori talenti della Serie A.

Occhio al PSG: scalpita Marquinhos, ci prova Verratti. Cavani meglio di Ibrahimovic

NOVITÀ - Per la Francia (ma anche per l’Europa) l’acquisto di Edinson Cavani ha portato nuova aria d’entusiasmo tra le fila del PSG, di certo non prive di talenti. L’arrivo dell’ex Napoli, infatti, va ad imprezosire un reparto già ricco di fuoriclasse, da Ezequiel Lavezzi a Jeremy Menez, passando per Zlatan Ibrahimovic, diretto concorrente dell’uruguaiano. Tra i due, nei primi 4 incontri del campionato, la sintonia non è mancata, eppure la concorrenza già si fa sentire. L’ex Milan ha giocato 4 partite da titolare, segnando un solo goal. Per l’ex Napoli, invece, sono 3 le partite da titolare, condite, però, da 2 reti. La sfida a distanza, seppur interna, stuzzica il palato di chi ammira ed ha sempre ammirato due dei goleador più efficaci della Serie A. Starà a loro confermarsi anche oltralpe.

DIFFICOLTÀ – Chi invece fatica ad imporsi è Marquinhos, l’ormai ex pupillo della Roma. 2 volte tra i convocati, non ha collezionato neanche una presenza, sedendo 2 volte in panchina e ben 3 in tribuna. Nel suo ruolo Thiago Silva (peraltro capitano) e Alex di rado fanno sentir bisogno di un sostituto. Di certo in futuro avrà la sua chance, starà a lui saperla sfruttare. Chi invece scalpita ma almeno gioca è Marco Verratti, ormai al suo secondo anno in Francia. Pur non essendo titolare, in 4 partite ha collezionato 3 presenze, dando man forte ad un centrocampo impreziosito dal lavoro di Thiago Motta e Matuidi (con Pastore avanzato). Certo è che per l’ex Pescara il PSG non è fonte della dovuta visibilità, di certo però, in futuro, l’esperienza non gli mancherà.

SICUREZZA - Di certo Laurent Blanc, oltre a poter contare su grandi star del calcio europeo, può far affidamento su giocatori che ormai ben hanno inteso le logiche del gioco francese. In primis Lavezzi, già a segno col Nantes e certo di un ruolo suo, consolidato dagli 11 centri della scorsa stagione. Poi Thiago Silva, perno di una difesa impenetrabile, e Javier Pastore, ormai al suo terzo anno tra le fila francesi. E se questo PSG può rivelarsi ancor di più rivelazione di un calcio stratosferico, chissà che quest’anno – con un pizzico di fortuna e qualità – Blanc non possa portare a Parigi la tanto sognata Champions League. Di certo, per lo sceicco, sarebbe il più dovuto dei regali. Per noi italiani, uno smacco forse troppo grande da accettare.


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