Magazine Cinema

Oculus di M. Flanagan: “Qual è la realtà? Qual è l’inganno?”

Creato il 13 aprile 2014 da Oggialcinemanet @oggialcinema

13 aprile 2014 • Primo Piano, Vetrina Cinema, Videos •

il giudizio di Antonio Gentile

Summary:

Kaylie Russell è a conoscenza di un numero elevato di vittime causato dalle forze soprannaturali che risiedono all’interno di uno specchio, e, dieci anni dopo la drammatica morte dei genitori, è più determinata che mai a sconfiggere la demoniaca presenza”.

“Oculus”, il nuovo horror a sfondo sovrannaturale, diretto da Mike Flanagan (Somnia 2015 “in post produzione” e “Absentia” 2011), e co-sceneggiato da Jeff Howard, prende forma da un’idea per un cortometraggio pluripremiato e realizzato nel 2010 dallo stesso regista, con a disposizione un budget di appena 2.000,00 $. La scelta per le riprese di un unico ambiente interno, rigorosamente scarno e totalmente bianco, prevaleva sull’ambiente circostante arredato unicamente da uno specchio dai poteri sovrannaturali. Tre anni dopo Flanagan, fruendo di una sempre più crescente considerazione da parte della critica cinematografica e acclamato come astro nascente dell’horror psicologico, gira il suo nuovo e agghiacciante “Oculus”, ampliandone la storia e il numero dei personaggi fino a costruirne un nuovo film, qualcosa di diverso, di più tenebroso, dove il vero protagonista incontrastato è uno spettrale specchio dai poteri terrificanti.

Gallery Oculus

Un antefatto racconta di una misteriosa tragedia avvenuta dieci anni prima alla famiglia Russell, l’assassinio di entrambi i genitori di Kaylie ( Karen Gillan che ricordiamo per la serie Tv “Doctor Who”) e Tim Russell (interpretato da Brenton Thwaites che vedremo al fianco di Angelina Jolie in “Maleficent” 2014 di R. Stromberg) . Dieci anni dopo, Tim, accusato del brutale omicidio dei genitori, viene rilasciato dal carcere con il desiderio di dimenticare il passato guardando al futuro, nel frattempo Kaylie ossessionata dagli eventi drammatici che l’hanno segnata tragicamente, ritrova un secolare specchio dall’aspetto inquietante, anni addietro appartenuto alla famiglia; non si tratta di un comune specchio datato ed impolverato ma di una porta capace di risvegliare un demone malefico che prende forma e consistenza attraverso le immagini riflesse. Kaylie, decisa a dimostrare l’innocenza di suo fratello Tim, indaga sui successivi possessori dello specchio venendo a conoscenza del fatto che tutti sono stati vittime di analoghe tragedie familiari. Tim e Kaylie vogliono fare luce sui fatti sconcertanti legati alla presenza dello specchio, ma finiscono per perdere il contatto con la realtà fisica ridestando un’antica e demoniaca maledizione.

Il regista M. Flanagan, con ogni probabilità, ha avuto modo di ispirarsi e di attingere dagli horror degli anni ’80 e ’90 per generare un’idea certamente non nuova e ampiamente utilizzata sotto altre forme, ma restando coerente con un suo percorso e un suo stile cinematografico, l’antico specchio malefico ci ricorda: il televisore a tubo catodico di Cronenberg in “Videodrome”; la videocassetta di G. Verbiski in “The Ring”; lo specchio modificante in “Riflessi di paura” di A. Aja e l’antica scatola di Bergvall e Sandquist in “Possession”; tutti oggetti che rappresentano dei tramiti posseduti da entità malefiche, tutt’altro genere possiamo ricordarlo in “Parnassus” di T. Gilliam certamente non horror ma favolistico, si tratta di un leggendario dott. Parnassus e il suo gruppo di nomadi teatranti che offre al pubblico l’esperienza di entrare in un mondo immaginario attraverso uno specchio magico e vendendo l’anima al diavolo. Ma gli specchi nel corso dei secoli hanno sempre nascosto impenetrabili segreti, infatti nelle antiche credenze popolari si racconta che gli specchi fossero in grado di duplicare la realtà imprigionando l’anima della persona riflessa, è per questa ragione spesso gli specchi venivano coperti durante gli ultimi attimi di vita delle persone morenti, affinché questa situazione non si verificasse.

In evidenza tra gli altri interpreti che hanno preso parte per il Cast artistico: Rory Cochrane, Sandoval Miguel, Katee Sackhoff, James Lafferty, Garrett Ryan e Annalise Basso. Il film già presentato al “Toronto Film Festival” nel 2013 (per la sezione “Midnight Madness”) dove ha ottenuto ottimi consensi, sarà distribuito dalla “M2 Pictures” nelle sale italiane dal 10 Aprile 2014. “Un macabro e antico specchio ritorna dal passato”.

di Antonio Gentile per Oggialcinema.net

Powered by Preview Networks

Brenton ThwaitesGarrett RyanJames LaffertyKaren GilliamKatee SackhoffMike FlanaganOculusRory Cochrane


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :