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Odifreddi e Margherita Hack, “nipoti ritardati del positivismo ottocentesco”

Creato il 01 marzo 2012 da Uccronline

Odifreddi e Margherita Hack, “nipoti ritardati del positivismo ottocentesco”Divertente presa per i fondelli dei due pensionati-guru laicisti, Odifreddi e Hack, finalmente si contribuisce a  scalzare l’immeritata aura di sacralità e scientificità che gli si è voluta cucire attorno. Lo ha fatto il laico Lanfranco Pace, ex sinistra extraparlamentare durante gli anni di piombo, dalle colonne de “Il Foglio”.

L’occasione è la smentita sui neutrini più veloci della luce. Così scrive Pace: «Sarà venuto il mal di pancia ai Piergiorgio Odifreddi, alle Margherita Hack, al manipolo scarno, ma pretenzioso assai, di scienziati e nipoti ritardati del positivismo ottocentesco che con la forza supposta della ragione pensano di convincerci a fare a meno del mistero dell’universo, di guarirci dall’incombenza del divino e per l’insieme dell’opera loro sono stati e sono spesso ospiti di Fabio Fazio», quest’ultimo già resosi protagonista della celebrazione all’eutanasia assieme a Roberto Saviano nel programma: “Vieni via con me”. Ricordiamo che Massimo Cacciari definisce Odifreddi il “nipotino di Voltaire”, mandandolo ogni volta su tutte le furie.

Di fronte al confine incerto, esile di quello che conosciamo, ha continuato Pace, «Newton si vedeva come un bambino che gioca sulla riva del mare e di tanto in tanto si diverte a scoprire un ciottolo più liscio o una conchiglia più bella del solito. Gli Odifreddi e le Hack si pongono come adulti turiferari di una santa via atea e laicista».  E ancora: «Non so se Einstein ha trovato davvero l’undicesimo comandamento, formulandolo addirittura con suprema eleganza e francamente me ne frego: non placa la mia angoscia, il senso del limite invalicabile, il lento scivolare verso il nulla. Per questo è meglio non sapere. E credere che il sole sia solo un’abitudine qualunque sopra “le nostre cose sorde e distratte”».

La santa associazione di atei razionalisti, che si identifica come “confessione religiosa”, si è subito stracciata le vesti e si è schierata in protezione dei suoi due grandi sacerdoti, che sono anche presidenti onorari (nonostante Odifreddi abbia preso le distanze dall’associazione integralista). Lo ha fatto tuttavia malamente, tentando di screditare Lanfranco Pace per il fatto di collaborare con “Il Foglio”, e quindi con Giuliano Ferrara, e quindi di essere uno sporco pro-life. Tutto qui. Ma la definizione “nipoti ritardati del positivismo ottocentesco” è divertente, e rimarrà incorniciata.


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