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Odifreddi: il ritorno di un troglodita

Creato il 03 gennaio 2013 da Uccronline

Odifreddi convertitoOdifreddi ritorna, proprio come Berlusconi. L’incoerenza la fa ancora da padrona per il matematico incontinente, il “non senso” del suo agire permane, come appunto ha chiamato il suo blog ospitato da Repubblica, che da poche settimane è stato riaperto. Anche lui dunque, assieme all’ex presidente del Consiglio, non ha alcuna intenzione di ritirarsi a vita privata per godersi la pensione.

Odifreddi, dopo gli spiacevole accadimenti avvenuti in passato con il matematico ebreo Giorgio Israel, aveva infatti esplicitato nuovamente il suo antisemitismo paragonando Israele al nazismo (anzi, “dieci volte peggio dei nazisti”). Il sito web di Repubblica ha dunque deciso di censurare tali affermazioni e Odifreddi aveva reagito dicendo: «se continuassi a tenere il blog, d’ora in poi dovrei ogni volta domandarmi se ciò che penso, e dunque scrivo, può non essere gradito a coloro che lo leggono», annunciando il suo ritiro «a coltivare il proprio giardino». Ma la logica di Odifreddi, si sa, è «defettibile», come è stato fatto notare su Il Sole 24 ore. Sono bastati solo pochi giorni e già ha sentito la mancanza del palcoscenico, capendo che senza lo spazio offertogli da Repubblica sarebbe caduto immediatamente nell’oblio, in cui avrebbe dovuto precipitare già da parecchi anni per il bene della scienza e della reputazione della laicità. Qualcuno ha perfino ironizzato ipotizzando che Odifreddi in realtà aveva «dimenticato la password e ti vergognavi a dirlo».

Saputa la notizia ed essendo ancora in ferie natalizie, ho voluto testare se il “nuovo” Odifreddi era lo stesso mediocre argomentatore di sempre, oppure la pausa aveva giovato alla sua capacità razionale. Mi sono loggato come mandi333 e ho cominciato a trollarlo per studiare le sue reazioni. Il discorso si è subito infuocato: ho infatti sostenuto che, nonostante continui a definirsi uno “scienziato”, in realtà sia un emerito sconosciuto sulle riviste di pubblicazioni peer-review, come d’altra parte ha sottolineato anche un altro utente. La sua risposta? Ha replicato con il suo curriculum vitae, ed è stato allora facile fargli notare l’inconsistenza della sua risposta. L’ho anche avvertito che invece per il tanto odiato Giorgio Israel, la situazione era ben differente, mandandolo di conseguenza su tutte le furie.

Con la divulgazione, inoltre, siamo messi ancora peggio: tutti ricorderanno i due Asini d’Oro vinti come peggior divulgatore scientifico italiano. Gliel’ho scritto chiaramente, rivelando che il prof. Paolo Diodati, del Dipartimento di Fisica dell’Università di Perugia, ha fatto girare alcuni articoli scientifici di Odifreddi, ma senza firma, divertendosi a osservare le repliche sdegnate dei suoi colleghi. Come ha reagito il matematico? Invitandomi ad andare a leggere il curriculum del prof. Diodati. E questa sarebbe una risposta?

Proseguiamo con il racconto, perché le cose cambiano: ad un utente che, come me, ha evidenziato l’inconsistenza del suo lavoro scientifico, Odifreddi ha replicato in modo scomposto entrando in ambito religioso, e affermando che «per leggere la bibbia, e accorgersi che è piena di fregnacce, non c’è bisogno di essere delle medaglie fields, e nemmeno di essere dei ricercatori bravi, o modesti. basta un minimo di sale in zucca, che lei e i suoi compagni di merenda dimostrate di non avere». Il troglodita è dunque tornato sugli argomenti in voga nel 1800: fin troppo semplice, a questo punto, fargli notare che i più grandi matematici della storia l’hanno pensata in modo esattamente contrario. Ho scritto: «evitando di fare l’elenco infinito, restiamo ai tempi nostri: penso a Laurent Lafforgue, Antonio Ambrosetti, George Francis Rayner Ellis a Giovanni Prodi e così via. Ecco i veri matematici, e anche persone religiose che di certo nella Bibbia non vedono, e non vedevano, quello che il mediocre Odifreddi vede. Ma essendo appunto mediocre, il suo giudizio è e resta mediocre».

Pensate che Odifreddi abbia umilmente accettato la verità? No, colpito sul vivo ha fatto uscire la sua intolleranza: «mi sembra di parlare con un mongoloide. quanto ad ambrosetti, ellis e prodi, con tutto il rispetto per loro, dire che sono tra “i più grandi matematici mai esistiti” fa semplicemente ridere». Mongoloide? Pur di denigrarmi Odifreddi ha voluto offendere le persone affette da questo handicap, mancando di rispetto a loro, alle loro famiglie e a tutti coloro che hanno a che fare con queste splendide persone. E’ intervenuto addirittura un altro blogger di Repubblica, suggerendogli di scusarsi per la sua volgarità. Odifreddi ha ubbidito, seppur arrampicandosi sui vetri, facendo tuttavia capire che la prossima volta non avrebbe avuto problemi ad utilizzare nuovamente questo insulto.

E’ stato semplice da parte mia dargli il KO finale, dopo il quale sono stato bannato da Odifreddi con la scusa che stavo sviando dall’argomento principale (come tutti gli altri, d’altra parte). Ho avuto la possibilità, comunque, di lasciare un ultimo saluto riassuntivo, che è stato in seguito cancellato. Avevo scritto: «Odifreddi non ha ancora spiegato la tesi secondo cui solo i cretini non rifiutano la Bibbia. Tuttavia i più grandi pensatori della storia della scienza hanno detto proprio il contrario, sono dunque cretini oppure è cretino l’autore della tesi? Perché l’autore di tale tesi si fa chiamare “scienziato” e poi non ha mai realizzato una pubblicazione in peer-review, al contrario dei tanto odiati Paolo Diodati, Giorgio Israel e Antonio Ambrosetti?».

Odifreddi non ha più toccato l’argomento lasciando sfogare gli odifreddini. Chi sono questi ultimi? La cosa più divertente di quel blog, utenti che seguono religiosamente Odifreddi ovunque vada, e si scatenano con epiteti e argomenti da bar, contro chi avanza critiche al loro beniamino. Qui un esempio, qui un altro, ancora più simpatico. Per questo comportamento mi sono divertito ad apostrofarli come “cagnolini da guardia”, domandando a Odifreddi: «Ha visto cosa è riuscito a racimolare in questi anni di proselitismo? Qualche cagnolino che le fa la guardia, ma di liberi pensatori non se ne vedono affatto».

Lo scopo di questo articolo era mostrare come funziona il “mondo di Odifreddi”, evidenziando come di fatto anche il “nuovo” Piergiorgio non riesca, come non è mai riuscito, a sostenere le sue tesi anticristiane e antiteiste. Ringrazio UCCR per avermi ospitato, la prossima mossa sarà quella di trollare Odifreddi dal vivo, mettendolo in difficoltà con domande scomode -laddove sarà permesso fare domande- durante una sua conferenza pubblica.

mandi333

 

P.S. “Troglodita” è stato usato da Odifreddi contro Umberto Bossi il giorno del suo abbandono politico. Mi è sembrato che tale termine, tuttavia, fosse paradossalmente più adatto proprio per Odifreddi, perfettamente in grado di evocare la sua “profondità” argomentativa.


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