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Odiosa tassa per i lavoratori :grazie berlusconi-bossi

Creato il 11 luglio 2011 da Andrea21948

La MANOVRA TREMONTI introduce

la TASSA per le CAUSE di LAVORO

UN PROVVEDIMENTO ODIOSO DA RESPINGERE PER RISTABILIRE LA

GRATUITA’ DEL PROCESSO DEL LAVORO E PREVIDENZIALE

La manovra di Tremonti (decreto legge 98/2001) ha introdotto l’obbligo del versamento

del «contributo unificato» anche per le cause di lavoro, già dal primo grado di giudizio: è

una tassa odiosa da eliminare; la misura colpisce sia i dipendenti pubblici che privati (sono

esentati solo coloro che hanno un reddito annuo lordo inferiore a 21.256 euro).

Finora tutte le cause di lavoro erano esenti dal pagamento di questa tassa: un’esenzione

giusta considerando che il lavoratore è parte debole di fronte alle aziende, una gratuità che

è stata riconosciuta per poter meglio tutelare i diritti dei lavoratori di fronte all’arroganza

del padronato.

Già con la Legge Finanziaria 2010, il Governo aveva introdotto la tassa per i ricorsi in

Cassazione, ma da oggi il versamento del «contributo unificato» diviene obbligatorio già

dal primo grado di giudizio, una tassa che, se pur diversificata secondo il reddito del

lavoratore e secondo il valore della causa, disincentiva un diritto fondamentale dei

lavoratori: basti pensare che per impugnare un licenziamento si dovrebbero pagare, da

subito, più di 500 euro.

Dopo il Collegato Lavoro, che ha introdotto scadenze capestro per impugnare i

licenziamenti e i contratti precari, il Governo si accanisce ulteriormente introducendo

nuovi ostacoli: pagare una nuova tassa prima ancora di iniziare una causa. Il

provvedimento, avendo effetto immediato, sta già procurando gravi danni ai lavoratori,

con blocchi dell’avvio delle cause e le richieste di pagamento della nuova tassa.

Con questo provvedimento il Governo vorrebbe rastrellare 103 milioni di euro sulla pelle

dei lavoratori e dei precari in causa, un grave motivo in più per contestare e respingere

una manovra finanziaria iniqua e ammazza diritti.

Inondiamo di mail,come prima forma di protesta, la Commissione Bilancio del Senato

dove la manovra comincia da Lunedì 11 il suo iter parlamentare,

Invia subito la tua protesta contro questa ingiustizia!

copia il messaggio che segue e invia una mail agli indirizzi dei componenti della

Commissione Bilancio del Senato.

Indirizza a:

[email protected], [email protected], [email protected],

[email protected], [email protected], [email protected], [email protected],

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La MANOVRA TREMONTI introduce

la TASSA per le CAUSE di LAVORO

UN PROVVEDIMENTO ODIOSO DA RESPINGERE PER RISTABILIRE LA

GRATUITA’ DEL PROCESSO DEL LAVORO E PREVIDENZIALE

La manovra di Tremonti (decreto legge 98/2001) ha introdotto l’obbligo del versamento

del «contributo unificato» anche per le cause di lavoro, già dal primo grado di giudizio: è

una tassa odiosa da eliminare; la misura colpisce sia i dipendenti pubblici che privati (sono

esentati solo coloro che hanno un reddito annuo lordo inferiore a 21.256 euro).

Finora tutte le cause di lavoro erano esenti dal pagamento di questa tassa: un’esenzione

giusta considerando che il lavoratore è parte debole di fronte alle aziende, una gratuità che

è stata riconosciuta per poter meglio tutelare i diritti dei lavoratori di fronte all’arroganza

del padronato.

Già con la Legge Finanziaria 2010, il Governo aveva introdotto la tassa per i ricorsi in

Cassazione, ma da oggi il versamento del «contributo unificato» diviene obbligatorio già

dal primo grado di giudizio, una tassa che, se pur diversificata secondo il reddito del

lavoratore e secondo il valore della causa, disincentiva un diritto fondamentale dei

lavoratori: basti pensare che per impugnare un licenziamento si dovrebbero pagare, da

subito, più di 500 euro.

Dopo il Collegato Lavoro, che ha introdotto scadenze capestro per impugnare i

licenziamenti e i contratti precari, il Governo si accanisce ulteriormente introducendo

nuovi ostacoli: pagare una nuova tassa prima ancora di iniziare una causa. Il

provvedimento, avendo effetto immediato, sta già procurando gravi danni ai lavoratori,

con blocchi dell’avvio delle cause e le richieste di pagamento della nuova tassa.

Con questo provvedimento il Governo vorrebbe rastrellare 103 milioni di euro sulla pelle

dei lavoratori e dei precari in causa, un grave motivo in più per contestare e respingere

una manovra finanziaria iniqua e ammazza diritti.

Inondiamo di mail,come prima forma di protesta, la Commissione Bilancio del Senato

dove la manovra comincia da Lunedì 11 il suo iter parlamentare,

Invia subito la tua protesta contro questa ingiustizia!

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