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Lavoro nero alla fiera di varese .

Creato il 18 settembre 2011 da Andrea21948

Gli onorevoli leghisti, seduti sulle " cadreghe " di roma ladrona o su quelle del parlamento europeo tiranno, non perdono l'occasione di imputare al sud d'Italia ( e ad altri ) tutti i mali del nostro paese ,salvo poi partecipare ad un governo che ruba  i soldi ai comuni del varesotto per regalarli a Trapani .

Orbene l'ultimo esempio di "correttezza fiscale padana " è avvenuta proprio nella città del sindaco leghista    Attilio Fontana , che dopo dopo l'ultimo " ubbidisco " a Bossi ,è stato soprannominato " Attilio cuor di pecora ". Infatti  


è accaduto che in una struttura comunale , la FIERA CITTA' DI VARESE ,fosse presente un ristorante ,il RISTORANTE OSSOLANO ( altro nome nordico ) che si avvaleva  di ben 15 ( quindici ) dipendenti in nero su 17 lavoranti . Non solo ,due di loro erano minorenni,per cui non adibibili ai lavori cui erano intenti all'atto del sopralluogo dei funzionari della Direzione Provinciale del Lavoro , guidata dal dott. Nappa.

La direzione del ristorante dovrà pagare 40.000 euro di multa e regolarizzare tutti i dipendenti .

Dopo l'ultimo fulgido esempio di evasione fiscale milionaria da parte di un ditta di Vicenza, il nord si distingue ancora per non pagare il dovuto nella città leghista per eccellenza.

Del resto se il ministro Tremonti, in quota Lega , può permettersi di non pagare 8.500 euro al mese di affitto , o, come dice lui, di pagarlo in nero , perchè a Varese non si può far lavorare minorenni in nero?

Il comune di Varese , organizzatore della fiera , si tira fuori ,asserendo che i titolari degli stand sono responsabili di ciò che accade .

Posizione troppo pilatesca .

Serietà avrebbe voluto che fosse  lo stesso sindaco ad inviare la polizia municipalae per verificare la correttezza delle assunzione in una struttura comunale 

Avrebbe evitato una figura non certo edificante.

 

Gli onorevoli leghisti, seduti sulle " cadreghe " di roma ladrona o su quelle del parlamento europeo tiranno, non perdono l'occasione di imputare al sud d'Italia ( e ad altri ) tutti i mali del nostro paese ,salvo poi partecipare ad un governo che ruba  i soldi ai comuni del varesotto per regalarli a Trapani .

Orbene l'ultimo esempio di "correttezza fiscale padana " è avvenuta proprio nella città del sindaco leghista    Attilio Fontana , che dopo dopo l'ultimo " ubbidisco " a Bossi ,è stato soprannominato " Attilio cuor di pecora ". Infatti  


è accaduto che in una struttura comunale , la FIERA CITTA' DI VARESE ,fosse presente un ristorante ,il RISTORANTE OSSOLANO ( altro nome nordico ) che si avvaleva  di ben 15 ( quindici ) dipendenti in nero su 17 lavoranti . Non solo ,due di loro erano minorenni,per cui non adibibili ai lavori cui erano intenti all'atto del sopralluogo dei funzionari della Direzione Provinciale del Lavoro , guidata dal dott. Nappa.

La direzione del ristorante dovrà pagare 40.000 euro di multa e regolarizzare tutti i dipendenti .

Dopo l'ultimo fulgido esempio di evasione fiscale milionaria da parte di un ditta di Vicenza, il nord si distingue ancora per non pagare il dovuto nella città leghista per eccellenza.

Del resto se il ministro Tremonti, in quota Lega , può permettersi di non pagare 8.500 euro al mese di affitto , o, come dice lui, di pagarlo in nero , perchè a Varese non si può far lavorare minorenni in nero?

Il comune di Varese , organizzatore della fiera , si tira fuori ,asserendo che i titolari degli stand sono responsabili di ciò che accade .

Posizione troppo pilatesca .

Serietà avrebbe voluto che fosse  lo stesso sindaco ad inviare la polizia municipalae per verificare la correttezza delle assunzione in una struttura comunale 

Avrebbe evitato una figura non certo edificante.

 


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