Ofelè, fa l'to mestè, dicono a Milano

Creato il 01 febbraio 2013 da Cristiana2011 @cristiana2011
Prendo le distanze  da Ingroia.  Lo ammiravo come magistrato, mi delude come uomo e politico.
Nella polemica con Ilda Boccassini, mi è parso che non abbia detto niente di sconveniente nei riguardi del Giudice Falcone, sottolineando chiaramente la differenza tra lui e il Giudice. Penso che abbia voluto collegarsi alle parole  del Giudice Paolo Borsellino "che diceva che l’«amico Gio­vanni »  aveva cominciato a mo­rire quando il fuoco amico dei colle­ghi gli aveva sbarrato la strada nel 1988, alla nomina a procuratore ca­po di Palermo.
Probabilmente Ilda Boccassini ha la coda di paglia, ma Antonio Ingroia è passato dalla parte del torto quando ha replicato “I suoi personali giudizi su di me non mi interessano e alle sue piccinerie siamo abituati da anni – dice di Boccassini -. Mi basta sapere cosa pensava di me Paolo Borsellino e cosa pensava di lei. Ogni parola in più sarebbe di troppo”.
Una persona abituata a misurare le parole, non può avere una così stolta caduta di stile, non può gettare il sasso e poi nascondere la mano, tanto più che Paolo Borsellino non può confermare le sue parole.
Un fatto mi sembra evidente : quando un uomo di legge scende in politica, vedi DiPietro o DeMagistris, vagano e si perdono strada facendo.  

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