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Ogbonna, Cairo vende un tesoro per cambiare faccia al Toro

Da Astonvilla
Ogbonna, Cairo vende un tesoro per cambiare faccia al ToroPredica calma e pazienza il Toro che si affaccia al mercato di riparazione, al via da domani fino alle 19 del 31 gennaio, ma nei fatti il club granata ha fretta di capire e soprattutto agire in uscita. Tutto, o quasi, ruota attorno alla potenziale cessione di Angelo Ogbonna: il presidente Cairo e il ds Petrachi hanno già lanciato l'asta per il giovane difensore, con la speranza di portare a casa il prima possibile almeno 8 milioni, e di conseguenza attendono le prime risposte ufficiali per poi dare l'impulso alla campagna rafforzamenti. Con il Genoa e il Napoli il discorso Ogbonna è già stato affrontato a dicembre, ora si fa sul serio. Il Toro vuole incassare contanti utili in particolar modo a ripianare le perdite di bilancio, ma non sono da escludere affari incrociati con altri giocatori.
Soprattutto con il Genoa la trattativa è aperta su più fronti: ai rossoblù il giovane difensore granata piace e in cambio sono pronti a discutere la comproprietà di Dejan Lazarevic. Dopo la telefonata prima di Natale, ora i presidenti Cairo e Preziosi vogliono incontrarsi per approfondire il discorso. Sarebbe già stata fissata la data: mercoledì a Milano. Nella ricca trattativa il Genoa può inserire anche Tachtsidis, il centrocampista greco classe 1991 che al Cesena non gioca e che era stato cercato dal Toro in estate insieme a Lazarevic e Cofie. Il primo è stata la sorpresa più bella dei granata, che ora vorrebbero avere qualche speranza in più di trattenerlo, mentre il centrocampista ghanese è già stato tagliato dalla squadra di Lerda e da domani sarà al Piacenza.
Ogbonna è il vero e proprio tesoro del Toro. Cresciuto nel vivaio granata e fatto esordire in serie A nel 2007, l'altra faccia della «generazione Balotelli» (nessun «colpo di testa» e tanta applicazione silenziosa) ha già raccolto 78 presenze e un gol nel Torino. La sua crescita è stata notata e apprezzata: prima dalla Under 21 azzurra e poi dagli osservatori delle squadre inglesi (Everton e Arsenal). Il futuro di Ogbonna, però, è più italiano che straniero: proprio come lui, talento tricolore figlio di genitori nigeriani. Oltre al Genoa, c'è il Napoli che vuole garantirselo a gennaio. Gli emissari del club di De Laurentiis hanno più volte incontrato Petrachi, offerto giocatori in cambio (Rullo e Blasi, respinti dai granata) e adesso se non vogliono perdere l'affare, devono intervenire economicamente. L'idea del Napoli sarebbe quella di aprire una comproprietà da 3,5 milioni e poi aggiornare la trattativa a giugno. Il Toro valuta: sa benissimo che un'asta così complessa porta via giorni interi, ma la volontà è di andare fino in fondo.
Tra i tifosi granata serpeggia la preoccupazione di perdere un altro talento dopo la vicenda Benedetti e la speranza, se cessione deve essere, è quella di veder rafforzare la squadra. Ora come ora, però, il mercato del Toro prevede operazioni low cost: si punta sui prestiti, come quello di Rivas del Bari, sui rientri (Malonga dal Cesena, che vuole Iunco dopo aver perso Lanzafame) o al massimo alle comproprietà poco onerose (Giorgi dell'Ascoli e Magnanelli del Sassuolo). Petrachi vuole soprattutto alleggerire il Torino: dopo Cofie, sono in uscita anche Obodo e Filipe, mentre Diana è a un passo dal ritorno (definitivo) al Bellinzona. Dopodomani le parti si incontreranno per sciogliere il contratto e dirsi addio.

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