Giovedì 11 ottobre 2012 è il XXIV Coming Out Day: confesso che personalmente ignoravo l’esistenza di una ricorrenza di questo tipo. Una ricorrenza che però ha radici lontane e nel tempo ha assunto dimensioni mondiali.
La giornata ha lo scopo di portare la gente a riflettere sull’importanza del “coming out” (espressione che deriva dalla frase inglese coming out of the closet, letteralmente “uscire dall’armadio a muro”).
L’idea del coming out fu introdotta nel 1869 dal tedesco Karl Heinrich Ulrichs, pioniere del movimento per i diritti di gay, lesbiche e transgender, che sosteneva l’importanza di “uscire allo scoperto” al fine di modificare l’opinione pubblica.
Il Coming Out Day ha quindi l'obiettivo di promuovere e favorire una presa di coscienza di tutta la popolazione, perché solo attraverso un reale rispetto e una sincera accettazione potremmo permettere che il nostro amico, collega o figlio si possa sentire sereno e forte tanto da fare “coming out”.
(fonte: Dgayprojet.org)
Questa idea la trovo splendida o meglio a parole è splendida ma nei fatti? Io stamattina quasi per caso ho scoperto la notizia. I giornali non ne parlano i siti gay non ne accennano minimamente. Forse è presto o forse è una di quelle ricorrenze di cui in Italia non abbiamo bisogno!
Sono però convinto dell’importanza del coming out perché l’ho provato personalmente e credo veramente che aiuti a “sentirsi a proprio agio”.
Certo io parlo di sessualità, però non è solo questo: voi invece vi sentite veramente a vostro agio per il tipo di vita che conducete? C’è una cosa in particolare che vorreste cambiare? Anche questo è coming out.
Buongiorno
Amoon