Ogni maledetto Natale, o forse sarebbe meglio dire “Ogni maledetto Boris”. Sì, perché per chi ha visto il film, uscito nelle sale italiane il 27 novembre, riesce a comprendere quanto la serie tv italiana abbia influito su questa pellicola cinematografica. “Mi dispiace ammettere che Boris non abbia insegnato nulla, perché gli sceneggiatori hanno lavorato poco dopo Boris”, aveva dichiarato, tempo fa, un amareggiato Ninni Bruschetta, uno dei protagonisti dell’amata serie. Eppure, con Ogni maledetto Natale, sembra che il vento stia cambiando. Il trio Ciarrapico, Torre e Vendruscolo ha dimostrato di sapersela cavare egregiamente al di là di Boris, portandosi dietro tanta qualità e insegnamenti della loro grande creatura e sembra che stiano cominciando a ritagliarsi un grande spazio, grazie alla loro audacia, intraprendenza e spirito innovativo. Ma l’impronta di Boris non si evince soltanto dalla firma dei tre sceneggiatori. Oltre al trio delle meraviglie, infatti, nel film sono presenti tantissimi attori apparsi nello show.
Francesco Pannofino, l’indimenticato René Ferretti, nel film si sdoppia interpretando un pater familias ricco e uno povero, non facendo mancare qualche sbroccata epica, alla Ferretti per intenderci. Corrado Guzzanti, con la sua superba ed esilarante verve riesce a guadagnarsi, per buona parte del film, il titolo di star assoluta. Nella prima parte, il suo umorismo ricorda quello visto nella figura di Mariano Giusti, il folle che tormentava il povero stagista Alessandro (Alessandro Tiberi). Nella seconda parte, invece, riesce a dare il meglio di sé interpretando un filippino irriverente al servizio di una ricchissima famiglia. Oltre ai già citati Pannofino e Guzzanti, Caterina Guzzanti, Andrea Sartoretti e tanti altri volti noti appartenenti alla squadra borisiana hanno fatto sì che il film riuscisse in modo strabiliante. In particolare Sartoretti, che nella serie interpretava uno dei tre sceneggiatori, conquista lo spettatore con la sua espressività, che riesce a strappare un sorriso senza nemmeno sentirlo parlare. Ottimo anche nelle vesti di poliziotto. In più sono, stati inseriti attori di grande spessore come Valerio Mastrandrea, Marco Giallini, anche lui visto in Boris, Laura Morante e Alessandra Mastronardi, segno di una commedia italiana che funziona e fuori dal comune. Ma guai a chiamarlo o ad accostarlo a un cine-panettone. Ogni maledetto Natale mette in mostra una serie di personaggi grotteschi, divertenti e fuori dal comune. Mette in risalto il contrasto tra ricchezza e povertà, lanciando anche messaggi importanti sul come si vive il Natale da un estremo all’altro. Il film è il ritratto di un tipo di comicità che vince. Magari non immediata e accessibile a tutti, ma che non scade nella volgarità e che risulta essere intelligente e pungente allo stesso tempo. E come si fa a non ammettere che questo tipo di comicità non sia stata già sperimentata in tv nella serie di successo firmata Sky? Chi conosce Boris intravede la firma e il marchio di fabbrica degli sceneggiatori. Guardando Ogni maledetto Natale si assiste a un prodotto apparentemente strano, con quadretti ai limiti dell’assurdo e molto folkloristici. Tuttavia, è sicuramente un film da vedere, perché se Boris ha dimostrato che “una nuova televisione è possibile”, Ogni maledetto Natale è riuscito a fare altrettanto nel mondo del cinema.
Di Francesco Sciortino per Oggialcinema.net