Mentre scendevo dalle Alpi al Conero, martedi mattina, rimiravo la variopinta tipologia architettonica dei nostri paesi e mi chiedevo come debbano apparire, agli occhi di un inglese in viaggio in Italia, messi a confronto con l’ordinata uniformita’ dei nuclei urbani anglosassoni in cui il colore e’ fornito dai fiori e non dagli intonaci.
Tanto per ingannare il tempo, dato che non guidavo, ho recuperato l’arretrato di lettura con gli ultimi numeri di Donna Moderna, conservati per me da una zia abbonata. I miei tempi di “sfoglio” delle riviste femminili sono sempre stati misurabili in istanti, dato che il gossip mi annoia, le cognizioni basic sul trucco le ho imparate al liceo e non vedo la necessita’ di corsi di aggiornamento in merito, vesto un classico casual a prova di mode, i viaggi me li organizzo da sola e i consigli su salute e sesso me li leggo sui libri e non su mezza pagina di superficiali inserti. Piu’ passa il tempo meno trovo interessanti queste riviste. Se una donna moderna deve perdere il suo tempo a fare test per scoprire se ha una pelle di sole o di luna, imparare la matematica per tenere il conto delle calorie giornaliere e considerare il proprio gruppo di appartenenza un “noi ragazze” significa, secondo me, che la strada da fare e’ ancora lunga. Le righe che mi hanno fatto inorridire, comunque, sono le seguenti, raggruppate nella pagina “i giocattoli delle ragazze” destinata alle under diciannove.
“Sei un’intellettualina e spendi tutto in romanzi d’amore comprati online? La libreria virtuale Amazon.it ha allargato lo shopping: ora puoi fare incetta anche di borse e scarpe. Ci sono 22mila prodotti: non hai piu’ scuse!”
Ora, a parte il fatto che, coi tempi che corrono, potrebbe essere raro trovare una minorenne in grado di fare shopping selvaggio online con soldi veri, e che il concetto di intellettualina collegato ai romanzi d’amore mi suona discutibile – intellettualina? Cosa e’? Una delle specializzazioni della scuola delle Winx? -queste righe mi portano a pensare che, prima di cominciare aspre battaglie per ottenere la parita’ dei sessi nelle istituzioni, forse dovremmo cominciare a smettere di scrivere, leggere e dare retta a simili ebetudini. Senza perdere di leggerezza e frivolezza sono convinta esistano altre forme di comunicazione con messaggi da veicolare meno idioti di questi.
L’acidita’ mi e’ passata verso le quattro del pomeriggio, dopo il primo bagno, la prima spalmata di crema solare e “Il centenario che salto’ dalla finestra e somparve” tra le mani. Ho finito di leggerlo ieri, tra uno sghignazzo e l’altro, e adesso sono alle prese con una poderosa biografia di Alan Turing.
Il clima e’ ottimo, il livello degli spaghetti ai frutti di mare della mia trattoria preferita immutato, il mercato bisettimanale in centro profumato e chiassoso, la pigrizia assoluta, i vicini di camper rumorosi, quelli di ombrellone variabili, in quanto trattasi della parte di spiaggia libera fanese che ogni giorno ospita persone diverse.
Si prosegue cosi’ per un paio di giorni ancora, poi si fara’ un giretto in quel di Perugia, per sfuggire alle folle dei bagnanti del weekend e per permettere agli eritemi solari di riassorbirsi. Piu’ che scalare la marcia, in questi giorni mi sono proprio arenata. Non e’ mica facile, sapete?! Servono anni di pratica per reggere questi ritmi intensi!