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Oh cruscotto, ti prego, smetti di inviarmi dei messaggi!

Creato il 12 gennaio 2011 da Nicol Lynne
Donne e motori? Gioe e dolori?
Con questa provocazione voglio dare il via alla nuova rubrica "Motori e dintorni" del blog. Si, perchè al di là del genere sessuale a cui appartenete, ultimamente le automobili di nuova generazione non solo si son fatte più sicure, ma anche più sofisticate ed esigenti.
Fino a qualche anno fa, al massimo, ci si poteva lamentare per i centinaia di post-it da appiccicare al calendario o negli angoli più disparati della casa - e puntualmente persi - per ricordarsi le date dei bolli, tagliandi, revisioni e cambio d'olio vari. Ma ora le cose sono cambiate. Oggi le automobili parlano ai loro legittimi propietari tramite computerini vari che segnalano ogni intervento a cui sottoporre il veicolo. Fantastico! Meraviglioso! Nulla di più utile e perversamente efficace, non foss'altro che i suddetti computerini chiedono in cambio del loro prezioso servizio più manutenzione di quanta non se ne facesse prima.
La prima volta che nel cruscotto della mia automobile è apparso il messaggio 'SERVICE' mi si sono illuminati gli occhi e, ancora commossa per la straordinaria collaboratività del mio mezzo, mi sono precipitata allegra e felice dal mio meccanico di fiducia del tutto orgogliosa di non aver dimenticato quella fatidica scadenza: il tagliando. Essendo una persona abitudinaria e portando la mia auto sempre dallo stesso 'dottore', confesso, quel giorno, di essermi liberata della scomoda etichetta di inguaribile ritardataria che mi era stata affibiata dagli operai dell'officina.
Ha tutta l'aria di essere una storia a lieto fine, non è vero?
Invece no. Nulla di più lontano dalla realtà!
Da quel giorno la mia automobile è diventata al principio un'insopportabile chiacchierona, poi una pazza scatenata con qualche valvola e con qualche spia fuori posto, infine una vecchia comare tutta latta e niente cervello.
Oh cruscotto, ti prego, smetti di inviarmi dei messaggi!Dapprima la spia dell'olio ha iniziato a fare i capricci e la questione è andata avanti per settimane. Il mio esordio dal meccanico, in effetti, non è stato fra i più convenzionali e dopo la mia descrizione della spia difettosa (ossia quella gialla a forma di lampada di aladino) l'espressione scettica del meccanico avrebbe dovuto costituire, per me, un buon campanello d'allarme. L'olio c'è, sono state le sue laconiche parole, quindi fai finta di nulla. Far finta di nulla? E quando l'olio finirà davvero? Mai sentita la favola 'al lupo al lupo'? Dopo un paio di settimane in giro per distributori a chiedere di controllare l'olio come se il mio veicolo fosse in crisi d'astinenza, ho pertanto preso la 'saggia' decisione di cambiare il computerino in toto.
Risultato? Un paio di mesi dopo, la spia del servosterzo ha deciso di sostenere la silenziosa battaglia della sua collega sprovvista di genio (nel caso contrario avrei sicuramente utilizzato almeno un desiderio per ripristinare le originali funzioni del veicolo) iniziando a lampeggiare furiosamente quanto inutilmente.
Fai finta di nulla, la solita risposta secca del meccanico.
Ecco che però, forse presa da solidarietà, la spia del motore (che nella mia immaginazione somiglia grottescamente a una valvola cardiaca) inizia la sua carriera lampeggiante al fianco delle altre. Tornata per l'ennesima volta dal meccanico con l'automobile del tutto in pan-dan con le feste natalizie, ossia accesa come un albero di natale, mi sento rifiutare ogni tipologia di intervento con le scuse più assurde.
Ebbene, per quanto il buon vecchio titolare dell'officina tenti di arrmpicarsi sugli specchi a suon di "oggi ho un intervento urgente" - manco fosse un chirurgo - "oggi proprio non ce la faccio, devo andare a recuperare un veicolo in panne" e il classico "oggi il mio computer per le diagnosi non funziona", la verità è una soltanto: se ne intende di meccanica, ma in quanto a elettronica brancola nel buio più assoluto.
Commossa dalla sua ignoranza in materia, per non dire del tutto solidale con la sua allergia alle tecnologie, 'decido' di concedegli una pausa per lasciare che anche lui si goda la pausa natalizia in santa pace con la sua famiglia.
Nulla di più falso! In una rotatoria immersa nell'anonima campagna bassoreggiana curvo con nonchalance del tutto ignara del pericolo che si stava consumando alle mie spalle. Il vendicativo arredo urbano della suddetta rotatoria, probabilmente affetto da una grave sindrome di solitudine, pianifica un attentato alla mia ruota posteriore sinistra immettendosi sulla strada al mio passaggio senza nessun preavviso. Risultato? Una bella bugna dall'aria sinistra, sicuramente sul punto di esplodere, sulla mia gomma da neve costossima e nuova di zecca. Ecco dunque che il mio veicolo si trova attualmente ricoverato da uno specialista, il gommista di fiducia (che peraltro al mio arrivo nel capannone non è riuscito a trattenere una grassa risata derisoria), nell'attesa di un cambio di reparto non appena il meccanico troverà il coraggio di accendere il suo computer e spegnere quelle maledette lucine lampeggianti sul cruscotto.
Per tutti voi lettori che state pensando a un'istantanea, e forse efficace, rottamazione del veicolo ho un'unica risposta: ormai è diventata una questione d'orgoglio e dunque continuerò la mia battaglia finché non l'avrò vinta! Mai arrendersi!

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