Brava, due volte, prima perché ha messo a posto un ministro che si crede il genio in persona e non lo è, secondo perché ha tenuto botta contro uno sprezzante ed arrogante maschilista. Due a zero per la ministra!
Il Caso, presentato da l’Unità: ““”Lo scontro tra il ministro dell’Economia e quello dell’Ambiente si è consumato nell’ultimo Consiglio dei Ministri. La combattiva Prestigiacomo presentò, in quella occasione, il conto a Giulio Tremonti. Vanno bene i tagli nell’interesse del bilancio complessivo del Paese, ma perché il miliardo di euro, già approvato dal Cipe, per la difesa del suolo, ancora non era disponibile? Domanda semplice. Risposta spocchiosa. “Telo lo spiego dopo, fuori” E no. Adesso, me lo spieghi, qui davanti a tutti, perché “non siamo scolaretti”, fu la replica della ministra che, alle spiegazioni insufficienti e di maniera, replicò con un “non dire cretinate”. Apriti cielo. Il superministro minacciò le dimissioni. Berlusconi mediò.
E furono scuse, ma evidentemente formali, “Sono commosso” fu l’ironico commento del titolare di via XX settembre che non rinunciò nemmeno per un momento alla sua sibilante ironia per lanciare una frecciata alla collega. “Se ritardo c’è, è del Ministero dell’Ambiente che non ha fatto pervenire la richiesta dell’utilizzo dei fondi”. Replica piccata la Prestigiacomo “Guardino bene nella posta, sono sicura che troveranno le nostre lettere”. Dedicato a Giulio con altrettanta commozione”””.