Nonostante la spinta del commissioner Nba David Stern di introdurre un limite di età al torneo di basket alle Olimpiadi come succede nel calcio, dove vengono ammessi solo gli under 23, più un paio di fuoriquota, la Fiba ha detto no, almeno per i prossimi Giochi in programma a Rio de Janeiro nel 2016. Quindi, per il momento, il sogno di Stern di non concedere le sue migliori stelle alle Olimpiadi per organizzare lui stesso un campionato del mondo di grande levatura come nel calcio appunto, resta nel cassetto. Anche perchè, tempi tecnici a parte, molti giocatori si sono ribellati a questa idea, e non nomi qualunque, ma assi del calibro di Kobe Bryant e LeBron James, che hanno dimostrato, sia a Pechino, sia a Londra, di tenerci da morire.
Il boss della Fiba Patrick Baumann ha detto parlando della questione:
“La mia sensazione è che non ci sarà un limite di età per i Giochi Olimpici del 2016. All’Nba è venuta l’idea di andare con gli under 23 e, al tempo stesso, promuovere giovani atleti. E anche per fare una distinzione tra la Coppa del Mondo (con i giocatori di tutte le età) e le Olimpiadi (solo gli under 23). Dal punto di vista della Fiba, si comprende la prospettiva di USA Basketball e Nba. Non sono sicuro che hanno necessariamente la stessa idea, ma capiamo le preoccupazioni dei proprietari. In ogni caso sarebbe prematuro in questo momento apportare le modifiche in termini di qualità del basket ai Giochi Olimpici“.
Le reazioni dei giocatori, non elementi qualunque che vedono nell’Olimpiade la massima vetrina internazionale, ma gente del calibro di Kobe Bryant e LeBron James, stelle strapagate e sempre al centro del mondo mediatico, sono state significative per difendere l’attuale regolamento olimpico.
Kobe Bryant:
“E’ un’idea stupida. Dev’essere una scelta dei giocatori. Le Olimpiadi significano mandare i migliori a competere con i migliori. E’ tutto lì, mettere in campo il meglio. Dal punto di vista del basket un limite di età sminuirebbe le Olimpiadi“.
LeBron James ha parlato della possibilità di giocare da fuoriquota:
“Se entra in vigore il limite d’età, io non gioco. Altrimenti, non so. I miei compagni non ci sarebbero, quindi non ci sarei nemmeno io. Le squadre si costruiscono sull’amicizia e sul gruppo: non si può mettere insieme una squadra e sperare che tutto funzioni. Nel 2004, siamo stati spazzati via. Ci sono voluti 3 anni di impegno per vincere l’oro“.