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Olocausto: la fabbrica del male

Creato il 28 gennaio 2013 da Ilsegnocheresta By Loretta Dalola

HistoryChannelLogoNella giornata dedicata alla memoria History channel manda in onda il documentario La fabbrica del male. Il termine “Olocausto” viene dal greco, e letteralmente, significa “tutto bruciato” (holos“completo”  e  kaustos  “rogo”).  Questa  parola  è  propriamente  usata  per  descrivere  il sacrificio animale che veniva compiuto anticamente sull’altare dei templi per onorare gli dei.  L’olocausto è così vasto che non può essere colto nella sua interezza, perciò è necesssario coglierlo nella sua specificità, immagine dopo immagine, fatto dopo fatto, momento dopo momento, storia dopo storia. Se si analizza ogni documento si vede che l’intera Germania era coinvolta. I nazisti hanno introdotto una rivoluzione in quel mondo, hanno introdotto un nuovo concetto, una nuova possibilità. La possibilità di cancellare un popolo dalla faccia della terra.

La cosa più difficile, per le persone alle prese con l’Olocausto, è capire come sia  stato possibile che un gruppo di persone fosse così odiato e considerato pericoloso per q

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uello che era, da arrivare alla conclusione di volerlo eliminare per sempre.Tutto  è racchiuso in sei termini: DEFINIZIONE, ESPROPRIAZIONE, EINSATZGRUPPEN, DEPORTAZIONE, CAMPI DI STERMINIO.

  • Definizione: quando il nazismo sale al potere, con la parte più aggressiva, radicale e estremista che vuole sterminare gli ebrei, si iniziano a diffondere leggi contro gli ebrei e rapidamente essi vengono cacciati dalla società. Si forma un modo di considerare gli ebrei come superflui e sub-umani. Dunque inutili. Le leggi razziali stabiliscono chi è degno di essere cittadino e chi no. Gli ebrei sono colpevoli di essere ebrei. Nelle loro vene scorre sangue ebreo. Non conta quelo che hanno nel  cuore o nella testa, sono ebrei e non esiste altro modo per estirparli, la morte. Tutto porta a quella logica, libri, film, azioni. Una visione generale in cui gli ebrei non solo non trovano posto ma sono considerati anti-umani.
  • Espropriazione: confisca di tutti le proprietà degli ebrei e l’impossibilità di possedere beni. I tedeschi non vogliono aver nulla a che fare con gli ebrei ma si insidiano nelle loro case e nella loro vita. Dal 1933 al 1939 il 50% delle attività ebree vengono confiscate e il 50% della popolazioen viene cacciata, in attesa di una soluzione finale. Quando scoppia la guerra in Germania sono pochi gli ebrei rimasti, ma la possibilità di liberare l’Europa dai suoi ebrei arriva con la conquista dei territori in cui questi vivevano.

Un intera  comunità e il loro stile di vita viene cancellato. L’Olocausto è stato inimmaginabile e ha impiegato l’uso di tutta la conoscenza e la consapevolezza a disposizione dell’uomo per distruggere un’intera popolazione.  Si può leggere dell’Olocaustro, lo si può studiare, leggere i documenti e guardare gli oggetti ma resta comunque inconcepibule che la causa assoluta della morte di una popolazione sia legata al solo fattore ebraico.

  • Eisatzgruppen: unità mobile di sterminio. Uomini che massacrano senza ragione altri uomini, giorno dopo giorno. Tutto è palese, alla luce del sole. Brutale. Nessuno sforzo per nascondee azioni o intenzioni. Massacri assoluti su larga scala. Operazioni continuate per la sicurezza del Reich.

I tedeschi mettono in atto metodi che meglio si adattano allì’rea in cui operano. Freddezza, lucidità, azione e eliminazione di un numero incredibile di persone. Ciò che è ebreo non deve essere più.

  • Concentramento: riserve per contenere momentaneamente gli ebrei. Il processo di ghetizzazione iniziato molto prima ora ha una svolta. Gli ebrei sono in miseria, senza risorse, umiliati, assoggettati. L’Olocausto non è stato progetatto a tavolino  è frutto di sperimentazioni, fallimenti e innovazioni continue. I campi di concentramento avevano la funzione di fornire mano d’opera e schiavi all’industria tedesca. Venivano marchiati con quello che i tedeschi chiamavano, “ragione di detenzione”. Sfrutatti, torturati, uccisi.

Una creatività che non ha precedenti e fino a quel momento mai raggiunta. Uno sterminio pianificato, premeditato, di tutti gli ebrei d’Europa. Un ‘organizzazione precisa con istruzioni dettagliate che coinvilgeva l’intera sociatà tedesca.

  • Deportazione: i treni sono diventati un simbolo dell’Olocausto quanto i campi di sterminio. Le  ferrovie sono un nuovo modo di uccidere inventato dai nazisti. I ghetti erano una detenzione, una riserva in cui venivano ammassati  finché non fosse stata creata l’infrastruttura per il loro sterminio. I treni sono stai il collegamento indispensabile per il trasporto degli ebrei dai ghetti alla deportazione. Amassati.  Deportati. Annientati.

Uno dei veri orrori dell’Olocausto è l’energia mentale, la capacità gestionale per ottenere il miglior risultato possibile atto a eliminare tutti gli ebrei dall’Europa. A volte proprio la crudezza dei numeri rivela la più grande atrocità della storia. Le statistiche rivelano una brutale, dolorosa, particolare, inevitabile verità.  Milioni di morti innocenti. Per mano dei nazisti. Furono circa sei milioni gli Ebrei uccisi nelle camere a gas e con altri brutali metodi e torture. Queste informazioni ci sono giunte direttamente dai registri e dalla documentazione dei nazisti stessi.

  • Campi di sterminio: il sistema nazista dei campi, viene spesso frainteso ma non bisogna confonderli. Dai campi di concentramento (lavori forzati) tanti sono sopravissuti, dai campi di sterminio pochissimi sono tornati per raccontare. I resti: ossa, denti, oggetti, sono le testimonianze di ciò che è successo. Chelmo, Sobibor, Belzec, TreblinKa, Auschwitz, Birkenall sono i nomi delle fabbriche della morte. I soffioni delle docce sono la prova. Le baracche della selezione sono la prova. Le aree di spogliazione sono la prova. Le docce sono la prova.

Persone ignare

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andavano dritti nelle camere a gas. Vittime che non immaginavano quale destino li attendesse. Uno, due minuti per avviare i motori. Urla fortissime. Poi, il silenzio. Numero totale delle vittime: 3.139.000. L’Olocausto è stata la continua, incessante attività di sterminio con stadi sempre più evoluti di perfezione. Un metodo sistematico. Prima i lavori forzati che prosciugavano le energie. Poi un modo rapido e preciso per incenerirli e farli sparire per sempre. Assassini con una loro vita privata. Normali. Uomini e donne in grado di compiere l’impresa più incredibile, più terrificante, orripilante e malvagia. Un’impresa compiuta in nome della Germania. Ora bisogan vegliare perché non si ripeta MAI PIU’ qualcosa di simile. Chiamare  questo massacro col nome di Olocausto, in realtà è inappropriato, poiché è offensivo anche solo pensare che l’uccisione di milioni di persone sia stata un’offerta a Dio, perciò per lo sterminio  degli  Ebrei,  viene  usato  il  nome  di  “Shoah”  che  significa  “desolazione”,“catastrofe”. Come  ha  scritto  Primo  Levi,  tutti noi dobbiamo ricordare, perché è solo nel ricordo che tutte quelle persone possono ancora vivere, ed è solo il ricordo che può evitare il ripetersi di un  massacro simile. Perché il ricordo non muore.


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