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Oltre 30 intellettuali avviano una campagna pro-life: «l’aborto non è un diritto»

Creato il 15 ottobre 2011 da Uccronline

Oltre 30 intellettuali avviano una campagna pro-life: «l’aborto non è un diritto»Dopo la conversione cattolica nel 2001, Lord Nicholas Windsor rinunciò alla sua pretesa al trono inglese e abbracciò anche l’insegnamento della Chiesa sul diritto alla vita del nascituro. Recentemente ha avviato una campagna di supporto per i cosiddetti “articoli di San Jose”, ovvero 9 dichiarazioni sulla questione dell’aborto firmate da oltre 30 importanti politici, diplomatici, giuristi, scienziati, studiosi e personaggi pubblici di tutto il mondo, tra cui John Finnis, professore di diritto all’Università di Oxford e John Haldane, professore di filosofia presso l’Università di St Andrew (Scozia).

C’è il riconoscimento di una forte campagna sovversiva a livello internazionale che sostiene falsamente che l’aborto è un diritto umano e che tutti i governi hanno il dovere di sostenerlo. I 9 articoli sono stati presentati all’inizio di questo mese presso le Nazioni Unite dal prestigioso studioso Robert George, della Princeton University e dall’ex ambasciatore degli Stati Uniti, Grover Joseph Rees, i quali hanno sfidato le affermazioni fatte dal personale delle Nazioni Unite secondo i quali esiste un diritto fondamentale all’aborto nel diritto internazionale. Questi articoli sono stati promulgati contemporaneamente in tutto il mondo con il sostegno di tutte le associazioni pro-life internazionali.

Gli articoli di San Jose smentiscono categoricamente l’affermazione che togliere la vita del nascituro sia un diritto e ricordano come le leggi di oltre due terzi di tutti i paesi membri delle Nazioni Unite riflettono chiaramente un riconoscimento continuo che i bambini non ancora nati meritano protezione. Solo 56 paesi hanno permesso l’aborto e tra questi, in 22 è senza restrizioni. Le Nazioni Unite continuano però la loro campagna abortista anche nel Terzo Mondo per modificare le leggi sull’aborto, anche attraverso una serie di ricatti, ovvero l’aiuto e il sostegno economico in cambio di leggi liberatorie sull’aborto. La Svezia, ad esempio, ritirò tutti gli aiuti al Nicaragua, dopo che la sua Assemblea Nazionale non riuscì a varare una legge liberale sull’aborto.

I 9 articoli dichiarano inoltre che il nascituro dev’essere protetto dai diritti umani, che la scienza stabilisce che la vita umana inizia con il concepimento, che non esiste il diritto di aborto nel diritto internazionale e che il diritto alla vita è stabilito dall’articolo 3 della Dichiarazione Universale del 1948 sui diritti dell’uomo, nata in seguito agli orrori della seconda guerra mondiale. Moltissimi attivisti stanno chiedendo ai propri parlamentari di diventare firmatari.

Sul sito www.sanjosearticles.com si possono trovare tutte le informazioni necessarie per l’utilizzo più opportuno di questi articoli.


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