L’azienda è situata sulla collina di Rocca Bernarda, a metà strada tra Corno di Rosazzo e Cividale del Friuli, a circa 20 Km da Udine. Siamo nei Colli Orientali del Friuli, terreni straordinariamente vocati alla viticoltura per la loro giacitura e composizione.
Nel corso dei secoli, il profilo dei pendii è stato faticosamente modellato dalla paziente opera di sistemazione operata da generazioni di viticoltori. Cosicché, lo sguardo del visitatori rincorre i gradoni e le terrazze vitate, ma si riposa spesso su ampie zone boscose, per poi spaziare sulla pianura incorniciata, all’orizzonte, dallo scintillare del mare.
Oltre ad uno stupendo Pinot Grigio “vecchia maniera”, Christian Specogna mi ha fatto assaggiare un vino rosso 100% merlot: Oltre dei Colli Orientali Friuli. Si tratta di un vigneto di Merlot che è stato impiantato nel 1960, con una densità di 3000 piante per ettaro, una resa di 65 quintali per ettaro e una forma di allevamento tipica chiamata cappuccina.
cappuccina o doppio capovolto
L’affinamento dura un anno ed è svolto in grossi botti di 500 litri e dopo 36 mesi viene imbottigliato. La produzione si attesta sulle 3000 bottiglie.
OLTRE 2007 MERLOT COF, AZIENDA AGRICOLA SPECOGNA 16,1/20
Il vino mostra un colore profondo, intenso, quasi inchiostro con un’unghia ancora trasparente che non lascia intravedere segni di ” invecchiamento”.
Il primo naso è fine, il frutto maturo, il legno molto discreto, elegante.
Il secondo naso si apre molto timidamente, questo è un vino da scaraffare oppure da aspettare con pazienza in grossi bicchieri. Le prime note aromatiche ci fanno capire la sua complessità, con aromi secondari che stanno passando terziari. La prugna matura è evidente ma non si tratta di prugna in infuso di alcool come si percepisce in altri merlot italici, è molto fine. Sottobosco, humus, un misto intrigante di frutti rossi come il ribes che ci lasciano sentire e e percepire un’ottima freschezza. E’ avvolgente ma non invadente, le note aromatiche si avvicendano e possiamo sentire anche accenni di tartufo ( qua siamo nella nobiltà del Merlot) e cuoio.
Al palato la sensazione fresca è importante, quasi annulla la componente alcolica e la sensazione dei tannini leggermenti rugosi e fitti. Buona persistenza su note di frutta rossa ( ribes) e liquirizia; si sente che è un vino che ha “bevuto” il terroir anche se lo aspettava più esplosivo in bocca. Vino da aspettare con pazienza per qualche anno perchè è in grado di regalare emozioni. Consigli di scaraffarlo. Personalmente l’ho bevuto accompagnato da un filletto di Black Angus Argentino, lo so che in Italia ci sono razze che sono superiori a quelle argentine ma io lavoro in un ristorante dove la carne argentina è in maggioranza. Comunque si è sposato a meraviglia con l’untuosità di questa carne tenuta a bada dalla freschezza del vino e poi dalla complessità.
43.794180 7.613010